SENZA EMOZIONI... E' SOLO TEMPO CHE PASSA.

Cioè noi proponiamo il 2,3% ...........La Spagna mancherà anche l'obiettivo pattuito per il 2016 (era del 2,8%, sotto la soglia del 3 prevista dal Patto di stabilità e crescita ),
quando il governo conta di chiudere con -3,6% .....La Francia, attraverso il suo ministro dell’Economia Michel Sapin, ha dichiarato che
non rientrerà sotto il vincolo del 3% del rapporto fra deficit e pil prima del 2017.

Ma che kazzo ci stiamo a fare in Europa ? Sempre a farci prendere per il kulo ?

Il tempo c'è, ma stringe.
Ha solo una settimana l'Italia per sistemare una Legge di bilancio che dovrà essere approvata dall'Unione Europea (Ue)
e che nella sua formulazione attuale porterà con tutta probabilità a una lettera da Bruxelles, preludio di una bocciatura.

Di problemi, nella formulazione, ce ne sono molti, ricorda un articolo pubblicato queta mattina da Repubblica.
A partire dal fatto che l'Italia già ha ottenuto numerose deroghe al taglio del deficit richiesto dall'Unione.
E ora non può pretendere un'approvazione con un target proposto del 2,3 per cento.

Al di là di questo passaggio, esiste una controversia anche sul tema immigrazione,
con Roma pronta a stimare i costi che saranno sostenuti per far fronte all'emergenza - ormai costante -
in una cifra di molto superiore a quella che si otterrebbe utilizzando i parametri proposti dall'Europa.

Il 2,3% non passerà mai a Bruxelles.
E dunque, nonostante il ministro Padoan abbia assecondato il premier a lungo, ora serve una riscrittura del testo
 
Trentanove. E’ il numero dei “non ricordo” che Micaela Campana, deputata Pd e membro delle Commissioni Giustizia e Schengen,
ha pronunciato nell’aula di Rebibbia, durante la 128esima udienza del maxi processo Mafia Capitale,
come teste della difesa del ras delle coop rosse, Salvatore Buzzi.

La deposizione della parlamentare, dal 16 settembre 2014 nominata da Matteo Renzi come responsabile su welfare e terzo settore alla segreteria del Pd, è stata ritenuta inattendibile dai magistrati
 
Diana Bracco, ex vicepresidente di Confindustria ed ex presidente di Expo 2015 spa, nonché presidente dell’omonimo gruppo,
è stata condannata a due anni di reclusione per frode fiscale e appropriazione indebita dal Tribunale di Milano.
Secondo l’accusa, l’industriale, che avrebbe commesso i reati in qualità di presidente del Cda della Bracco spa, avrebbe realizzato una frode fiscale da oltre un milione di euro.
 
La conferma è arrivata dall'Ambasciata dell'Ecuador
mi pare che l'ecuador sia già piuttosto critico con l'operato degli americani. Semplicemente mettono le mani avanti su quello che assange tirerà fuori nei prox giorni. Ma la sostanza non cambia. (per l'ecuador)
ps: in questi ultimi giorni ho parlato con alcuni amici americani. Tutti si son stupiti di quanto raccontato in europa sulla questione elezioni. Da loro Trump tira ancora parecchio. Magari non vincerà, ma la signora rhodam è parecchio odiata , forse piu del magnate.
 
La Consob ha inviato un’ispezione della Guardia di Finanza al Sole 24 Ore.
Lo riferisce l’Ansa citando le “recenti vicende finanziarie” del gruppo editoriale della Confindustria
 
............
Il governo ha posto la questione di fiducia sul ddl di conversione del decreto per l’efficientamento degli uffici giudiziari,
quello che contiene tra l’altro la norma che ritarda la pensione per i magistrati al vertice di Corte di Cassazione, Consiglio di Stato e Corte dei Conti.

A chiedere la fiducia nell’Aula del Senato è stato il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi.
Le opposizioni hanno presentato pregiudiziali di costituzionalità anche sulla base, come ha spiegato Maurizio Buccarella (M5S),
del parere della commissione Affari Costituzionali che esprimeva dubbi sulla cosiddetta “norma Canzio”,
quella appunto che proroga di un anno l’andata in pensione solo per “un pugno di magistrati” (14 per l’esattezza)
tra cui il primo presidente della Corte di Cassazione Giovanni Canzio

“Si tratta di un provvedimento palesemente ad personam” ha detto tra l’altro la presidente del gruppo misto Loredana De Petris, al Senato.
 
Assolti in via definitiva. Il presidente di MediasetFedele Confalonieri e il vicepresidente e amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi
sono stati assolti in Cassazione dall'accusa di frode fiscale nell'ambito del processo Mediatrade.

A quanto si è appreso ieri in tarda serata la Seconda sezione penale della Suprema Corte ha infatti annullato senza rinvio
la sentenza emessa lo scorso marzo dalla Corte d'Appello di Milano che aveva condannato Confalonieri e Pier Silvio Berlusconi a un anno e due mesi.
Il ribaltamento del giudizio in Cassazione segue peraltro l'altro ribaltone che c'era stato in secondo grado visto che in primo grado entrambi erano stati assolti.
 
Buongiorno a tutti :)

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