Quanto ha guadagnato la Germania dall’avvento dell’euro?

Gipa mi consiglieresti un testo che secondo te tratta di queste questioni in modo corretto? Anche un testo esteso intendo.
 
L'Italia è affetta «da un'ossessione monetaria»; una sindrome che ha colpito «i Ciampi, gli Amato, i Prodi, i Monti». E li ha spinti a compiere «una scelta tecnica irrazionale: stare nell'euro», una valuta «buona per il solo Nord Europa», a cui questi «politici responsabili» si sono abbarbicati «crocifiggendo l'economia del paese»

Il motivo? «Questione di falsa identità»; i politici italiani e sudeuropei «hanno caricato di enorme valore simbolico il fatto di essere membri di un circolo monetario del Nord Europa». Ma Italia, Spagna e Grecia non sono la Germania e «la loro economia» funzionerebbe molto meglio «con una valuta più adatta» ai loro sistemi. Per questo «l'Italia è a crescita zero». Il linguaggio di Edward N. Luttwak è essenziale. Zero fronzoli e dritti al punto; anche se fa male. ItaliaOggi lo raggiunge nella sua dimora, negli Stati Uniti. Luttwak non schiva alcuna domanda, ma da stratega militare focalizza gli obiettivi con una precisione delle «italiane cose» che lascia di stucco. Esperto di geopolitica ed economia internazionale, conosce il Belpaese come le sue tasche:
.........
D. Quindi, chi è il colpevole?

R. Il vero problema dei paesi sudeuropei è il rifiuto della politica ad accettare che non sono paesi del Nord Europa. Non ne hanno i sistemi e le performance. Ma per i politici stessi è una questione psicologica, di identità, una falsa identità nordeuropea. Di più: con le loro politiche, i governanti dei paesi mediterranei stanno crocifiggendo le loro economie. Inchiodano le loro società sulla croce di questa ossessione monetaria.

D. Ossessione monetaria?

R. Esatto. Vede, ogni nazione deve scegliere razionalmente la sua valuta. La scelta non va fatta sulla base di un senso di identità. Invece, i politici hanno caricato di un enorme valore simbolico il fatto di essere membri di un circolo monetario. L'economia italiana funzionerebbe molto meglio se, invece di essere nella zona euro fatta su misura per i paesi del Nord Europa, fosse in un'area monetaria più adatta alla sua economia.

Invece, il rifiuto di riesaminare quella che dovrebbe essere una scelta tecnica, la scelta monetaria, indica che per i politici italiani, e non solo, non si tratta di una scelta economica razionale, ma di una ossessione. Per questo la crisi resiste. Siete come chi vive in un'isola del Mediterraneo e vuole frequentare il circolo di un club di Amburgo. Il solo andare e venire ti manda in rovina.

D. La crisi economico-finanziaria, però, è partita dagli Usa. Washington è riuscito a esportarla dirottandola su paesi a elevato debito pubblico. E approfittando di un dollaro debole sull'euro ha agganciato la ripresa.

R. No, no, no! La crisi si è formata negli ultimi 20 anni. Negli Usa si è solo rivelata per prima; ma in America il governo ha potuto intervenire velocemente e in maniera decisiva. Negli Stati Uniti l'economia è in crescita da due anni. La verità è che l'imperatore era nudo, sia in America sia in Europa. Le banche americane e quelle europee erano entrambe esposte troppo, «troppissimo». Ma, in Usa, il problema è stato risolto da un governo che ha potuto stampare moneta. In Europa, questo non è possibile.

......
...

D. Perché?

R. Perché il valore totale scontato di tutte le obbligazioni emesse da un qualsiasi paese è identico al valore totale scontato degli avanzi di bilancio futuri. Prenda l'Italia ad esempio: questo paese emette obbligazioni che oggi arrivano al 2039. Ora, se fai una proiezione degli avanzi di bilancio che l'Italia può avere fino al 2039, e li equipari elle emissioni effettuate; poi osservi che l'Italia non cresce vigorosamente e, dunque, non può tassare vigorosamente, sai già che le sue obbligazioni non potranno essere ripagate totalmente. .......

D. Quindi?

R. Quindi, non conta chi vende, se i fondi Usa o di Singapore. Ma contano le proiezioni nel lungo periodo degli avanzi di bilancio di un paese e la valutazione sulla solvibilità dello stato. Chiunque usa la parola speculazione per spiegare ciò che succede, deve ricordarsi che lo speculatore vuole vendere a guadagno, non in perdita.

D. Monti ha definito alle Nazioni Unite la crisi attuale la più pesante crisi della storia dell'Unione.

R. Ha ragione. E nessuno può definire meglio di lui la crisi, perché Lui è la crisi. Monti è un italiano molto «nordico», parla bene l'inglese. È molto competitivo. Ma governa un paese, che non parla l'inglese e non è competitivo. Quando vedi Monti non vedi la Sicilia, non vedi la costosissima provincia di Bolzano. E non vedi i magistrati di Taranto, che bloccano una fabbrica come nulla fosse, o il pm dell'Aquila che vuole condannare la scienza perché imperfetta (processo per le vittime del Terremoto, ndr). Monti insiste, mettendo un paese del Sud Europa in competizione con la Germania, il campione europeo dell'esportazione.

D. La ricetta secondo Monti è più Unione europea_

R. Da quando Monti e i suoi amici, quelli che io considero i «rispettabili» della politica italiana, hanno portato l'Italia nell'euro, il paese è a crescita zero. In Italia esistono politici «rispettabili» e «non rispettabili». I rispettabili sono i Monti, i Prodi, gli Amato_ Tutti costoro volevano essere riconosciuti come «veri europei», cioè nordeuropei. Volevano collocare l'Italia nel centro dell'Europa, con la Germania. Strappandola alla periferia. Così, una volta al governo, hanno portato l'Italia nell'euro. Ma, in Europa, non sono stati seguiti dagli italiani.

D. Euro come cicuta. Insiste sul punto.

R. Da quando l'Italia è in Eurolandia non cresce. È un fatto: scarso lavoro, zero aumento del reddito. Certo, gli italiani possono appiccicarsi la medaglietta dell'euro, ma non esportano più. Se questi politici rispettabili si guardassero in giro e facessero una scelta razionale, cambierebbero subito valuta. I greci avrebbero dovuto farlo subito. Gli spagnoli dovrebbero uscire ancor prima dell'Italia.
...............

R. Non c'è da ridere! Gli spagnoli hanno un tasso di disoccupazione al 25%, la disoccupazione giovanile al 50% e una fertilità femminile media che sta andando a zero. E questo è l'equivalente funzionale del «mangiare i bambini». La loro popolazione si dimezzerà. Se non si tiene conto degli immigrati, non ci sono quasi più nuovi bebè. Il futuro della Spagna sarà senza spagnoli, però con l'euro.

D. Addirittura.

R. In agosto, gli hotel parigini erano pieni di greci e spagnoli. Godevano del poter godere di questi hotel che non potrebbero mai permettersi con la dracma o la peseta... Per questo, sacrificano la loro economia. Fuori dall'Europa non c'è economista americano o asiatico che pensi di questi paesi, che debbano essere nell'euro. E sa perché? Perché questi economisti sono liberi dall'ossessione euro.
.........

29-9-2012

fonte: Euro buono solo per il Nord Europa - PRIMO PIANO - Italiaoggi
 
Ultima modifica:
E' un thread interessante. Poco tempo fa avevo scoperto questo blog

Goofynomics

Qualcuno lo conosce? Cosa ne pensate?

E' un blog interessante.
Si leggono anche una domanda ed una risposta su una questione che alcuni si pongono :

....
Prima domanda
Quando si parlava della svalutazione del 92' di circa il 20% si diceva che l'inflazione si abbassò l'anno dopo dal 5 al 4%.
Se io avevo un debito in lire ( mutuo fido o altro) a seguito della svalutazione io continuavo a pagare lo stesso e chi ci rimetteva era la banca che aveva investito non lire ma una qualunque altra valuta per finanziare il prestito iniziale..
Se noi uscissimo adesso dall'euro, la situazione non sarebbe differente?
Cioè, c'è un modo legale e certo per essere sicuri che se io ho adesso un debito da ripagare in euro questo non resti in euro e svalutando ci ritroveremmo tutti a dover pagare tanto in più di quanto si svaluta la nostra nuova lira??
Mi rendo conto che la situazione è difficile da prevedere perchè l'esperimento euro è comunque qualcosa di più di un semplice aggancio a una valuta più forte.. e nessuno di coloro a cui ho posto questa domanda mi hanno saputo rispondere e ovviamente io credo che se i debiti dovessero effettivamente restare in euro la correlazione tra svalutazione e inflazione potrebbe forse essere più forte??


Amico caro,

....

o so benissimo che chiunque incontri in giro ti terrorizza dicendoti che dovrai pagare il mutuo in euro con le tue nuove lire svalutate. Questa è una colossale scemenza. Tutte le proposte operative di uscita dall'euro, da quelle di "sinistra", a quelle di "destra", a quelle per addetti ai lavori, chiariscono molto bene il punto.

Ai rapporti di debito/credito regolati dal diritto nazionale, lo Stato che uscirà applicherà il principio della Lex Monetae, in base al quale uno Stato sovrano sceglie liberamente quale valuta usare. Ne consegue che i contratti regolati dal diritto nazionale possono essere semplicemente riconvertiti nella nuova unità di conto, senza che alcuna delle parti contraenti possa eccepire questa conversione come motivo di recesso dalle obbligazioni contrattuali (né avrebbe particolare interesse a farlo, con buona pace degli strampalati blogger che temono il complotto delle banche cattive). E questo vale per i depositi bancari, e per i mutui, ecc.


Le conseguenze pratiche di questo principio sono disciplinate dagli art. 1277 e seguenti del Codice Civile (Torny santo subito dopo il concerto di Ligabue):

Art. 1277 Debito di somma di danaro
I debiti pecuniari si estinguono con moneta avente corso legale nello Stato al tempo del pagamento e per il suo valore nominale.
Se la somma dovuta era determinata in una moneta che non ha più corso legale al tempo del pagamento, questo deve farsi in moneta legale ragguagliata per valore alla prima.

Art. 1278 Debito di somma di monete non aventi corso legale
Se la somma dovuta è determinata in una moneta non avente corso legale nello Stato, il debitore ha facoltà di pagare in moneta legale al corso del cambio nel giorno della scadenza e nel luogo stabilito per il pagamento.

Art. 1281 Leggi speciali
Le norme che precedono si osservano in quanto non siano in contrasto con i princìpi derivanti da leggi speciali.
Sono salve le disposizioni particolari concernenti pagamenti da farsi fuori del territorio dello Stato.

L’art. 1277 si applicherebbe laddove l’Eurozona esplodesse. In quel caso l’euro non ci sarebbe più, non avrebbe più corso legale da nessuna parte al tempo del pagamento, e i pagamenti andrebbero fatti in moneta legale (nuova lira) ragguagliata per valore all’euro, e il rapporto di cambio sarebbe quello del changeover, cioè uno a uno (mi riferisco al changeover "in uscita", non a quello "in entrata". Solo qualche sprovveduto può pensare che si torni al 1936,27, ma lasciamo stare: non è un blog di psichiatria).

L’art. 1278 si applicherebbe laddove l’Eurozona non esplodesse, per cui l’euro continuerebbe ad avere corso legale, ma non nello Stato italiano. In questo caso il debitore potrebbe pagare in euro, ma ha facoltà di pagare in moneta legale (nuova lira) al cambio corrente alla scadenza. “Ecco!” Interviene il luogocomunista terrorista “Vedi! Il povero consumatore sarà schiacciato dalle rate del mutuo, perché dovrà pagarle in euro, o. ciò che è lo stesso, in nuove lire svalutate”. Calma. Leggiamo tutto. Questa disposizioni si applicano a meno che non intervengano leggi speciali, previste dall’art. 1281, e lo Stato ovviamente dovrà, nel decreto di uscita, prevedere una deroga all’art. 1278 stabilendo che i rapporti di debito e di credito in euro disciplinati dal Codice Civile saranno regolati in nuove lire al cambio previsto alla data del changeover (cioè uno a uno), e non a quella della scadenza del pagamento (che incorporerebbe la svalutazione).

Perché dico ovviamente? Perché se non lo facesse condannerebbe all’insolvenza una quantità abnorme di famiglie e di imprese. Nessun governo prenderebbe una decisione simile, se non altro perché significherebbe mettere una pietra tombale su qualsiasi aspirazione politica dei suoi componenti. Del resto, non è questo quello che si aspettano i mercati e non è questo quello che gli studiosi esteri (Sapir, Bootle, ecc.) prefigurano. Dobbiamo pensare che esiste una minima razionalità: una volta presa la decisione, il buon senso dovrà necessariamente prevalere.

Scusa, amico Brillo, ma secondo te, se la banca pretendesse di farsi pagare in euro (avendo però convertito i tuoi depositi in nuove lire), che cosa potrebbe pensare di ottenere se non un pugno di mosche? Secondo te, è meglio farsi pagare nella nuova valuta, o mandare in bancarotta il 70% dei propri clienti?
....

Goofynomics: 'A rata der mutuo
 
Nel campo della moda e del lusso c' è uno dei più grandi gruppi del mondo che è francese, LVMH , appunto , ed è stato attivo in acquisizioni.

Il gruppo FIAT-Chrysler producendo in Italia, Brasile e USA ha sedi in stati che hanno tre valute ma per Brasile, USA e Italia sarebbero 3 valute anche se l' Italia avesse la Lira e non l' Euro.
Ed è probabile che riduca la produzione proprio in Italia, dove la valuta è l' Euro e non negli USA o in Brasile.
Del resto nell' area Euro le manovre fiscali attuate e il fiscal compact favoriscono la recessione.
Forse se l' Italia avesse una valuta debole , e se non ci fosse la scala mobile, la Fiat non chiuderebbe qualche stabilimento in Italia e chiuderebbe qualcosa altrove.


Invece Danone Vitasnella è stata acquisita da Kraft Foods,
a proposito di acquisizioni ( e Kraft è soprattutto un gruppo statunitense anche se con divisioni europee)

Kraft Foods acquista Vitasnella (bakery) da Danone | Food Web

Caro amico Fiat chiuderebbe in italia anche con la lira se lo stato non contribuisce.. daltronde non è che negli anni 90 Fiat ha aumentato i dipendenti in italia o pirelli per esempio. Basta leggersi le ultime dichiarazioni di marchionne in tal senso e comunque le operazioni M&A in Italia son sempre più di aziende straniere, soprattuto dell'area euro ma anche di altre aree naturalmente dove i capitali sono nettamente più importanti
Bulgari è stata acquisita da LVMH appunto... e ti ricordo cosa ha detto Trapani a riguardo: non avevamo altra possibilità.. abbiamo tentato di costituire un polo del lusso italiano...

ora lo ripeto è vero che le svalutazioni competitive possono essere una soluzione per risolvere la bolla del debito ma crea altri problemi che con il tempo si incencreniscono cosi come qualunque altra soluzione perchè un debito eccessivo è sempre una iattura.
Come ho già detto e ripetuto cento volte in questo thread la svalutazione competitiva se non assecondata da un capital spirit imprenditoriale elevato porta ad una pigrizia cronica; gli imprenditori non innovano non investono e si trovano lentamente fuori dai mercati senza neanche accorgersene; può funzionare a dosi moderate, cosi come le politiche keynesiane di stimolo ma quando il livello di debito o la svalutazione diventa eccessiva i suoi effetti negativi sono elevati. Daltronde la svalutazione dei primi 90 non è che ha permesso lo sprint dell'economia come negli anni 70 perchè la scerotizzazione dell'economia era già in atto da tempo e dare colpa all'euro è figlio della miopia culturali delle elite economiche ed industriali rivolte solo verso l'interno..
 
Gipa mi consiglieresti un testo che secondo te tratta di queste questioni in modo corretto? Anche un testo esteso intendo.

No io penso che ognuno debba farsi la propria idea da solo... è troppo tempo che ci facciamo le idee con le teste degli altri.... che vogliono solo emergere in qualche modo.
in Europa ora siamo nella stessa situazione della bolla dotcom solo al contrario...
 
E' un blog interessante.
Si leggono anche una domanda ed una risposta su una questione che alcuni si pongono :

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Prima domanda
Quando si parlava della svalutazione del 92' di circa il 20% si diceva che l'inflazione si abbassò l'anno dopo dal 5 al 4%.
Se io avevo un debito in lire ( mutuo fido o altro) a seguito della svalutazione io continuavo a pagare lo stesso e chi ci rimetteva era la banca che aveva investito non lire ma una qualunque altra valuta per finanziare il prestito iniziale..
Se noi uscissimo adesso dall'euro, la situazione non sarebbe differente?
Cioè, c'è un modo legale e certo per essere sicuri che se io ho adesso un debito da ripagare in euro questo non resti in euro e svalutando ci ritroveremmo tutti a dover pagare tanto in più di quanto si svaluta la nostra nuova lira??
Mi rendo conto che la situazione è difficile da prevedere perchè l'esperimento euro è comunque qualcosa di più di un semplice aggancio a una valuta più forte.. e nessuno di coloro a cui ho posto questa domanda mi hanno saputo rispondere e ovviamente io credo che se i debiti dovessero effettivamente restare in euro la correlazione tra svalutazione e inflazione potrebbe forse essere più forte??


Amico caro,

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o so benissimo che chiunque incontri in giro ti terrorizza dicendoti che dovrai pagare il mutuo in euro con le tue nuove lire svalutate. Questa è una colossale scemenza. Tutte le proposte operative di uscita dall'euro, da quelle di "sinistra", a quelle di "destra", a quelle per addetti ai lavori, chiariscono molto bene il punto.

Ai rapporti di debito/credito regolati dal diritto nazionale, lo Stato che uscirà applicherà il principio della Lex Monetae, in base al quale uno Stato sovrano sceglie liberamente quale valuta usare. Ne consegue che i contratti regolati dal diritto nazionale possono essere semplicemente riconvertiti nella nuova unità di conto, senza che alcuna delle parti contraenti possa eccepire questa conversione come motivo di recesso dalle obbligazioni contrattuali (né avrebbe particolare interesse a farlo, con buona pace degli strampalati blogger che temono il complotto delle banche cattive). E questo vale per i depositi bancari, e per i mutui, ecc.


Le conseguenze pratiche di questo principio sono disciplinate dagli art. 1277 e seguenti del Codice Civile (Torny santo subito dopo il concerto di Ligabue):

Art. 1277 Debito di somma di danaro
I debiti pecuniari si estinguono con moneta avente corso legale nello Stato al tempo del pagamento e per il suo valore nominale.
Se la somma dovuta era determinata in una moneta che non ha più corso legale al tempo del pagamento, questo deve farsi in moneta legale ragguagliata per valore alla prima.

Art. 1278 Debito di somma di monete non aventi corso legale
Se la somma dovuta è determinata in una moneta non avente corso legale nello Stato, il debitore ha facoltà di pagare in moneta legale al corso del cambio nel giorno della scadenza e nel luogo stabilito per il pagamento.

Art. 1281 Leggi speciali
Le norme che precedono si osservano in quanto non siano in contrasto con i princìpi derivanti da leggi speciali.
Sono salve le disposizioni particolari concernenti pagamenti da farsi fuori del territorio dello Stato.

L’art. 1277 si applicherebbe laddove l’Eurozona esplodesse. In quel caso l’euro non ci sarebbe più, non avrebbe più corso legale da nessuna parte al tempo del pagamento, e i pagamenti andrebbero fatti in moneta legale (nuova lira) ragguagliata per valore all’euro, e il rapporto di cambio sarebbe quello del changeover, cioè uno a uno (mi riferisco al changeover "in uscita", non a quello "in entrata". Solo qualche sprovveduto può pensare che si torni al 1936,27, ma lasciamo stare: non è un blog di psichiatria).

L’art. 1278 si applicherebbe laddove l’Eurozona non esplodesse, per cui l’euro continuerebbe ad avere corso legale, ma non nello Stato italiano. In questo caso il debitore potrebbe pagare in euro, ma ha facoltà di pagare in moneta legale (nuova lira) al cambio corrente alla scadenza. “Ecco!” Interviene il luogocomunista terrorista “Vedi! Il povero consumatore sarà schiacciato dalle rate del mutuo, perché dovrà pagarle in euro, o. ciò che è lo stesso, in nuove lire svalutate”. Calma. Leggiamo tutto. Questa disposizioni si applicano a meno che non intervengano leggi speciali, previste dall’art. 1281, e lo Stato ovviamente dovrà, nel decreto di uscita, prevedere una deroga all’art. 1278 stabilendo che i rapporti di debito e di credito in euro disciplinati dal Codice Civile saranno regolati in nuove lire al cambio previsto alla data del changeover (cioè uno a uno), e non a quella della scadenza del pagamento (che incorporerebbe la svalutazione).

Perché dico ovviamente? Perché se non lo facesse condannerebbe all’insolvenza una quantità abnorme di famiglie e di imprese. Nessun governo prenderebbe una decisione simile, se non altro perché significherebbe mettere una pietra tombale su qualsiasi aspirazione politica dei suoi componenti. Del resto, non è questo quello che si aspettano i mercati e non è questo quello che gli studiosi esteri (Sapir, Bootle, ecc.) prefigurano. Dobbiamo pensare che esiste una minima razionalità: una volta presa la decisione, il buon senso dovrà necessariamente prevalere.

Scusa, amico Brillo, ma secondo te, se la banca pretendesse di farsi pagare in euro (avendo però convertito i tuoi depositi in nuove lire), che cosa potrebbe pensare di ottenere se non un pugno di mosche? Secondo te, è meglio farsi pagare nella nuova valuta, o mandare in bancarotta il 70% dei propri clienti?
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Goofynomics: 'A rata der mutuo

Si si e facciamo la fine dell'argentina che è rimasta fuori dai mercati internazionali per 5 anni e si sono venduti tutti i treni compresi i binari.....
 
Siamo passati dalla secessione fiscale pro trota alla secessione dall'euro per poi dichiarare anche la secessione dal nostro debito e magari anche da noi stessi
Ragazzi vi invito a non farvi abbindolare dai facili profeti... poi per me potete anche continuare a postare articoli di semiguru e professori di economia in cerca di fama alla Roubini ma sarebbe meglio che rifletteste meglio sulle reazioni degli altri paesi ad una fuoriuscita dall'euro dell'italia.

L'autarchia sui mercati finanziari viene punita pesantemente e quando i mercati son globali la punizione puo essere anche piu pesante del previsto..
 
E' un blog interessante.
Si leggono anche una domanda ed una risposta su una questione che alcuni si pongono :

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Prima domanda
Quando si parlava della svalutazione del 92' di circa il 20% si diceva che l'inflazione si abbassò l'anno dopo dal 5 al 4%.
Se io avevo un debito in lire ( mutuo fido o altro) a seguito della svalutazione io continuavo a pagare lo stesso e chi ci rimetteva era la banca che aveva investito non lire ma una qualunque altra valuta per finanziare il prestito iniziale..
Se noi uscissimo adesso dall'euro, la situazione non sarebbe differente?
Cioè, c'è un modo legale e certo per essere sicuri che se io ho adesso un debito da ripagare in euro questo non resti in euro e svalutando ci ritroveremmo tutti a dover pagare tanto in più di quanto si svaluta la nostra nuova lira??
Mi rendo conto che la situazione è difficile da prevedere perchè l'esperimento euro è comunque qualcosa di più di un semplice aggancio a una valuta più forte.. e nessuno di coloro a cui ho posto questa domanda mi hanno saputo rispondere e ovviamente io credo che se i debiti dovessero effettivamente restare in euro la correlazione tra svalutazione e inflazione potrebbe forse essere più forte??


Amico caro,

....

o so benissimo che chiunque incontri in giro ti terrorizza dicendoti che dovrai pagare il mutuo in euro con le tue nuove lire svalutate. Questa è una colossale scemenza. Tutte le proposte operative di uscita dall'euro, da quelle di "sinistra", a quelle di "destra", a quelle per addetti ai lavori, chiariscono molto bene il punto.

Ai rapporti di debito/credito regolati dal diritto nazionale, lo Stato che uscirà applicherà il principio della Lex Monetae, in base al quale uno Stato sovrano sceglie liberamente quale valuta usare. Ne consegue che i contratti regolati dal diritto nazionale possono essere semplicemente riconvertiti nella nuova unità di conto, senza che alcuna delle parti contraenti possa eccepire questa conversione come motivo di recesso dalle obbligazioni contrattuali (né avrebbe particolare interesse a farlo, con buona pace degli strampalati blogger che temono il complotto delle banche cattive). E questo vale per i depositi bancari, e per i mutui, ecc.


Le conseguenze pratiche di questo principio sono disciplinate dagli art. 1277 e seguenti del Codice Civile (Torny santo subito dopo il concerto di Ligabue):

Art. 1277 Debito di somma di danaro
I debiti pecuniari si estinguono con moneta avente corso legale nello Stato al tempo del pagamento e per il suo valore nominale.
Se la somma dovuta era determinata in una moneta che non ha più corso legale al tempo del pagamento, questo deve farsi in moneta legale ragguagliata per valore alla prima.

Art. 1278 Debito di somma di monete non aventi corso legale
Se la somma dovuta è determinata in una moneta non avente corso legale nello Stato, il debitore ha facoltà di pagare in moneta legale al corso del cambio nel giorno della scadenza e nel luogo stabilito per il pagamento.

Art. 1281 Leggi speciali
Le norme che precedono si osservano in quanto non siano in contrasto con i princìpi derivanti da leggi speciali.
Sono salve le disposizioni particolari concernenti pagamenti da farsi fuori del territorio dello Stato.

L’art. 1277 si applicherebbe laddove l’Eurozona esplodesse. In quel caso l’euro non ci sarebbe più, non avrebbe più corso legale da nessuna parte al tempo del pagamento, e i pagamenti andrebbero fatti in moneta legale (nuova lira) ragguagliata per valore all’euro, e il rapporto di cambio sarebbe quello del changeover, cioè uno a uno (mi riferisco al changeover "in uscita", non a quello "in entrata". Solo qualche sprovveduto può pensare che si torni al 1936,27, ma lasciamo stare: non è un blog di psichiatria).

L’art. 1278 si applicherebbe laddove l’Eurozona non esplodesse, per cui l’euro continuerebbe ad avere corso legale, ma non nello Stato italiano. In questo caso il debitore potrebbe pagare in euro, ma ha facoltà di pagare in moneta legale (nuova lira) al cambio corrente alla scadenza. “Ecco!” Interviene il luogocomunista terrorista “Vedi! Il povero consumatore sarà schiacciato dalle rate del mutuo, perché dovrà pagarle in euro, o. ciò che è lo stesso, in nuove lire svalutate”. Calma. Leggiamo tutto. Questa disposizioni si applicano a meno che non intervengano leggi speciali, previste dall’art. 1281, e lo Stato ovviamente dovrà, nel decreto di uscita, prevedere una deroga all’art. 1278 stabilendo che i rapporti di debito e di credito in euro disciplinati dal Codice Civile saranno regolati in nuove lire al cambio previsto alla data del changeover (cioè uno a uno), e non a quella della scadenza del pagamento (che incorporerebbe la svalutazione).

Perché dico ovviamente? Perché se non lo facesse condannerebbe all’insolvenza una quantità abnorme di famiglie e di imprese. Nessun governo prenderebbe una decisione simile, se non altro perché significherebbe mettere una pietra tombale su qualsiasi aspirazione politica dei suoi componenti. Del resto, non è questo quello che si aspettano i mercati e non è questo quello che gli studiosi esteri (Sapir, Bootle, ecc.) prefigurano. Dobbiamo pensare che esiste una minima razionalità: una volta presa la decisione, il buon senso dovrà necessariamente prevalere.

Scusa, amico Brillo, ma secondo te, se la banca pretendesse di farsi pagare in euro (avendo però convertito i tuoi depositi in nuove lire), che cosa potrebbe pensare di ottenere se non un pugno di mosche? Secondo te, è meglio farsi pagare nella nuova valuta, o mandare in bancarotta il 70% dei propri clienti?
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Goofynomics: 'A rata der mutuo

A mio modo di vedere queste sono tra le argomentazioni più deboli del blog, mentre invece ho trovato convincenti ed interessanti quelle parti che assimilano, per i paesi del sud europa, la nascita dell' euro a un fenomeno speculativo già speriemntato in altre nazioni.
 
Nel campo della moda e del lusso c' è uno dei più grandi gruppi del mondo che è francese, LVMH , appunto , ed è stato attivo in acquisizioni.

Il gruppo FIAT-Chrysler producendo in Italia, Brasile e USA ha sedi in stati che hanno tre valute ma per Brasile, USA e Italia sarebbero 3 valute anche se l' Italia avesse la Lira e non l' Euro.
Ed è probabile che riduca la produzione proprio in Italia, dove la valuta è l' Euro e non negli USA o in Brasile.
Del resto nell' area Euro le manovre fiscali attuate e il fiscal compact favoriscono la recessione.
Forse se l' Italia avesse una valuta debole , e se non ci fosse la scala mobile, la Fiat non chiuderebbe qualche stabilimento in Italia e chiuderebbe qualcosa altrove.


Invece Danone Vitasnella è stata acquisita da Kraft Foods,
a proposito di acquisizioni ( e Kraft è soprattutto un gruppo statunitense anche se con divisioni europee)

Kraft Foods acquista Vitasnella (bakery) da Danone | Food Web

E si può osservaro il grafico Euro/Dollaro dal 2000 al 2010.

Dal gennaio 2000 ai primi mesi del 2008 l' Euro si era rafforzato contro US$ passando da un cambio circa a 1 a quasi 1,60 : è pensabile che se l' Italia avesse tenuto la Lira si sarebbe rafforzata così tanto contro il US$?
Forse la Lira si sarebbe addirittura indebolita contro US$.

Con il debito denominato in un Euro così forte, anche se gli interessi sul debito italiano erano nominalmente bassi il problema è che erano denominati in valuta forte, o comunque troppo forte per uno stato con il debito/PIL e i fondamentali dell' Italia.
Con una valuta forte e non nazionale, la svalutazione non è possibile e per ridurre il valore reale del debito resta la possibilità della ristrutturazione, che però è più difficile da gestire.
Con tutti i problemi che ha avuto l' area Euro e con i problemi che ha avuto l' Italia, l' Euro contro US$ è ancora più o meno al livello del maggio 2010, essendo una valuta adottata anche da Germania, Olanda, Finlandia e Austria.

L' Euro è più forte che nel gennaio 2000, contro US$: la produttività in Italia è cresciuta più che negli USA nel frattempo? Non credo proprio e quindi l' Euro non è adatto per uno stato come l' Italia che con l' Euro attraversa un declino industriale.


te lo ripeto potevamo usare la leva del debito in maniera molto migliore.. invece che spenderla in regioni province eccc il costo del debito era calato moltissimo e quindi anche con esportazioni in calo una buona disciplina di bilancio avrebbe consentito di ridurre prima lo stock dek debito e quindi patire meno adesso...
la leva del debito invece è stato usata per Meo Patacca & friends invece che per investimenti seri, e se già non puoi svalutare e con il debito alimenti bolle poi è difficile uscirne valuta debole o forte che sia...
Questo ripeto non per dire che hano fatto tutto bene.... ci sno molti errori ed ipocrisie ma sta solfa del si stava meglio quando si stava peggio non è ascoltabile dai soloni del giorno dopo

Siamo in europa e ci saranno gli aggiustamenti necessari, anche dolorosi per parificare un paese con un altro probabilmente penalizzando le fasce piu deboli della popolazione perchè è la competitività internazionale che deve essere preservata e tutelata dall'euro.
E solo una sfida quantomeno a livello europeo può affrontare queste tematiche per difendere ciò che ognuno di noi vuol preservare.

Il ritorno alla Lira ci isolerebbe totalmente dal contesto globale e con il tasso demografico attuale questa cosa potrebbe essere estremamente pericolosa.
 
Ultima modifica:
Per questa sera termino con questo grafico che mostra l'argento contenuto nel romano denario e vi invito ad andare a ristudiare la storia romana per verificare se le svalutazioni competitive messe in atto a quel tempo dall'impero romano nel lungo periodo sia stato foriero di eventi e situazioni economiche positive o negative... questo giusto per la precisione e per sfatare il mito italiano della svalutazione e poi come andava al'impero fino a quando non sono intervenute eccessive svalutazioni....
 

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