QUANDO QUALCUNO GIUDICA IL TUO CAMMINO, TU PRESTAGLI LE TUE SCARPE

Dementi al potere ...servizi deviati ...e chi paga siamo noi ...sempre.

In tanti lo avevano ipotizzato: il raid americano che ha ucciso più di novanta soldati siriani e feriti oltre cento non è stato un errore.
A sciogliere ogni dubbio, ci pensa il vescovo di Aleppo per i cattolici di rito latino, monsignor George Abou Khazen che, all’agenzia Fides, ha detto:

“Di certo, qui nessuno crede che la strage di soldati siriani provocata dal bombardamento Usa su una caserma sia stata un errore”.

Il giudizio di Khazen è molto duro nei confronti degli americani:

“Quel raid aereo, che ha ammazzato almeno novanta soldati sembra confermare l’ambiguità delle scelte degli Stati Uniti nello scenario siriano,
e anche i sospetti di chi dice che gli Stati Uniti hanno creato lo Stato islamico (Daesh) e lo stanno utilizzando.
Con tutti gli strumenti e le ‘armi intelligenti’ di cui dispongono, quel raid aereo non può essere stato un incidente, visto che quella caserma non era lì da ieri”.

Questa opinione, che vede gli Stati Uniti tra i sostenitori dei terroristi, era stata in passato condivisa anche dal vescovo caldeo di Aleppo, monsignor Antoine Audo
http://www.ilgiornale.it/news/polit...ria-ci-sono-i-turchi-e-i-sauditi-1254203.html
“Questa guerra è organizzata per interessi economici e strategici ad alti livelli da Usa e Israele, secondo un accordo ben orchestrato.
Ma sono loro dietro tutto: hanno i loro interessi, che difendono tramite intermediari come la Turchia, l’Arabia, il Qatar”.

Parole molto forti, certo, ma pronunciate da una delle massime autorità cattoliche siriane che quotidianamente si trova a dover fare i conti con l’estremismo di Daesh.
 
Ma Khazen, in una conversazione con AsiaNews si spinge ancora più in là, affermando che l’attacco americano

“sembrava una copertura aerea per i jihadisti, tanto che questi – prosegue il vescovo – “hanno contrattaccato” sfruttando i bombardamenti Usa “come se ci fosse un accordo, un’intesa”.
 
Le novità sono contenute nella bozza di legge delega che segue la Buona scuola
Nel primo ciclo - elementari e medie - la bozza reintroduce la valutazione con giudizi (cinque lettere dalla A alla D) e abolisce le bocciature all'elementare. Alla media invece i prof potranno bocciare solo in casi eccezionali. Viene semplificato anche l'esame di terza media, che avrà solo due scritti e un colloquio. Mentre le prove Invalsi, obbligatorie per gli studenti, non contribuiranno più alla valutazione finale, ma appariranno nella certificazione finale delle competenze. A presiedere gli esami sarà invece lo stesso preside della scuola, non piùun esterno.
dalla maturità sparisce la terza prova scritta, quella a cura della commissione, e restano quella d'italiano e l'altra, d'indirizzo (versione di latino o greco al classico e matematica allo scientifico).

insomma si torna indietro, ma in peggio.

Se la buona scuola vuol dire una scuola dove gli insegnanti non ti possono piu bocciare, questa sarà la scuola di Lucignolo e Pinocchio altrochè delle eccellenze...
 
Tanti ignoranti che cresceranno senza valori....tanto si può fare il nulla e sono promosso.

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Le novità sono contenute nella bozza di legge delega che segue la Buona scuola
Nel primo ciclo - elementari e medie - la bozza reintroduce la valutazione con giudizi (cinque lettere dalla A alla D) e abolisce le bocciature all'elementare. Alla media invece i prof potranno bocciare solo in casi eccezionali. Viene semplificato anche l'esame di terza media, che avrà solo due scritti e un colloquio. Mentre le prove Invalsi, obbligatorie per gli studenti, non contribuiranno più alla valutazione finale, ma appariranno nella certificazione finale delle competenze. A presiedere gli esami sarà invece lo stesso preside della scuola, non piùun esterno.
dalla maturità sparisce la terza prova scritta, quella a cura della commissione, e restano quella d'italiano e l'altra, d'indirizzo (versione di latino o greco al classico e matematica allo scientifico).

insomma si torna indietro, ma in peggio.

Se la buona scuola vuol dire una scuola dove gli insegnanti non ti possono piu bocciare, questa sarà la scuola di Lucignolo e Pinocchio altrochè delle eccellenze...

Sono senza parole!! Riescono sempre a stupirmi in negativo :wall::wall:
Sarà davvero stimolante per un ragazzo perdere i pomeriggi sui libri... soprattutto quando chi li passa a bighellonare avrà i tuoi stessi risultati.
E per un genitore non è facile, a quell'età, motivarli dicendo loro che è meglio impegnarsi in quanto sarà utile per il loro futuro :confused: A quell'età il futuro è il weekend :confused:

Buongiorno a tutti :)
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Ormai ho capito che non c'è più limite alla creatività in campo giudiziario. Ma perchè fanno le leggi ? Boh

A Modena una sentenza del Tribunale civile apre per la prima volta in Italia la possibilità a immigrati senza lavoro di chiedere il ricongiungimento con i familiari anche loro senza reddito.
Questo, secondo il giudice, è possibile se viene accertato che almeno la famiglia del richiedente senza entrate ha una possibilità economica certa di mantenere il nuovo arrivato disoccupato.

Una sentenza che potrebbe fare giurisprudenza, quella riguardante una 22enne albanese di Spilamberto seguita dall’avvocato Stefania Di Franco, e che sicuramente farà discutere.
La 22enne è una studentessa albanese figlia di immigrati regolari e da poco sposata con un coetaneo albanese che è arrivato in Italia con il solo timbro sul passaporto.
Quindi il marito non ha lavoro e non ha possibilità di ottenere il permesso di soggiorno; può solo restare per un periodo limitato in Italia.

La giovane decide così di presentare alla questura di Modena la pratica “per coesione familiare” per poter fare restare in Italia il marito e regolarizzarlo.
C’è un problema: la giovane studia e non ha nessuna entrata. Per questo la Questura respinge la sua richiesta.
Per questo, con l’avvocato Di Franco, l’albanese presenta il ricorso al Tribunale Civile.

Il giudice ora ha pubblicato la sentenza che le dà ragione.

Ma come è possibile, visto che la legge prevede che ci sia una certezza per il mantenimento del nuovo immigrato arrivato in Italia senza lavoro?

Secondo il giudice la mancanza di introiti della giovane non preclude la possibilità di ottenere il ricongiugimento
perché la legge prevede di considerare «anche il reddito annuo complessivo dei familiari». Quell’ “anche” presuppone però un reddito per il richiedente già in Italia.

Il giudice ritiene che non si debba sommare un reddito che non c’è, quando invece si deve considerare
che il reddito complessivo dei familiari può bastare se riesce a far fronte al mantenimento del nuovo arrivato.

È la prima volta che la legge è interpretata in questo modo.
 
Questo è veramente il "paese dei balocchi"

TREVISO - La Guardia di Finanza di Treviso ha segnalato mille stranieri all'autorità giudiziaria per indebite percezioni di erogazioni a danno dello Stato.

Una truffa da tre milioni di euro, uno solo dei quali è stato bloccato dalle 'fiamme gialle' prima che fosse erogato.
Mente del raggiro al fisco il titolare di un Centro di Assistenza Fiscale bolognese al quale si rivolgevano stranieri da tutta Italia.
Ai finanzieri il sospetto è venuto quando hanno notato un numero consistente di immigrati rivolgersi anziché ad un Caf della Marca a uno bolognese
a cui erano state sottoposte mille dichiarazioni dei redditi infedeli, presentate o già compilate e in attesa di essere trasmesse all'Agenzia delle Entrate, finalizzate a beneficiare di crediti d'imposta non spettanti.

In detrazioni parenti disabili senza che lo fossero, spese sanitarie mai sostenute e tanti altri casi simili.
L'indagine, coordinata dalla procura di Bologna e condotta dal Gruppo di Treviso, ha permesso di svelare l'intero meccanismo di frode
e di ottenere anche l'annullamento di oltre 300 modelli 730/2016, da poco presentati con l'indicazione di quasi un milione di euro di crediti IRPEF non spettanti, che così non saranno liquidati.

Il Caf bolognese, in cambio di compensi, ha agevolato le pratiche di numerosi clienti, consentendo loro di percepire indebiti crediti Irpef,
liquidati in oltre due milioni di euro, attraverso l'aggiramento per anni (dal 2012) del sistema informatico di «controllo automatizzato» delle dichiarazioni dei redditi.

Gli indagati, tutti cittadini stranieri residenti sull'intero territorio nazionale, con la compiacenza del responsabile del Caf ricorrevano, infatti,
a diversi artifici per perseguire il disegno fraudolento volto al conseguimento di rimborsi Irpef non dovuti: nel modello 730 dichiaravano crediti d'imposta inesistenti,
oppure la presenza di altri familiari a carico residenti all'estero e privi di codice fiscale, o ancora detrazioni per figli non esistenti in affidamento preadottivo, anche disabili.

La magistratura bolognese ha disposto a carico del consulente fiscale, vera «mente» ed «istigatore» delle condotte delittuose,
il sequestro preventivo d'urgenza dell'immobile sede del Centro Direzionale utilizzato dall'indagato per l'esercizio dell'attività.
 
«Siamo stati insieme per due anni e mezzo» ha raccontato la signora a una cronista del quotidiano romano.
«Ma lui voleva un rapporto esclusivo con me. Pretendeva che non frequentassi più le mie amiche e allora l'ho lasciato. Da quel momento non ho avuto più pace».

Quali considerazioni possiamo trarre da questa storia?
La prima è che di solito gli episodi di molestia sessuale hanno per protagonisti un lui e una lei ancora giovani o vicini all'età di mezzo.
E non un ottantenne e una settantenne. Mi sbaglio? Penso di no.
Sto per compiere ottantuno anni e dal 1961 lavoro nei giornali. All'inizio della professione mi sono occupato anche di cronaca nera,
poi sono stato il vicedirettore di un grande quotidiano molto attento ai fatti della vita.
Però non mi è mai capitato di imbattermi in vicende di amore esclusivo e violento tra due anziani, qualcuno direbbe tra vecchi. Allora perché oggi accade?

La mia risposta alla buona è che la vecchiaia è diventata un'età elastica e ha sempre meno a che fare con l'anagrafe o la carta d'identità.
Immagino che non siano pochi gli ottantenni ancora in preda a pulsioni giovanili. Farebbero l'impossibile per entrare nelle grazie, e nel letto, di una trentenne pronta a concedersi.
E vedo per strada signore settantenni che non sembrano affatto arrivate a una stagione che esclude amori tempestosi.
Sono donne ancora attraenti, vestite e truccate da quarantenni. Non hanno il corpo consunto delle nostre nonne.

Rimaste vedove, come nella vicenda che ho ricordato, non si chiudono in casa e non si limitano a occuparsi dei nipoti.
Un'azienda che produce intimo per signora ha rivelato a una rivista che molte delle sue clienti hanno superato da tempo la barriera dei sessant'anni.
Indossano reggiseni, slip, reggicalze e guépière che lasciano presumere il desiderio di vivere momenti di erotismo spinto.

Una ricerca del Dipartimento di Geriatria dell'Università di Padova, citata da Sara Ricotta Voza sulla «Stampa» del 6 maggio 2016,
sostiene che le vedove risultano più in forma delle mogli con un marito ancora in vita.
Si sono liberate del peso di accudire un uomo quasi sempre più anziano di loro. Hanno molta cura del proprio aspetto.
Spesso vivono una nuova storia d'amore meno impegnativa di un matrimonio. Riscoprono l'amicizia con un'altra donna.

Insomma, si rendono conto di essere più libere di un tempo. E immagino anche più felici. È facile prevedere che in futuro il numero delle vedove aumenterà.
In Italia la vita media delle donne è di ottantacinque anni, superiore di cinque a quella degli uomini.
Se questa è la situazione, diventa inevitabile proporci una domanda.

La nostra società è pronta ad accettare che schiere sempre più numerose di anziani, e di anziane,
si comportino come se fossero ancora lontani dalla terza o dalla quarta età?
E che nella vita di tutti i giorni, nei rapporti sentimentali o anche soltanto nelle relazioni occasionali, cerchino di apparire più giovani?
 

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