Portafogli e Strategie (investimento) Portafoglio, asset allocation, retirement

In questo video si descrive come lavorano le aziende di private equity. E interessante come abbiano cambiato pelle negli ultimi 5-10 anni.

 
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Quando prendiamo delle decisioni spesso sono le emozioni che ci guidano, e poi cerchiamo di razionalizzare con delle giustificazioni ragionevoli a posteriori.

Our choices have a messy confluence of influences ranging from the explicit (financial incentives) to the implicit (our own psychological wiring). It is impossible to ever understand precisely why we made a particular decision – it is just too complex.

Questo è un ottimo consiiglio che ho letto altre volte:

A useful activity for any investor is to note down the major financial market issues that are in focus each week. After a year or so we can review these and realise how unworthy of our attention they were.

L'infodemia è uno dei problemi della società moderna, a cui è quasi impossibile sfuggire.

We are bombarded with information (noise) that encourages costly choices at the expense of our long-term goals.
Our attention is drawn towards things that are available (easily accessible) and salient (provoke some form of emotional response). For investors this means whatever narrative thread is being weaved around random and unpredictable fluctuations in market prices. This is a major problem as the things we are being constantly exposed to are exactly the things that most of us should be ignoring.

Questa è la sfida più difficile, per ottenere dei risultati migliori dagli investimenti nel lungo termine dovremmo ignorare le fluttuazioni di breve termine dei mercati finanziari.

What we pay attention to tends to drive the decisions we make, and investors are persistently exposed to meaningless noise masquerading as meaningful information. We tend to perceive investment acumen in those individuals with an intimate knowledge of these daily market gyrations, but we have this entirely backwards – the ones with real skill are those who find ways to ignore it.

 
Ad integrazione del post #43 questo grafico ci mostra come la brusca discesa della volatilità (vix) sia stata molto più repentina che in altri momenti precedenti del mercato azionario statunitense.

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Questo ci insegna che c'è sempre una prima volta e che i modelli sui mercati finanziari possono essere indicativi ma non esaustivi.
 
Di solito l'inizio di un ciclo di taglio dei tassi da parte della Fed è positivo per il prezzo dell'oro. Vedremo se sarà così anche questa volta, ed io lo credo ragionevolmente probabile.

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Nel post #58 ho già menzionato le rendite vitalizie. Non sono adatte per tutti ma possono essere utili per salvaguardare le spese essenziali dal longevity risk. Per coprire il rischio di non autosufficienza e le spese conseguenti per l'assistenza sono invece più adatte le polizze long term care.

In questo video si descrivono le caratteristiche delle rendite vitalizie.


Se vi interessa il manuale sulle rendite vitalizie che viene citato, potere indicare una e-mail temporanea e fare il download del "SPIA Owner’s Manual", dove SPIA sta per Single Premium Immediate Annuities. La realtà statunitense è bene ricordare che è totalmente diversa da quella italiana sia in termini di offerta di prodotti sia di tassazione.

 
Questo è un'altro video in cui si parla delle rendite vitalizie immediate, per capire se sono una asset class utile oppure no durante il retirement.


A mio parere...
- vanno prese in considerazione solo verso i 70-75 anni e se si gode di buona salute, per trasferire all'assicurazione il longevity risk
- vanno acquistate vendendo parte degli asset obbligazionari del portafoglio e aumentando il profilo di rischio sul resto del portafoglio; ad esempio si hanno 500k di cui 200k in azioni 300k in obbligazioni (40%/60%) e a 70 anni si acquista una rendita vitalizia immediata per un ammontare di 125k, rimanendo così con un portafoglio 200k in azioni e 175k in obbligazioni (53%/47%)

Il coefficiente di conversione in rendita è chiaramente legato all'età, che determina la speranza di vita. Ad esempio a 70 anni per un uomo il coefficiente è dello 5,7% con tasso tecnico a zero e assegno annuale posticipato, con il fondo Cometa che si appoggia a Generali per il vitalizio. Per avere un termine di raffronto la pensione inps ha dei coefficienti di conversione molto più generosi.

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I coefficienti di conversione diventano via via più alti con l'aumentare dell'età, ad esempio un uomo a 80 anni può ottenere un coefficiente di conversione in rendita al 9,8% con tasso tecnico a zero e assegno annuale posticipato.

Non è facile fare confronti in quanto ciascuna assicurazione applica le proprie condizioni per cui vanno chiesti molteplici preventivi.
 
Col declino cognitivo conseguente all'età anziana, si diventa più aggredibili da parte di personaggi senza scrupoli. Visto che la speranza di vita contunuerà ad aumentare e che il declino cognitivo si amplifica dopo gli 80 anni di età, le frodi finanziarie non potranno che aumentare.

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La rendita vitalizia è uno strumento per difendere (parzialmente) l'anziano dalle frodi finanziarie. Il vero scudo sarebbe avere al proprio fianco una persona di fiducia in grado di salvaguardare i nostri interessi.
 
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Questo articolo viene citato nel video di Rob Berger linkato al post #77 . E' una formula che propone una modalità di calcolo di quanta parte del portafoglio finanziario potrebbe essere utile privarsi per sottoscrivere una vitalizio con una rendita immediata. Come si evince dagli esempi, se wr < swr non è utile stipulare un rendita vitalizia.

Ricordando una cosa ovvia, ma è bene sottolinearlo, una volta acquistato un contratto di rendita vitalizia, la decisione è irrevocabile.

 
La social security statunitense è assimilabile alla nostra pensione inps, perché l'assegno è indicizzato all'inflazione. Ma a differenza della nostra pensione, è più flessibile in quanto si può decidere la data a partire dalla quale si può ricevere l'assegno pensionistico.
In questo grafico si intersecano il rendimento atteso ottenibile dal portafoglio finanziario con la propria speranza di vita, per determinare a che età sia preferibile richiedere l'assegno vitalizio. Ovviamente la stima dei due dati è molto aleatoria.
Lo stesso concetto è in un certo qual modo estensibile alla richiesta di un contratto vitalizio con un rendita immediata, ed ecco perché sostengo, come premessa di qualsiasi ragionamento, che andrebbe fatto non prima dei 70-75 anni e se si gode ancora di buona salute.

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In questo articolo si fanno alcune considerazioni sul debito pubblico americano e sul ruolo delle obbligazioni in un portafoglio finanziario.
Stante la situazione del rapporto debito/pil, del livello di interessi sul debito rispetto ad altre voci di spesa del governo federale, e l'attuale deficit fiscale, alcuni paventano un possibile scenario di fiscal dominance.

Il futuro non lo conosce nessuno però concordo con questa impostazione:

I owe you some sense of what the term “high-coupon” might mean. My rule of thumb is that if you trust the Fed to do what is necessary to hit 2.0% inflation over the longer term, and the US economy grows at just under 2.0% real, a 4% coupon on a 10 year bond affords both income and a portfolio buffer against periodic cyclical hits to growth. Even if you don’t agree with the numbers, this exposition might help frame things.

 

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