Val
Torniamo alla LIRA
Come spiegato dalla testata L’Adige,
Trento è tra le città europee al centro della sperimentazione della “piattaforma tecnologica distribuita”
che ha già iniziato a raccogliere, attraverso le telecamere del sistema di video-sorveglianza di Trento e alcuni microfoni,
“materiale audio e video utile a segnalare la presenza di potenziali pericoli:
atti criminali, vandalismo, risse, spaccio o anche affollamenti eccessivi e ingorghi del traffico”.
Il sistema è pensato per non rendere riconoscibili volti e voci delle persone, così da garantire comunque la privacy.
Ma le proteste non sono mancate.
Raffaella Regoli ha mostrato i microfoni installati in alcuni punti della città, spiegando poi:
“La città è un laboratorio a cielo aperto per un sistema di sicurezza nazionale.
Qui l’occhio del Grande Fratello guarda e ascolta h24, con oltre 700 telecamere piazzate dappertutto”.
Trento è tra le città europee al centro della sperimentazione della “piattaforma tecnologica distribuita”
che ha già iniziato a raccogliere, attraverso le telecamere del sistema di video-sorveglianza di Trento e alcuni microfoni,
“materiale audio e video utile a segnalare la presenza di potenziali pericoli:
atti criminali, vandalismo, risse, spaccio o anche affollamenti eccessivi e ingorghi del traffico”.
Il sistema è pensato per non rendere riconoscibili volti e voci delle persone, così da garantire comunque la privacy.
Ma le proteste non sono mancate.
Raffaella Regoli ha mostrato i microfoni installati in alcuni punti della città, spiegando poi:
“La città è un laboratorio a cielo aperto per un sistema di sicurezza nazionale.
Qui l’occhio del Grande Fratello guarda e ascolta h24, con oltre 700 telecamere piazzate dappertutto”.