Enel centra l'obiettivo Endesa, buone sinergie ma occhio al prezzo del carbone
05/10/2007
Obiettivo centrato: Enel e Acciona hanno il controllo del 92,06% del capitale sociale di Endesa. Lo ha reso noto questa mattina la Commissione di Controllo del Mercato Valori spagnola che ha anche specificato che l'offerta ha ottenuto adesioni per l'85,30% dei titoli offerti, pari al 46,05% del capitale di Endesa.
Dunque, la cordata che già controllava circa il 46% del gruppo spagnolo, ora ne ha il pieno controllo e gli analisti riprendono a fare il calcolo delle sinergie per ENEL, il colosso italiano dell'energia elettrica. La simulazione è stata condotta da una nota sim,
basata su un costo del debito al 5,4%.
"In realtà", spiegano gli analisti, "
in quanto l'aumento del costo del debito sarà graduale, man mano che le linee di credito e i vecchi bond vanno in scadenza e devono essere rifinanziati".
La sim pone l'accento sull'aumento dei margini dovuti al consolidamento di Endesa: l'Ebitda crescerà da 8,77 a 13,26 miliardi di euro nel 2008 e da 8,8 a 13,7 miliardi di euro nel 2009,
mentre l'Ebit passerà da 6,2 a 9,6 miliardi di euro nel 2008 e da 6,12 a 9,9 miliardi di euro nel 2009.
Dall'analisi fatta si evince anche un sostanzioso incremento dell'utilie netto, da 3,3 a 4 miliardi di euro per il prossimo anno, e dell'Eps;
0,65 euro per azione (da 0,53) nel 2008 e 0,66 euro per azione (da 0,52) nel 2009.
Se, quindi, valutando Enel stand-alone, la banca d'affari si aspettava che l'utile per azione registrasse, tra il 2008 e il 2009, una flessione, l'inclusione di Endesa permetterà di accrescerlo.
"Sebbene la notizia avrà un effetto positivo sul titolo", concludono gli analisti, "per effetto dell'evento che a fine mese illustrerà meglio l'operazione e le sinergie, non vediamo spazio per alzare ulteriormente il target price di Enel a 9 euro". La raccomandazione resta in ogni caso outperform (sovraperformerà il mercato),
occhio però che "nell'ultimo anno il prezzo del carbone è cresciuto più del petrolio, circostanza non favorevole per Enel".
Problemi all'orizzonte forse, il titolo intanto è fiacco in Borsa (-0,01% a 7,99 euro) dopo che ieri la Procura di Roma ha aperto un fascicolo, senza ipotesi di reato, sulla cessione di Wind da parte di Enel a Naguib Sawiris, magnate di Orascom, in seguito all'inchiesta sull'operazione messa in onda nei mesi scorsi dalla trasmissione di RaiTre Report.
Fonti vicine a Enel e Weather, comunque, hanno detto di essere "sereni e tranquilli" e hanno sottolineato che Report ha portato sullo schermo "cose arcinote". Comunque, il gruppo diretto da Fulvio Conti non si lascia intimidire e prosegue la sua opera di espansione geografica.
Proprio ieri, il responsabile di Enel per la Russia, Fache, ha dichiarato che nel Paese Enel avrebbe potenziali investimenti 9 miliardi di dollari di cui 6 miliardi già in budget e ai quali potrebbero aggiungersi ulteriori 3 miliardi. "La Russia è un mercato molto interessante", commentano a Allianz Bank, "con ampie dimensioni e tassi di crescita del 4% annuo, con necessità di investimenti in nuova capacità produttiva".
Nel Paese, in effetti, Enel intende crescere sia nelle vendite sia nella generazione di energia elettrica, partecipando alle gare di privatizzazione, a progetti greenfield nel termoelettrico e a partecipazioni nel nucleare, anche grazie ad un "memorandum of understanding" con RosAtom. Anche questa banca d'affari conferma sul titolo Enel il target price di 8,9 euro per azione e la raccomandazione di outperform.
Italia Perri
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