PDL + Lega al 30% (1 Viewer)

Louis

Nuovo forumer
Io però non sono mai stata di sinistra :rolleyes:. Diciamo che la mia nicchia sarebbe il centro (anche se erano tanti anni che non apponevo alcuna crocetta sulla scheda). Forse perchè approvo idee di entrambe le correnti e, come dici tu, sarebbe ora di fare qualcosa per il bene dell'Italia, senza tante lotte di pura appartenenza o peggio ancora per mantenere la posizione di potere.
mai stato di sinistra neanche io, ma veramente dopo anni e anni di turarsi il naso, specie con il risultato di un non governo di fatto, questa volta avrei anche votato PD se renzi avesse vinto le primarie.
ora, detto da me, mi significa che pian piano si può anche dare la possibilità ad altri, anche se si schierano altrove, se in qualche modo ti conquistano.
ho votato Grillo e non mi pare che sia molto distante dalla sinistra.
se tutti si iniziasse a pensare di togliere il paraocchi, forse si diventerebbe una nazione seria, specie adesso che il comunismo che ci faceva paura negli anni 80 è finito. (purtroppo penso che a sinistra non siano finiti i comunisti stile anni 80, ahimé)
 

DANY1969

Forumer storico
mai stato di sinistra neanche io, ma veramente dopo anni e anni di turarsi il naso, specie con il risultato di un non governo di fatto, questa volta avrei anche votato PD se renzi avesse vinto le primarie.
ora, detto da me, mi significa che pian piano si può anche dare la possibilità ad altri, anche se si schierano altrove, se in qualche modo ti conquistano.
ho votato Grillo e non mi pare che sia molto distante dalla sinistra.
se tutti si iniziasse a pensare di togliere il paraocchi, forse si diventerebbe una nazione seria, specie adesso che il comunismo che ci faceva paura negli anni 80 è finito. (purtroppo penso che a sinistra non siano finiti i comunisti stile anni 80, ahimé)
Quoto :up:
 

DANY1969

Forumer storico
L’amico del giaguaro (Marco Travaglio).

26/02/2013


La domanda era: riusciranno i nostri eroi a non vincere le elezioni nemmeno contro un Caimano fallito e bollito? La risposta è arrivata ieri: ce l’han fatta un’altra volta. Come diceva Nanni Moretti 11 anni fa, prima di smettere di dirlo e di illudersi del contrario, “con questi dirigenti non vinceremo mai”. Del resto, a rivedere la storia del ventennio orribile, era impossibile che gli amici del giaguaro smacchiassero il giaguaro. L’abbiamo scritto fino alla noia: nel novembre 2011, quando B. si dimise fra le urla e gli sputi della gente dopo quattro anni di disastri, era dato al 7%: bastava votare subito, con la memoria fresca del suo fallimento, e gli elettori l’avrebbero spianato, asfaltato, polverizzato. Invece un’astuta manovra di palazzo coordinata dai geniali Napolitano, Bersani, Casini e Fini, pensò bene di regalarci il governo tecnico e soprattutto di regalare a B. 16 mesi preziosi per far dimenticare il disastro in cui ci aveva cacciati. Il risultato è quello uscito ieri dalle urne. Che non è la rimonta di B: è la retromarcia del centrosinistra. Che pretende di aver vinto con meno voti di quando aveva perso nel 2008. Il Pdl intanto ha incenerito metà dei voti di cinque anni fa, la Lega idem. E meno male che c’era Grillo a intercettarli, altrimenti oggi il Caimano salirebbe per la quarta volta al Quirinale per formare il nuovo governo. Il che la dice lunga sulla demenza di chi colloca M5S all’estrema destra o lo paragona ad Alba Dorata. Il centrodestra è al minimo storico, sotto il 30%, che però è il massimo del suo minimo: perché B. s’è alleato con tutto l’alleabile, mentre gli strateghi del Pd con la puzza sotto il naso han buttato fuori Di Pietro e quel che restava di Verdi, Pdci, Prc e hanno schifato Ingroia: altrimenti oggi avrebbero almeno 2 punti e diversi parlamentari in più, forse addirittura la maggioranza al Senato. Ma credevano di avere già vinto, con lo “squadrone” annunciato da Bersani dopo le primarie: l’ennesima occasione mancata (oggi, col pur discutibile Renzi, sarebbe tutta un’altra storia). Erano troppo occupati a spartirsi le poltrone della nuova gioiosa macchina da guerra per avere il tempo di fare campagna elettorale. I voti dovevano arrivare da sé, per grazia ricevuta e diritto divino, perché loro sono i migliori e con gli elettori non parlano. Qualcuno ricorda una sola proposta chiara e comprensibile di Bersani? Tutti hanno bene impresse quelle magari sgangherate di Grillo e quelle farlocche di B. (soprattutto la restituzione dell’Imu, tutt’altro che impossibile, anche se pagliaccesca visto che B. l’Imu l’aveva votata). Di Bersani nessuno ricorda nulla, a parte che voleva smacchiare il giaguaro. Anche questo l’abbiamo scritto e riscritto: nulla di particolarmente brillante, tant’è che ci era arrivato persino D’Alema. Ma non c’è stato verso: la campagna elettorale del Pd non è mai cominciata, a parte i gargarismi sulle alleanze con SuperMario (da ieri MiniMario) e i formidabili “moderati” di Casini (tre o quattro in tutto). Col risultato di uccidere Vendola, mangiarsi l’enorme vantaggio conquistato con le primarie e regalare altri voti a Grillo, non bastando l’emorragia degli ultimi anni. Ora è ridicolo prendersela col Porcellum (peraltro gelosamente conservato): chi, dopo 5 anni di bancarotta berlusconiana, non riesce a convincere più di un terzo degli elettori non può pretendere di governare contro gli altri due terzi. Anzi, dovrebbe dimettersi seduta stante per manifesta incapacità, ponendo fine al lungo fallimento di un’intera generazione: quella degli ex comunisti che non ne hanno mai azzeccata una. Ma dalle reazioni fischiettanti di ieri sera non pare questa l’intenzione: tutti resteranno al loro posto e, lungi dallo smacchiare il giaguaro, proveranno ad allearsi col giaguaro in una bella ammucchiata per smacchiare il Grillo e soprattutto evitare altre elezioni. Auguri. Quos Deus vult perdere, dementat prius.​
Da Il Fatto Quotidiano del 26/02/2013
 

Petronio_arbiter

Chiamatemi Nuanda
a questo punto, per la governabilità, stanotte ho individuato nel sogno una sola soluzione, in 3 passi...

1) Bersani prende atto della SUA sconfitta, si dimette e lascia il posto a Renzi

2) di conseguenza, contemporaneamente anche Berlusconi si dimette e lascia il posto ad Alfano

3) grande coalizione riformista PD-PDL-Monti, con Grillo all'opposizione


Poi mi sono svegliato tutto sudato con l'emicrania, spread oltre 300, 1500 punti di indice di Borsa persi tra ieri e stamattina in poco più di 3 ore di contrattazioni e leggendo di uno che si dichiara vincitore e l'altro che vuole riconteggiare le schede, persino un enorme VAFFANCULO che urlava dal cuore mi si è strozzato in gola... :tristezza:

no.... no, non può finire così, ekkekkàzzo... :no:

ragazzi, ora voglio che voi vi alziate dalle vostre sedie, andiate alla finestra, la apriate, ed urliate: "sono incazzàto nero, e tutto questo non lo accetterò più" :clava:

Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più! - Quinto Potere (Sidney Lumet) 1976 - YouTube


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Louis

Nuovo forumer
a questo punto, per la governabilità, stanotte ho individuato nel sogno una sola soluzione, in 3 passi...

1) Bersani prende atto della SUA sconfitta, si dimette e lascia il posto a Renzi

2) di conseguenza, contemporaneamente anche Berlusconi si dimette e lascia il posto ad Alfano

3) grande coalizione riformista PD-PDL-Monti, con Grillo all'opposizione


Poi mi sono svegliato tutto sudato con l'emicrania, spread oltre 300, 1500 punti di indice di Borsa persi tra ieri e stamattina in poco più di 3 ore di contrattazioni e leggendo di uno che si dichiara vincitore e l'altro che vuole riconteggiare le schede, persino un enorme VAFFANCULO che urlava dal cuore mi si è strozzato in gola... :tristezza:

no.... no, non può finire così, ekkekkàzzo... :no:

ragazzi, ora voglio che voi vi alziate dalle vostre sedie, andiate alla finestra, la apriate, ed urliate: "sono incazzàto nero, e tutto questo non lo accetterò più" :clava:

Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più! - Quinto Potere (Sidney Lumet) 1976 - YouTube


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amico, abbiamo dato ampio mandato a Grillo per combattere quel che hai detto. A questo punto la palla passa a lui e lui dovrà dimostrare di meritare quei consensi. Se non lo farà, sarà obbligato a fare un governo che dia risultati tangibili e efficienti per le risposte che il paese chiede.
Gli elettori lo aspetteranno alla prossima tornata elettorale.
 

Louis

Nuovo forumer
L’amico del giaguaro (Marco Travaglio).

26/02/2013


La domanda era: riusciranno i nostri eroi a non vincere le elezioni nemmeno contro un Caimano fallito e bollito? La risposta è arrivata ieri: ce l’han fatta un’altra volta. Come diceva Nanni Moretti 11 anni fa, prima di smettere di dirlo e di illudersi del contrario, “con questi dirigenti non vinceremo mai”. Del resto, a rivedere la storia del ventennio orribile, era impossibile che gli amici del giaguaro smacchiassero il giaguaro. L’abbiamo scritto fino alla noia: nel novembre 2011, quando B. si dimise fra le urla e gli sputi della gente dopo quattro anni di disastri, era dato al 7%: bastava votare subito, con la memoria fresca del suo fallimento, e gli elettori l’avrebbero spianato, asfaltato, polverizzato. Invece un’astuta manovra di palazzo coordinata dai geniali Napolitano, Bersani, Casini e Fini, pensò bene di regalarci il governo tecnico e soprattutto di regalare a B. 16 mesi preziosi per far dimenticare il disastro in cui ci aveva cacciati. Il risultato è quello uscito ieri dalle urne. Che non è la rimonta di B: è la retromarcia del centrosinistra. Che pretende di aver vinto con meno voti di quando aveva perso nel 2008. Il Pdl intanto ha incenerito metà dei voti di cinque anni fa, la Lega idem. E meno male che c’era Grillo a intercettarli, altrimenti oggi il Caimano salirebbe per la quarta volta al Quirinale per formare il nuovo governo. Il che la dice lunga sulla demenza di chi colloca M5S all’estrema destra o lo paragona ad Alba Dorata. Il centrodestra è al minimo storico, sotto il 30%, che però è il massimo del suo minimo: perché B. s’è alleato con tutto l’alleabile, mentre gli strateghi del Pd con la puzza sotto il naso han buttato fuori Di Pietro e quel che restava di Verdi, Pdci, Prc e hanno schifato Ingroia: altrimenti oggi avrebbero almeno 2 punti e diversi parlamentari in più, forse addirittura la maggioranza al Senato. Ma credevano di avere già vinto, con lo “squadrone” annunciato da Bersani dopo le primarie: l’ennesima occasione mancata (oggi, col pur discutibile Renzi, sarebbe tutta un’altra storia). Erano troppo occupati a spartirsi le poltrone della nuova gioiosa macchina da guerra per avere il tempo di fare campagna elettorale. I voti dovevano arrivare da sé, per grazia ricevuta e diritto divino, perché loro sono i migliori e con gli elettori non parlano. Qualcuno ricorda una sola proposta chiara e comprensibile di Bersani? Tutti hanno bene impresse quelle magari sgangherate di Grillo e quelle farlocche di B. (soprattutto la restituzione dell’Imu, tutt’altro che impossibile, anche se pagliaccesca visto che B. l’Imu l’aveva votata). Di Bersani nessuno ricorda nulla, a parte che voleva smacchiare il giaguaro. Anche questo l’abbiamo scritto e riscritto: nulla di particolarmente brillante, tant’è che ci era arrivato persino D’Alema. Ma non c’è stato verso: la campagna elettorale del Pd non è mai cominciata, a parte i gargarismi sulle alleanze con SuperMario (da ieri MiniMario) e i formidabili “moderati” di Casini (tre o quattro in tutto). Col risultato di uccidere Vendola, mangiarsi l’enorme vantaggio conquistato con le primarie e regalare altri voti a Grillo, non bastando l’emorragia degli ultimi anni. Ora è ridicolo prendersela col Porcellum (peraltro gelosamente conservato): chi, dopo 5 anni di bancarotta berlusconiana, non riesce a convincere più di un terzo degli elettori non può pretendere di governare contro gli altri due terzi. Anzi, dovrebbe dimettersi seduta stante per manifesta incapacità, ponendo fine al lungo fallimento di un’intera generazione: quella degli ex comunisti che non ne hanno mai azzeccata una. Ma dalle reazioni fischiettanti di ieri sera non pare questa l’intenzione: tutti resteranno al loro posto e, lungi dallo smacchiare il giaguaro, proveranno ad allearsi col giaguaro in una bella ammucchiata per smacchiare il Grillo e soprattutto evitare altre elezioni. Auguri. Quos Deus vult perdere, dementat prius.​
Da Il Fatto Quotidiano del 26/02/2013
non capisco Travaglio di cosa si sorprende. I leader del PD di adesso sono gli stessi di 5-10-15-20 anni fa...... come facevano a fare qualcosa di diverso???
 

Saunders

Member
non capisco Travaglio di cosa si sorprende. I leader del PD di adesso sono gli stessi di 5-10-15-20 anni fa...... come facevano a fare qualcosa di diverso???

Travaglio pecchi meno di modestia e rivendichi i giusti meriti nell'impresa di aver ridato vita al bollito. La sua figura di mèrda, quando si è trovato al cospetto della mummia, ha contribuito abbastanza :up:
 

Louis

Nuovo forumer
Travaglio pecchi meno di modestia e rivendichi i giusti meriti nell'impresa di aver ridato vita al bollito. La sua figura di mèrda, quando si è trovato al cospetto della mummia, ha contribuito abbastanza :up:
travaglio potrebbe anche essere uno al soldo di berlusconi per fare quel che ha fatto. ma non è questo il punto.
il punto è che la tua sinistra e mi esprimo così perché ho l'impressione che sto parlando a uno col paraocchi non è stata assolutamente in grado di incantare nessuno. i suoi programmi non hanno niente di pratico, anzi l'unica cosa pratica che si vede è stata più tasse e più austerità. adesso io non sono un mago, ma data la pressione fiscale e la situazione di molte famiglie, ciò non è stato percepito come qualcosa di nuovo e soprattutto da fare adesso.
le cose dove mettere mano sono altre, non nelle tasche dei (poveri) italiani.
quando qualcuno perde, deve ricercare la risposta dentro le sue azioni, non addossarle ad altri.
berlusconi è risorto grazie a cosa? ai bei 5 anni di glorioso far niente?
Pensate davvero tutti che gli italiani sono TUTTI bischeri?
 

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