Riapertura bordelli

  • Creatore Discussione Creatore Discussione superbaffone
  • Data di Inizio Data di Inizio

Riapertura Bordelli

  • Si

    Votes: 58 79,5%
  • No

    Votes: 15 20,5%

  • Total voters
    73
Se le sex workers non vogliono i bordelli forse e' perche' non vogliono avere a che fare con il peggior magnaccio possibile: LO STATO....quindi non vogliono pagare le tasse.

Vero: questo dibattito è pura accademia, nulla di concreto.

Così come voi italiani/e, di solito, preferite pagare 400 euro l'idraulico o il meccanico anziché 500 e rotti con fattura, perché mai dovreste scegliere la prostituta "in regola" e pagarla il 21% (abbondante) in più?
Per tacer del fatto che molti clienti pagano un cospicuo extra pur di ottenere la dispensa dall'uso del preservativo.

Quindi, o femministe, non preoccupàtevi del dibattito: se anche la prostituzione divenisse legale in Italia, ciò interesserebbe solo una minima parte delle lavoratrici e dei lavoratori del settore (magari quelle/i pagate/i per feste di addio al celibato/nubilato), mentre il 95% di esse/i continuerebbe a lavorare in strada e/o senza regole, per la gioia dei conservatori e delle conservatrici dello status quo.
 
Vero: questo dibattito è pura accademia, nulla di concreto.

Così come voi italiani/e, di solito, preferite pagare 400 euro l'idraulico o il meccanico anziché 500 e rotti con fattura, perché mai dovreste scegliere la prostituta "in regola" e pagarla il 21% (abbondante) in più?
Per tacer del fatto che molti clienti pagano un cospicuo extra pur di ottenere la dispensa dall'uso del preservativo.

Quindi, o femministe, non preoccupàtevi del dibattito: se anche la prostituzione divenisse legale in Italia, ciò interesserebbe solo una minima parte delle lavoratrici e dei lavoratori del settore (magari quelle/i pagate/i per feste di addio al celibato/nubilato), mentre il 95% di esse/i continuerebbe a lavorare in strada e/o senza regole, per la gioia dei conservatori e delle conservatrici dello status quo.

oh !
 
Il turista sessuale è uno tra i peggiori esseri umani esistente sulla faccia della terra. Tanto squallido e basso che si confonde con lo sterco sul quale cammina.

Sono d'accordo che il turismo sessuale e' una cosa da NON fare; soprattutto nelle localita' piu' famose , tipo amsterdam , amburgo , pigalle parigi, soho londra......sicuramente i costi saranno altissimi e i servizi pessimi perche' essendo tutti i clienti di passaggio le escort ne approfittano; in pratica in tali luoghi e' come prendere un taxi a roma da turista; la fregatura e' quasi certa.
 
Siamo sei ex prostitute.

Cinque di noi raccontano a se stesse e al mondo che abbiamo scelto di farlo. Che ci piaceva il sesso, che guadagnavamo bei soldi e ricevevamo un sacco di gratificazioni. Che avevamo il controllo su ciò che facevamo.

I media spesso descrivono le prostitute come donne forti e libere, che hanno una sana, famelica relazione con il sesso. La storia delle donne amano il sesso e che attraverso la prostituzione liberano la propria sessualità è anche la storia che la gran maggioranza della gente vuole sentire. Soprattutto gli uomini che pagano per fare sesso.

Quelle come noi sono esattamente l’opposto di quel genere di donna. Quando prendiamo parte ai dibattiti pubblici sulla prostituzione e raccontiamo della forza distruttiva e delle conseguenze della prostituzione, ci viene detto che c’è qualcosa di sbagliato in noi.

Perché non è possibile che gli anni in cui ci siamo prostituite ci abbiano regalato insonnia, depressione, pensieri suicidi, odio per noi stesse, dolore, ansia, artrite, problemi con l’intimità ed così via.

Sebbene centinaia di donne nella nostra stessa situazione parlino delle medesime dolorose conseguenze, queste testimonianze non hanno alcun valore nei dibattiti odierni, che propongono tutti la stessa teoria: la prostituzione è liberatoria e innocua.

Ciò che non viene chiarito in questi contesti è che le cose possono apparire completamente diverse una volta uscite dalla prostituzione. Questo fatto contribuisce alla normalizzazione della prostituzione ed indurre giovani donne a pensare che è solo un modo per guadagnare soldi, che non c’è pericolo. Non è così.

Molte arrivano a comprendere che la prostituzione non è una libera scelta né una scelta liberatoria, ma un qualcosa di violento, che oltrepassa il limite e non ha nulla a che fare con la libertà.

Le sex-workers soddisfatte sono trattate dai media in modo politicamente corretto e raramente criticate. I giornalisti accettano tutte le contraddizioni senza porre domande.

Ma le donne non sono di cristallo: perché non porre domande?

Ad esempio: come riuscire ad evitare di essere sfruttate dai magnaccia? Come si combatte la concorrenza delle straniere, che sono molto più economiche? In che modo far parte di un sindacato dovrebbe proteggere le prostitute dall’essere aggredite dai clienti? Come se la cava una prostituta senza lavoro?

Basterebbe scendere nelle strade. Si dà l’impressione che a stigmatizzare le prostitute siano quelli che non considerano la prostituzione una professione come tutte le altre. Ma ad avere l’immagine più degradante delle prostitute sono i loro stessi clienti, che invece vengono descritti come uomini dolci, in cerca di un po’ di affetto e intimità.

Ci sarebbe molto da dire sulla libera scelta, ma per noi è un aspetto della questione privo di significato, perché la prostituzione ha divorato la nostra dignità, che l’avessimo scelta liberamente o no. Finché la società non rinuncerà all’assunto che alcune donne sono in vendita, lo stigma rimarrà. E il nostro dolore è messo da parte, perché ce lo siamo scelto da sole.

Ecco alcune testimonianze:

Tanja: Mi sentivo forte, superiore. Ma la maschera si stava sgretolando. Divenni dipendente dalla cocaina, tanto da non poter andare avanti. Ero troppo debole, una vittima senza spina dorsale? No, perché sono sopravvissuta e mi sono rifatta una vita. Ma vedo altre donne nella mia stessa situazione, donne che combattono con problemi psicologici, donne che finiscono in ospedale e subiscono interventi su interventi… Le donne che non si prostituiscono più raccontano storie ben diverse da quella di orgasmi e clienti gentili. Le nostre esperienze sono le più stigmatizzanti. Perché le altre donne non vogliono accettare che i loro uomini sono dei possibili clienti mentre gli uomini vogliono ascoltare la storiella delle donne arrapate che amano fare sesso per soldi. La gente ha paura di apparire moralista e frigida e così si abbandona a qualsiasi eccesso, come se dire “no” implicasse una condanna sociale.

Alice: Come mentore nello ‘Swan Groups’ho incontrato molte che ritengono che la idealizzazione della prostituzione fornita dai media è difficile da accettare…. La maggior parte di noi ha problemi con l’intimità, con la fiducia e soprattutto con il sesso. Le conseguenze più serie riguardano la relazione con il partner, i figli, ma anche le persone in generale. Parlare di libertà nella prostituzione significa illudersi, è solo una bugia funzionale a lasciare i clienti e le donne esattamente dove sono.

Christina: Andai a raccontare le gioie della prostituzione ai media quando ero una prostituta; era un modo per sopravvivere. Molte volte ho riflettuto sulla questione dei “diritti”. Mi sarei risparmiata la Sindrome Post-traumatica da stress, le perdite di memoria, la depressione, i disturbi del sonno e l’ansia se avessi potuto usufruire del diritto di vedere un medico ogni settimana o fossi stata membro di un sindacato? No. I clienti di prostitute sono diversi dagli altri uomini solo in un aspetto: si trovano mille giustificazioni per giungere alla conclusione che comprare sesso è ok. Sono senza pietà quando pensano che hanno il diritto di usarmi perché hanno pagato. Giustificano le loro azioni dicendo: “Wow, sei così forte, io non potrei mai fare sesso con una di quelle deboli” . Io non potrei mai essere una di quelle che rimangono ferite… Quanto vi sbagliate! Fingere di essere forti è solo un modo per vendere la merce.

Lita: L’unico diritto di cui discutere dovrebbe essere il diritto di uscirne. Aiuti, ad esempio, per le cure necessarie a risolvere quei problemi che affliggono le ex-prostitute, per ricominciare a studiare o per trovare un vero lavoro. Le persone dovrebbero avere il diritto di non essere costrette a vendere se stesse. E non descrivetelo altrimenti: è vendere se stessi. Non è una performance. Sei sola e nuda con uno straniero che grugnisce e suda sopra di te, che risucchia tutto ciò che hai nel petto e infine si svuota dentro di te. Questo è essere una prostituta. Certo, ci sono quelli che dicono “Faccio in fretta, così non sarà poi così male per te”, ma se sai che mi fa male, perché lo fai comunque? Questa mancanza di autocontrollo mi ripugna. L’unica cosa alla quale sono davvero interessati è la taglia di alcune parti del mio corpo e quanto costa. Siamo descritte e vendute come sandwiches.

Pia: Sono stata costretta con la violenza a fare la prostituta. Del fatto che una donna danese possa essere costretta a prostuirsi non se ne parla, ma non sono la sola. La mia situazione è simile a quella di tante straniere che hanno un magnaccia; si, anche le “libere” prostitute danesi ce l’hanno. Molte donne si vergognano, anche quelle che se lo sono scelto da sole, e vorrebbero smettere. Allora perché così tanti politici si impegnano a fare in modo che l’industria del sesso ci trattenga il più a lungo possibile? Dovrebbero preoccuparsi di liberarci dalla prostituzione, invece.

Odile: Non è accettabile il discutere dei danni che ci lascia la prostituzione, perché distrugge l’opinione comune che la vede come un libero scambio di sesso fra spiriti liberi. Le donne che sono state prostitute e che non pensano che la prostituzion e possa apportare qualcosa di buono nella società sono definite frigide, sessualmente represse, beghine e moraliste. Con questi presupposti è possibile discuterne davvero?


(fonte: https://passtheflamingsword.wordpre...aign=Buffer%3A%2BRabidFeminist%2Bon%2Btwitter)

Coraggio, andate avanti a pensare che sia giusto riaprire i bordelli legalizzati. Le tasse pagate sono davvero qualcosa che può passare sopra a tutto questo????
5 su 6 di queste, ripeto, si erano prostituite "volontariamente".

Ma un uomo che compra una donna, che uomo è?
 
Ultima modifica:
Ok. Ok. Ok. Visto che sono tutte storie tristi c'e' solo una possibilita' : nominarle onorevoli (con diritto alla pensione dopo una legislatura.... senno' poi la lagna ricomincia).
 
io voto sì ma voglio la casa videosorvegliata
obbligo di emissione dello scontrino fiscale firmato dal cliente

schedatura dei clienti in apposito registro da consultare liberamente in ogni comune come si fa per l'anagrafe
 
Ultima modifica:

Users who are viewing this thread

Back
Alto