Overfitting (2 lettori)

GiveMeLeverage

& I will remove the world
Mi era sfuggito questo post in clustering!!! :D

Incrementare al ribasso (ovvero vendere put sintetiche :up:), non è sbagliato in assoluto: anzi, per particolari tipi di operatività, come ad esempio la vostra, è sicuramente una buona strategia.

Me è importante che questa operazione sia coordinata da un piano operativo molto preciso, e che questo piano operativo sia vagliato da una valutazione del rischio che sottolinei come quest'ultimo aumenti esponenzialmente ad ogni mediata (e speriamo che non venga anche stavolta qualche genio della matematica a chiedere cosa significa "esponenzialmente" :prr:).

Il cimitero dei trader è pieno di esperti convinti che il rischio diminuisca ad ogni crollo della "sicurissima" obbligazione preferita (oppure della "solidissima" società sottovalutata). Perché prima o poi, una delle tante "sicurissime" obbligazioni preferite (o "solidissime" società sottovalutate), per un motivo assolutamente imprevisto, ci mette un attimo a tradire senza pietà, ed a quel punto ci si accorge troppo tardi di aver in realtà rischiato troppo.

E non dimentichiamoci mai che chi vuole fare il trader di professione non può assolutamente essere un "gambler".

Nella pratica basta ben poco per gestire quel rischio, quand'anche ne manchi la consapevolezza da principio: lo stesso GML ha ammesso di usare stop loss, per cui per quanto si rifiuti di accettare che il rischio in realtà aumenta ad ogni discesa, pare che inconsciamente lo gestisca nella maniera giusta! :)

Ci sono più tipi di rischio, il market risk è solo uno tra tanti e nella mia operatività non è di sicuro il più importante.
Non per questo mi permetto di ignorarlo.
Un po' di quote a caso per allietare il sabato:

"Volatility is a symptom that people have no idea of the underlying value"

"I will tell you how to become rich. Close the doors. Be fearful when others are greedy. Be greedy when others are fearful."

"Only buy something that you'd be perfectly happy to hold if the market shut down for 10 years."

"In theory there is no difference between theory and practice. In practice there is."

:ciao:
 

Imar

Forumer attivo
..........ti "abbiamo" detto nella prima parte di questa discussione (io con l'ausilio fondamentale di truppe cammellate), il rischio si valuta sotto ipotesi di mercato efficiente.
Altrimenti non sapresti mai quanto rischi nello scommettere sull'inefficienza che hai trovato: ti risulterebbe sempre sicura, al punto da farti credere, come facevi, che il tuo rischio scende all'aumentare della perdita (ce da aggiungere comunque che poi le truppe cammellate si sono ribellate, e si sono messe esse stesse a cercare il rischio nelle statistiche di mercato :rolleyes:).

:eek::eek::eek:
Le due fasi non sono neanche lontanamente comparabili: nella prima parte, NON si valutava il rischio in base a dati di mercato, ma tramite un puro atto di fede, una pura supposizione (dare per scontato di “saper SEMPRE valutare un asset meglio del consensus”).

Nel secondo caso, si tratta di un backtesting, cioè di un procedimento
induttivo (pur con tutti limiti del caso: Popper), che non si può liquidare sbrigativamente con un semplice “il rischio non è convenienza”, perlomeno se riteniamo che lo Sharpe ratio è ANCHE un indice di rischio (pur con tutti i suoi limiti).

Chiaro che l’optimum sarebbe avere una ipotesi logico-deduttiva che trova riscontro nei risultati di mercato, ma non è questo il caso…. e dunque ognuno ragiona come sa e/o può.

……… quando ho scritto: Imar: grazie a complessi e rispettabilissimi studi econometrici si è convinto persino che comprare opzioni è più rischioso che venderle

Mi riferivo a questo:
Imar; ha scritto:
...Siamo proprio sicuri che il compratore rischia di meno perchè si dissangua lentamente, invece di saltare in aria con un botto solo??

:eek::eek:

................in cui affermo, semplicemente, che può fallire anche il compratore.

In ogni singolo trade il compratore parte con uno svantaggio rispetto al fair value (semplicemente perché la comodità del rischio limitato/predetrminato la paghi cara e salata, sul mercato nessuno regala niente), per cui la selezione del trade deve tenere conto anche di questo aspetto.

Morire dissanguati lentamente oppure perché si mette il piede su una mina fa differenza?

Per me no, dunque semplicemente dire “il compratore rischia sempre meno” è assolutamente fuorviante.

DEPENDE...... :-o:-o https://www.youtube.com/watch?v=GtujUCURgtM


Caro Imar, io non mi prendo, ne mi prenderò mai, abbastanza sul serio per stare dietro alle vostre "lezioni di stile". Sono qui per divertirmi………

Ok. :up:
Solo poi non lamentarti se rimani da sola, se ricevi “lezioni di stile” o se viene rimarcato che difendi le tue legittime posizioni in maniera ambigua e opaca (come ti hanno fatto notare, hai avvallato e smentito la nozione di rischio nel giro di pochi messaggi), dato che il principio di libero arbitrio per il comportamento su un forum vale per tutti.


da Imar che ti chiede di confutare studi del CBOE per spiegare le tue affermazioni

Gli studi del CBOE sono indici matematici e come tali non confutabili.

Al massimo si può dire che non tengono conto dei costi del trading (che sono rilevanti, per le opzioni) e che non esprimono nulla riguardo al futuro …….. insomma tutte cose abbastanza ovvie.

La domanda semmai era epistemologica: la teoria dice che il calabrone non può volare, ma per fortuna lui non lo sa :lol::lol::lol:……………..che conclusioni si traggono in casi come questo??


...................vega-neutralita' a parte ( perche' va neutralizzato?)

Non te lo ordina il medico, ma in un test “fully collaterized” sull'S&P 500 non puoi saltare per il vega (in questo senso è “ neutralizzato”, non perché la posizione sia vega neutral) , dato che il prezzo di una PUT non può essere superiore al suo strike. Il che è comodo ed opportuno, dato che in pratica molte posizioni short saltano sullo spike di IV.

Il modo migliore per ridurre i rischi del venditore è destinare un cuscinetto “extra” di capitale allocato al trade (oltre che capire che la convessità è tanto maggiore più si va OTM), che poi questo capitale sia calcolato con la regola del pollice, con gli integrali o col metodo supersegreto di PGP…. è la cosa meno importante di tutte.


........... ci ha provato a fare incursione in un pollaio dall'altro lato dell'oceano, ma è finita in un pollaio vuoto.
:mumble: dev'essermi sfuggito qualcosa.

Beh, per esempio, hai controllato - dalla put/call parity- se le CALL non scontassero EX ante lo stacco del dividendo??? :mumble::mumble:


P.s. un caro saluto a tutti quanti i frequentatori del thread ed alle vostre famiglie, Buon Natale e Buon Anno :):):)

Ricambio, Buon Natale e Buon Anno a tutti. :V:V
 
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shybrazen

Cialtrone perditempo
:eek::eek::eek:

Il modo migliore per ridurre i rischi del venditore è destinare un cuscinetto “extra” di capitale allocato al trade (oltre che capire che la convessità è tanto maggiore più si va OTM), che poi questo capitale sia calcolato con la regola del pollice, con gli integrali o col metodo supersegreto di PGP…. è la cosa meno importante di tutte.


Ricambio, Buon Natale e Buon Anno a tutti. :V:V

Ottimo.........auguri di buone feste a tutti........ :up:
 

GiuliaP

The Dark Side
Ci sono più tipi di rischio, il market risk è solo uno tra tanti e nella mia operatività non è di sicuro il più importante...

Certo, c'è anche il rischio esecuzione, il rischio controparte, il rischio attivo, il rischio industriale, il rischio gatto sulla tastiera, il rischio inondazione, e il famosissimo rischio Godzilla: ma scusami, quale rischio scende quando aumentano le perdite e/o aumenta l'esposizione? :-?
 

GiveMeLeverage

& I will remove the world
Certo, c'è anche il rischio esecuzione, il rischio controparte, il rischio attivo, il rischio industriale, il rischio gatto sulla tastiera, il rischio inondazione, e il famosissimo rischio Godzilla: ma scusami, quale rischio scende quando aumentano le perdite e/o aumenta l'esposizione? :-?

Il rischio Godzilla può diventare un'opportunità (upside risk) se si investe in modo antifragile, p.e. acquistando azioni della Time Warner. ;)

Rischio che scende quando aumentano le perdite:
mi pare espresso un po' male, in ottica long il rischio scende quando scende il prezzo ceteris paribus, che aumentino le perdite è ininfluente (puoi anche non avere il titolo in portafoglio, o perfino essere short)
Questo vale sia che si parli di asset quotati che di asset non quotati (aziende, immobili, quadri, biglietti della lotteria)

Rischio che scende quando aumenta l'esposizione:
dipende dalla correlazione, se prendo 1 obbligazione + 1 cds sull'emittente il rischio scende perché i due asset hanno correlazione negativa
 

GiuliaP

The Dark Side
Il rischio Godzilla può diventare un'opportunità (upside risk) se si investe in modo antifragile, p.e. acquistando azioni della Time Warner. ;)

:clap:

Rischio che scende quando aumentano le perdite:
mi pare espresso un po' male, in ottica long il rischio scende quando scende il prezzo ceteris paribus, che aumentino le perdite è ininfluente (puoi anche non avere il titolo in portafoglio, o perfino essere short)

Direi che se non hai il titolo non rischi nulla! :D

Rischio che scende quando aumenta l'esposizione:
dipende dalla correlazione, se prendo 1 obbligazione + 1 cds sull'emittente il rischio scende perché i due asset hanno correlazione negativa

Ma certo! Del resto a che serve comprare opzioni? :D

Ma io e te, caro GML, di cosa stiamo parlando? :)
Forse di un titolo in portafoglio il cui prezzo scende, da incrementare, e del rischio che in questa circostanza ancora non ci siamo messi d'accordo su cosa fa realmente? :)

Giusto per capirci: io sto parlando di questo! :up:
 
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GiveMeLeverage

& I will remove the world
Direi che se non hai il titolo non rischi nulla! :D
Ma certo! Del resto a che serve comprare opzioni? :D

Ma io e te, caro GML, di cosa stiamo parlando? :)
Forse di un titolo in portafoglio il cui prezzo scende, da incrementare, e del rischio che in questa circostanza ancora non ci siamo messi d'accordo su cosa fa realmente? :)

Giusto per capirci: io sto parlando di questo! :up:

Distinguiamo il rischio globale del mio portafoglio dal rischio specifico di un singolo titolo e parliamo di quest'ultimo (indipendentemente che l'abbia in portafoglio o meno).
In generale posso identificare il valore V del titolo con la sommatoria dei DCF (discounteted cash flow) futuri (incogniti, come tutte le cose che riguardano il futuro, ma questo è un dettaglio trascurabile ;)).
P invece è il prezzo di mercato del titolo.
Ora sia il rischio (o meglio: una componente del rischio, chiamiamolo rischio fondamentale) che l'opportunità sono funzioni di (P-V): il rischio cresce al crescere della differenza mentre l'opportunità decresce (uno dei rari casi in cui a rischi minori corrispondono opportunità maggiori).
Questo fino a quando V non cambia perché il "ceteris paribus" non è più valido.
Naturalmente potresti obiettare che (sempre parafrasando Gorgia):
1) il valore non esiste
2) se esiste non è conoscibile
3) se è conoscibile non è comunicabile
4) se è comunicabile, quando varia P varia sempre anche V

Sono posizioni legittime che io non condivido ma rispetto. :)
 
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AndrewLR

Nuovo forumer
Non te lo ordina il medico, ma in un test “fully collaterized” sull'S&P 500 non puoi saltare per il vega (in questo senso è “ neutralizzato”, non perché la posizione sia vega neutral) , dato che il prezzo di una PUT non può essere superiore al suo strike. Il che è comodo ed opportuno, dato che in pratica molte posizioni short saltano sullo spike di IV.

Il modo migliore per ridurre i rischi del venditore è destinare un cuscinetto “extra” di capitale allocato al trade (oltre che capire che la convessità è tanto maggiore più si va OTM), che poi questo capitale sia calcolato con la regola del pollice, con gli integrali o col metodo supersegreto di PGP…. è la cosa meno importante di tutte.

Capito, :bow: - ma il punto di essere fully collateralized non e' proprio questo, cioe' che in teoria non stai usando leverage, quindi parlare di essere vega neutral in questo caso e' solo un modo piu' specifico (che suppongo descriva la causa piu' comune di morte) di dire che non puoi saltare? (domanda banale lo so... )
 
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Piedi a Terra

Forumer storico
Certo, c'è anche il rischio esecuzione, il rischio controparte, il rischio attivo, il rischio industriale, il rischio gatto sulla tastiera, il rischio inondazione, e il famosissimo rischio Godzilla: ma scusami, quale rischio scende quando aumentano le perdite e/o aumenta l'esposizione? :-?

Ti ringrazio soprattutto per la segnalazione del gatto sulla tastiera, che e' un evento a cui cerchero' di porre prossimamente rimedio con l'adozione di un pitbull nello studio.

Se e' un'allusione alla tassonomia nel grafico che ho riportato, le integrazioni che hai aggiunto sono utili, ma non ancora esaustive.
Esiste anche il rischio che il direttore del sistema dei pagamenti di una importante banca si butti dal x° piano (non indico il numero preciso del piano altrimenti poi voi googlate e saprete riconoscere con precisione la banca), la presidenza lo ringrazi per il suo operato e stia attenta a non lasciarsi sfuggire neppure mezza parola di spiegazioni sul motivo per cui il decuius ha compiuto l'insano gesto, per cui ad oggi non sappiamo i motivi dell'insano gesto.

La possibilita' di una "confusione" (eufemismo..) del patrimonio proprio e del patrimonio di terzi e' uno dei rischi piu' negletti in Italia.

Per uno scalper il gatto sulla tastiera o il blocco della linea Internet e' uno dei rischi piu' gravi. Certamente non lo e' per me.

ah si...Buon natale a te :)
 

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