Cris70
... a prescindere
continuo ad aprire 3D con l'augurio che a qualcuno interessino e prosegua con passione.
Personalmente è un modo per preservare alcune info che ritengo (spero) diventeranno utili nel futuro di questo Forum.
Lo conobbi e cenammo insieme a Vienna qualche anno fa....
Piero Gilardi
Nasce a Torino nel 1942, dove vive e lavora.
Nel 1963, realizza la sua prima mostra personale Macchine per il futuro. Due anni più tardi realizza le prime opere in poliuretano espanso, i Tappeti-natura che espone a Parigi, Bruxelles, Colonia, Amburgo, Amsterdam e New York. A partire dal 1968 interrompe la produzione di opere per partecipare all’elaborazione delle nuove tendenze artistiche della fine degli anni ’60: Arte Povera, Land Art, Antiform Art. Collabora alla realizzazione delle due prime rassegne internazionali delle nuove tendenze allo Stedelijk Museum di Amsterdam e alla Kunsthalle di Berna.
Nel 1969, comincia una lunga esperienza transculturale diretta all’analisi teorica e alla pratica della congiunzione “Arte Vita”. Come militante politico e animatore della cultura giovanile conduce svariate esperienze di creatività collettiva nelle periferie urbane e “mondiali”: Nicaragua, Riserve Indiane negli USA e Africa.
Poi per circa 20 anni scompare quasi totalmente dalla scena artistica per seguire interessi di propaganda politica.
Artista storico tuttora vivente e (forse) meritevole di un investimento nelle sue opere storiche.
Da poco (maggio 2012) ha anche una sua fondazione nata per tutelarne l'opera
Fondazione Centro Studi Piero Gilardi
Personalmente è un modo per preservare alcune info che ritengo (spero) diventeranno utili nel futuro di questo Forum.
Lo conobbi e cenammo insieme a Vienna qualche anno fa....
Piero Gilardi
Nasce a Torino nel 1942, dove vive e lavora.
Nel 1963, realizza la sua prima mostra personale Macchine per il futuro. Due anni più tardi realizza le prime opere in poliuretano espanso, i Tappeti-natura che espone a Parigi, Bruxelles, Colonia, Amburgo, Amsterdam e New York. A partire dal 1968 interrompe la produzione di opere per partecipare all’elaborazione delle nuove tendenze artistiche della fine degli anni ’60: Arte Povera, Land Art, Antiform Art. Collabora alla realizzazione delle due prime rassegne internazionali delle nuove tendenze allo Stedelijk Museum di Amsterdam e alla Kunsthalle di Berna.
Nel 1969, comincia una lunga esperienza transculturale diretta all’analisi teorica e alla pratica della congiunzione “Arte Vita”. Come militante politico e animatore della cultura giovanile conduce svariate esperienze di creatività collettiva nelle periferie urbane e “mondiali”: Nicaragua, Riserve Indiane negli USA e Africa.
Poi per circa 20 anni scompare quasi totalmente dalla scena artistica per seguire interessi di propaganda politica.
Artista storico tuttora vivente e (forse) meritevole di un investimento nelle sue opere storiche.
Da poco (maggio 2012) ha anche una sua fondazione nata per tutelarne l'opera
Fondazione Centro Studi Piero Gilardi