Pinco Pallino, 36 anni, Welcome Manager

Spike V

Forumer storico
Non si chiede più che lavoro fai? Si chiede invece: e tu di cosa ti occupi? E intanto con la lingua inglese si tenta di nascondere il precariato

pre-occupati
di A Girl Revolution

Tutto quell'inutile e opportunistico chiacchiericcio sul tema del lavoro precario e della disoccupazione giovanile cui mio malgrado sono stata costretta ad assistere, anche solo per sbaglio, durante questa interminabile campagna elettorale, mi ha scatenato una sorta di reazione allergica. Purtroppo, essendo io una lavoratrice precaria non mi sono potuta neppure assentare dal lavoro.

Il lavoro.
Rinuncio ad associare al suddetto sostantivo l'aggettivo precario, in quanto chiaramente sottointeso, e denunzio l'estinzione dell'aggettivo fisso, scomparso prematuramente.
Ma non è questo il punto.

Il punto è che noto con dispiacere che il lavoro non esiste più.
I lavoratori sono rimasti in pochi e presto diverranno specie protetta.
Osservate: a una persona appena conosciuta non si chiede più che lavoro fai?
La domanda suona inopportuna.
Si chiede invece: e tu di cosa ti occupi?

Nessuno dice più faccio l'operaio, faccio il meccanico, faccio l'impiegato.
Non si fa perchè non si fa, ci si occupa di.

Nemmeno le professioni, evoluzioni moderne e ben più sofisticate degli antichi mestieri, esistono più. Sono diventate delle perifrasi:

Di cosa ti occupi?

Io mi occupo dell'aggiornamento continuativo, ma anche sporadico se vogliamo, del filepuntodoc salvato all'interno della cartella myjob localizzata sul mio desktop.

Occupazioni pre-occupanti, specie se farcite di vuoti anglicismi, che le rendono tuttavia estremamente più importanti.
Colpa di un complesso di inferiorità, frutto di un'insoddisfazione diffusa.

Per consolarci, inventano poi nuove figure professionali. I ruoli in azienda, anche in quelle più piccole, sono così frazionati che ormai tutti, ma proprio tutti, sono responsabili di qualche cosa.

E basta una parolina magica, inglese naturalmente, per trasformare il più semplice dei lavori nella più stupida delle occupazioni.
Quella parola è Manager.

Pinco Pallino, 36 anni, Welcome Manager.
Quando arriva la gente lui dice benvenuti, e apre la porta.
Tra due mesi sarà messo alla porta, ma sul suo curriculum lui scriverà che è un fottuto Welcome Manager e non accetterà occupazioni di livello inferiore.

Insomma, questa storia del lavoro precario e della disoccupazione giovanile, per dirla all'inglese, è tutto un misunderstanding.

Non si trova lavoro semplicemente perchè si cerca un'occupazione.


http://girlrevolution.splinder.com/post/7694212/pre-occupati
 

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