nagual
mondo patafisico
Dico: siamo impazziti noi traders della domenica o impazzito il mondo?
Siamo noi che scrutando grafici, oscillatori, onde, cicli, pianeti, candele, figure quanto più elitarie possibili e chi più ne ha più ne metta siamo ridotti a dare i numeri come defunti in sogno o sono i grandi capi che hanno perso la testa?
Lo so, le teorie economiche sono teorie e non postulati euclidei ma da come si stanno mettendo le cose io non posso fare a meno di essere pessimista per i tempi futuri.
La guerra del denaro si sta incanalando in una guerra di trincea, le più atroci ed infami; è in corso una gara a chi più si espone a condizioni di debolezza della valuta per cercare di rendere competitive le proprie economie ma le materi prime, i beni rifugio, gli assets cartacei si inflazionano a più non posso; i sintomi sono di un accentramento della poca ricchezza nei ridotti di chi ne ha ancora, le inezioni di denaro invece che servire a stimolare la velocità di circolazione dello stesso a me pare che servano ad accrescere il valore degli impieghi di chi del denaro ha disposizione. La crescita latita nel contesto occidentale parendo dipendente, più che da variabili finanziarie, dalle condizioni economiche, nel senso ampio ed originale del termine, dei vari contesti geopolitici.
Perchè Cina ed India crescono a ritmi vicini alle due cifre percentuali? Perchè, a processo di crescita avviato, hanno una larghissima percentuale della popolazione che non ha altra prospettiva che crescere partendo da condizioni infime, questo è il punto.
I maghi del denaro potranno fare pure i miracoli, ma in economie mature per me questi, portati agli estremi attuali, sono trucchi da saltimbanchi.
Quale penso che sia lo sbocco?
In termini temporali e in termini di processo inflazionistico dei beni finanziari a questo punto sono incapace di fare previsioni ma in termini economici una certa idea me la sto facendo: così stando e rimanendo le cose andrà a finire in deflazione nell'area euro e in stagflazione nell'area dollaro; con disoccupazione in crescita esponenziale, delocalizzazione produttiva, deterioramento e crisi dei sistemi e delle dinamimiche politiche che si avvieranno in processi di frammentazione ed instaurazione di sistemi di potere sempre più poveri di controllo democratico e indirizzati verso modelli autoritari affabulatori; il concetto di cittadinanza perderà valore soverchiato da spinte sempre più localistiche ed anarcoidi.
Il novecento segnò la fine delle ideologie? Forse il 2000 per l'Occidente segnerà la fine del concetto di comunità.
Io so da ora, se questo sarà l'evolversi, a chi ascriverne la responsabilità, è inutile che faccia nomi tanto già si sa.
Siamo noi che scrutando grafici, oscillatori, onde, cicli, pianeti, candele, figure quanto più elitarie possibili e chi più ne ha più ne metta siamo ridotti a dare i numeri come defunti in sogno o sono i grandi capi che hanno perso la testa?
Lo so, le teorie economiche sono teorie e non postulati euclidei ma da come si stanno mettendo le cose io non posso fare a meno di essere pessimista per i tempi futuri.
La guerra del denaro si sta incanalando in una guerra di trincea, le più atroci ed infami; è in corso una gara a chi più si espone a condizioni di debolezza della valuta per cercare di rendere competitive le proprie economie ma le materi prime, i beni rifugio, gli assets cartacei si inflazionano a più non posso; i sintomi sono di un accentramento della poca ricchezza nei ridotti di chi ne ha ancora, le inezioni di denaro invece che servire a stimolare la velocità di circolazione dello stesso a me pare che servano ad accrescere il valore degli impieghi di chi del denaro ha disposizione. La crescita latita nel contesto occidentale parendo dipendente, più che da variabili finanziarie, dalle condizioni economiche, nel senso ampio ed originale del termine, dei vari contesti geopolitici.
Perchè Cina ed India crescono a ritmi vicini alle due cifre percentuali? Perchè, a processo di crescita avviato, hanno una larghissima percentuale della popolazione che non ha altra prospettiva che crescere partendo da condizioni infime, questo è il punto.
I maghi del denaro potranno fare pure i miracoli, ma in economie mature per me questi, portati agli estremi attuali, sono trucchi da saltimbanchi.
Quale penso che sia lo sbocco?
In termini temporali e in termini di processo inflazionistico dei beni finanziari a questo punto sono incapace di fare previsioni ma in termini economici una certa idea me la sto facendo: così stando e rimanendo le cose andrà a finire in deflazione nell'area euro e in stagflazione nell'area dollaro; con disoccupazione in crescita esponenziale, delocalizzazione produttiva, deterioramento e crisi dei sistemi e delle dinamimiche politiche che si avvieranno in processi di frammentazione ed instaurazione di sistemi di potere sempre più poveri di controllo democratico e indirizzati verso modelli autoritari affabulatori; il concetto di cittadinanza perderà valore soverchiato da spinte sempre più localistiche ed anarcoidi.
Il novecento segnò la fine delle ideologie? Forse il 2000 per l'Occidente segnerà la fine del concetto di comunità.
Io so da ora, se questo sarà l'evolversi, a chi ascriverne la responsabilità, è inutile che faccia nomi tanto già si sa.