arte2011
Nuovo forumer
Non so se c'entra ma vedendo l'evoluzione nel tempo questo aspetto si rileva anche nel "gesto pittorico" sembra ridurre la presenza della materia rendendo in un certo senso "reale e fisica" l'astrazione, quadri più bianchi e vuoti, molto meno materici e più luminosi e impalpabili, una sorta di "depurazione" o catarsi della pittura.
Tranquilli... non mi sono fumata nulla..![]()
Jenkins è tutt' altro che ripetitivo, fece opere molto diverse a seconda del periodo.
Sul fatto di ridurre la materia pittorica vale per gli anni 60 e 70 ma dagli anni 80 ritrorna al colore e alla materia.
Mi inchino umilmente alla vs. competenza, i mancherebbe, una buona occasione per me di conoscere artisti molto lontani dalle mie preferenze e che probabilmente tenderei a posticipare nella mia corsa a "recuperare il tempo perduto" da apprendista nell'approccio con l'arte. L'astrattismo è per me in questa fase un pò "border line" e a "macchia di leopardo", apprezzo il geometrico e ho scarsa inclinazione per informale, pittura gestuale e mondi affini, pur dovute eccezioni anche perchè le "etichette" obbligano a semplificazioni spesso improprie.