QUANDO ERO GiOVANE PENSAVO CHE I SOLDI FOSSERO TUTTO..... (1 Viewer)

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Alberto Susic - mercoledì, 13 gennaio 2010 - 8:59 CET



A pochi giorni dagli inizi del nuovo anno l'attenzione degli operatori viene catalizzata, specie in America, dalle novità che cominciano ad arrivare dal fronte societario. Proprio lunedì ha preso il via la nuova stagione degli utili aziendali che è stata inaugurata ufficialmente dai conti di Alcoa (NYSE: AA - notizie) . Un esordio tutt'altro che incoraggiante visto che le azioni del colosso dell'alluminio sono state tartassate dalle vendite e ieri hanno concluso le contrattazioni con una profonda flessione di oltre undici punti percentuali. Alcoa ha chiuso gli ultimi tre mesi del 2009 con una perdita netta di 277 milioni di dollari e il rosso per azione, al netto di alcune voci straordinarie, è stato di 0,01 dollari, mentre il mercato si aspettava un utile per azione di 0,06 dollari. E' riuscito a battere le attese invece il fatturato che è calato dl 4% da 5,68 a 5,43 miliardi di dollari, attestandosi però al di sopra delle previsioni degli analisti che si erano preparati ad un giro d'affari meno corposo di 4,86 miliardi.
La sfilata dei conti però è appena iniziata visto che domani, dopo il suono della campanella a Wall Street, si guarderà ai risultati trimestrali di Intel (NASDAQ: INTC - notizie) , dai quali ci si attende un utile per azione di 0,3 dollari. Il colosso dei chips sarà il primo big del settore high-tech ad alzare il velo sui conti degli ultimi tre mesi e fornirà una prima indicazione sul probabile andamento dell'intero comparto nel quarto trimestre dello scorso anno. Nell'ultima seduta della settimana si guarderà ai numeri di Jp Morgan che per non deludere le attese dovrà centrare l'obiettivo di un utile per azione di 0,63 dollari, a fronte di un fatturato in crescita del 57%. Sarà poi dalla prossima ottava che si entrerà nel vivo della nuova earnings season, destinata ad occupare la scena nelle 2/3 settimane a venire.
Sarà un a prova importante quella cui sono chiamati ora i mercati azionari perchè proprio dai numeri delle aziende si cercherà di capire lo stato di salute dell'economia a stelle e strisce e si valuteranno meglio le condizioni di una ripresa che l'azionario ha già iniziato a scontare nei mesi scorsi.
Sulla base delle previsioni raccolte da Thomson Reuters (TRI.TO - notizie) , le società che compongono il paniere dell'S&P500, con riferimento agli ultimi tre mesi del 2009, dovrebbero registrare un utile pari a 15,8 dollari per azione, in netto rialzo rispetto al risultato conseguito nel quarto trimestre del 2008, quando si era avuto un eps medio di soli 5,62 dollari.
E' anche vero che il confronto con gli ultimi tre mesi del 2008 non deve alimentare facili entusiasmi, visto che il periodo considerato sarà ricordato senza dubbio come uno dei peggiori della storia delle società americane. Anche in considerazione di ciò sarà facile ottenere al confronto dei numeri anche decisamente migliori che tuttavia non dovranno trarre in inganno ma essere analizzati con attenzione. Sarà fondamentale infatti verificare quando le aziende a stelle e strisce saranno riuscite a migliorare realmente le loro performance, con un aumento effettivo delle vendite, e non solo ed esclusivamente attraverso la riduzione dei costi e i tagli al personale messi in atto durante la crisi.
In questa direzione assume un'importanza cruciale l'insieme delle indicazioni che giungerà nelle prossime giornate dalle trimestrali societarie americane. Un'analisi che giunge peraltro in un periodo particolare per le Borse, reduci da una corsa al rialzo decisamente sostenuta, visto che la stessa non ha conosciuto soste degne di nota negli ultimi mesi.
La stagione degli utili societari permetterà quindi di verificare se effettivamente il rialzo dei listini azionari sarà ancora sostenibile nel breve e pertanto destinato a durare anche nel corso delle prossime settimane. Indicazioni negative e comunque molto lontane dalle aspettative del mercato avranno sicuramente l'effetto di alimentare un atteggiamento di prudenza negli operatori. In tal caso sarà inevitabile una correzione delle Borse che, salvo sorprese particolarmente negative, non dovrebbero dare vita a particolari scossoni, creando piuttosto nuove ed interessanti occasioni d'acquisto,
 

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