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L’agenda 2030 è lì da leggere, non è un’invenzione dei complottisti.

Da anni ripeto sempre le stesse cose:
si potrà incominciare a contrastare il Great Reset
soltanto quando si identificheranno gli obiettivi della nostra controrivoluzione.


Per me è evidente:
la controrivoluzione dobbiamo farlo noi,
cittadini di un mondo fondato su aberranti ingiustizie.


Il progetto di Klaus Schwab
non è altro che un consolidamento del potere
nelle mani degli stessi soggetti che già lo detengono oggi.

Prevede la distruzione creativa :

del commercio al dettaglio sostituito da Amazon e dalle piattaforme di e-commerce,

della piccola e media impresa sostituita dalle multinazionali
(come auspicato dalla Fabian Society da più di un secolo)

e, soprattutto,

il rafforzamento dei monopoli (o oligopoli) che tutti conosciamo.


Immaginate la vostra vita senza Google, Microsoft, Amazon, eBay, Alibaba e i siti per incontri (!!!).


Il risultato finale del Great Reset
sarà il definitivo assoggettamento della popolazione del mondo
ai 300 Signori di sempre.

Magari non saranno 300, magari saranno qualche milione
(quelli che deterranno i diritti di proprietà intellettuale,
le banche e tramite le banche, le banche centrali che emettono moneta,
i fondi d’investimento e tramite i fondi, l’intera economia mondiale).
 
Voi continuate pure a opporre al progetto di Klaus Schwab
le vostre idealizzazioni del mondo di ieri,
a rimpiangere come si stava bene ai tempi di Maria Antonietta,
di Papa Pio XII, di prima dell’Illuminismo o del Positivismo.

Continuate a sognare di tornare a casa dalla mamma.

Continuate pure a essere marxisti
nonostante le catastrofiche conseguenze del marxismo reale.

Io mi limito a fare qualcosa di concreto: difendere gli agricoltori.

Perché il progetto di Klaus Schwab
prevede l’abolizione del diritto di coltivare la propria terra,
di allevare i propri animali a favore del ritorno del feudalesimo.

Si verificherà nel settore agricolo quello che già si è verificato
(o si sta verificando) negli altri settori che ho citato.

I 300 Signori si spartiranno le terre coltivabili
e sarà la fine dell’agricoltura come la intendiamo da 40.000 anni.


Del resto, il risultato finale del Great Reset sarà la fine dell’homo sapiens,
sostituito dal transumano,
con tanto di Microchip e modem all’interno del corpo.



Sono complottista? Sono catastrofista?


Io, in tutta sincerità, credo di essere semplicemente consapevole.
 
Auspico che chi ha votato questo partito, si renda conto della disgregazione crescente.........

Nel pieno delle agitazioni portate avanti dagli agricoltori contro le riforme europee,

nel pieno di un conflitto in medioriente che rischia di tramutarsi nella Terza Guerra Mondiale,

nel pieno di una riforma ultra federalista che mette in crisi l'unità d'Italia,


il Partito Democratico che fa?

Due parlamentari del PD, Gian Antonio Girelli e Sara Ferrari,
depositano una proposta di riforma costituzionale per cambiare denominazione alla seconda camera del Parlamento,
optando per il più inclusivo "Camera delle Deputate e dei Deputati".

Ora, pur comprendendo che la concomitanza con il Sanremo di Amadeus
sia la migliore delle occasioni per lanciare un'idea del genere, ciò che stupisce è il silenzio di Elly Schlein.

É una delle priorità del nostro Paese?

I vertici del PD non si rendono conto che queste proposte
mettono ancora più in ridicolo una sinistra a pezzi e allo sbando?

Detto che questi due Deputati, in altri tempi,
sarebbero stati espulsi dal partito 1 secondo dopo avere depositato la proposta,
c'é da sperare che le europee si confermino un disastro,
così da mandare a casa l'attuale Segretaria e ricominciare a parlare di cose serie.
 
Ahahahahahahah

Bologna città 30, arriva Ottantaman,​

"eroe vendicatore del limite di velocità": segnaletica stradale cambiata a 80 km/h​


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Il termine "debanking", pratica diffusa in Francia, Uk, USA e Canada,
denota un attacco alla proprietà privata,
caratterizzato dalla brusca e arbitraria chiusura dei conti correnti di individui e associazioni
da parte delle rispettive istituzioni finanziarie.

Negli ultimi mesi molte enti, associazioni ma anche privati
si sono visti chiudere i propri conti dalle proprie banche,
a causa delle loro opinioni contro le posizioni dei governi,
contro l'obbligo di vaccino Covid, del green pass contro le teorie gender fluid.


Nel Regno Unito, questa pratica è diventata diffusa,
con le banche che chiudono oltre 1.000 conti ogni giorno lavorativo.

I dati della Financial Conduct Authority indicano un aumento significativo,
passando da meno di 50.000 conti chiusi nel 2016 a quasi 350.000 nel 2022.

Questa tendenza ha spinto il governo di Rishi Sunak a promulgare una legge per affrontare il fenomeno.

Le banche affermano ufficialmente di compiere tali azioni
in nome della "lotta al riciclaggio", delle "frodi bancarie" e del "finanziamento al terrorismo".

Tuttavia, spesso i conti vengono chiusi senza motivo apparente o per motivi politici come quelli già descritti.

In Francia, ad esempio, il debanking è diventato particolarmente diffuso negli ultimi anni,
soprattutto in relazione all'elezione di Emmanuel Macron.

Una semplice lettera inviata dalle banche
può portare alla chiusura dei conti correnti di profili ritenuti "sospetti" per ragioni politiche,
come nel caso di attivisti patriottici e nazionalisti.

Il processo di debanking coinvolge spesso la partecipazione dei media,
con le segnalazioni che si verificano in concomitanza con l'apparizione di associazioni o individui sui mezzi di comunicazione.

Questo è evidente nel caso di organizzazioni come Génération Identitaire,
L’Alvarium, Academia Christiana e l’associazione La Citadelle.

Le banche prendono decisioni drastiche basandosi sulla reputazione mediatica
e, se i media trasmettono messaggi negativi, vengono attivate procedure interne per bloccare i conti.


Un caso emblematico è quello di GI:
dissolta dal ministro degli interni Gérard Darmanin nel 2021,
GI si è vista negare la gestione dei fondi associativi, dalla piattaforma Stripe, da PayPal e da Banque Populaire,
che ha rifiutato i regolari versamenti dei donatori.

La procedura è spietata: i soggetti non allineati politicamente
passano attraverso le forche caudine dei servizi di «compliance»,
i cui funzionari monitorano la reputazione sui media.

Se i media trasmettono messaggi negativi,
i team di conformità creano una regola interna e etichettano l’organizzazione in rosso.

Senza neanche che lo Stato si esponga,
l’ampio consenso mediatico «antifascista»
è sufficiente a incitare gli istituti di credito alla massima prudenza: da quel momento, è finita.
 
Nigel Farage, ex europarlamentare del partito della Brexit (Ukip), ha vissuto un simile episodio.

Alla fine di giugno 2023, la banca Coutts, appartenente al gruppo bancario NatWest,
ha bloccato il suo conto corrente, sostenendo che il politico non fosse "compatibile" con Coutts
a causa delle sue opinioni, ritenute "in contrasto con la nostra organizzazione inclusiva"
.

Farage è riuscito a ottenere un documento interno in cui veniva definito "truffatore",
e la sua amicizia con Donald Trump e con il tennista "no-vax" Novak Djokovic veniva citata come una colpa.

Dopo aver reso pubblico il suo caso,
Farage ha ottenuto le dimissioni dell'amministratore delegato del gruppo NatWest, Alison Rose, e del CEO di Coutts, Peter Flavel
.


L'avvocato Olga Milanese, presidente dell'associazione Umanità & Ragione (U&R)
impegnata dal 2021 nella battaglia civile contro il green pass e l'obbligo di vaccinazione anti Covid, non ha avuto fortuna simile.

Il conto di Umanità & Ragione è stato attivo per un solo mese prima di essere bloccato.

Milanese ha cercato di contestare la decisione con lettere e diffide, sostenendo che
"tali disposizioni non sono mai state autorizzate dalla titolare del conto e sono, pertanto, arbitrarie ed inaccettabili".

Tuttavia, la banca ha comunicato che avrebbe restituito i soldi a coloro che avevano effettuato le donazioni,
considerandoli di sua proprietà anziché dell'associazione,
con la scusa che il suo impegno civile "non rappresenta il core business dell’azienda".


Anche negli Stati Uniti, il debanking ha una dimensione politica evidente.

PayPal ha sospeso l'account dell'associazione UsForThem,
impegnata contro la didattica a distanza durante la pandemia,
citando la disinformazione sul vaccino Covid come motivo.

Inoltre, conti PayPal sono stati sequestrati a Toby Young,
attivista della libertà di espressione e fondatore del sito di notizie Daily Sceptic,
così come all'associazione Gays for Groomers, impegnata contro l'ideologia di genere.


In Canada, il governo di Justin Trudeau ha agito direttamente nei confronti dei cittadini del "Freedom Convoy",
congelando milioni di dollari su circa 200 conti correnti collegati ai manifestanti che protestavano contro il green pass.


La mancanza di trasparenza nei processi decisionali delle banche
e la loro affermazione di operare per la sicurezza finanziaria
complicano la valutazione legale del debanking.

Sebbene le banche siano enti privati senza l'obbligo di servire tutti i clienti,
la discriminazione basata su razza, religione o convinzioni politiche è controversa.

Tuttavia, le persone colpite spesso trovano difficile dimostrare che la decisione di debanking
sia effettivamente basata sulla discriminazione, poiché le banche raramente divulgheranno i dettagli del processo decisionale.

I dati sul debanking sono trasparenti solo nel Regno Unito,
mentre in altri Paesi i governi faticano a prendere atto della situazione e ad adottare misure adeguate.
 
Più diventano sofisticate le intelligenze artificiali a cui appoggiarsi,
più diventa difficile distinguere il vero dal falso.

Un problema che riguarda anche i video, le foto e persino gli audio rilasciati in rete.

Sembra un gioco ma non lo è.

Perché in questo modo tutto diventa vero e tutto diventa falso.

E dietro questi traffici,
si nascondono la manipolazione di tanti utenti ignari e grandi giri di denaro.
 
Ma quindi, prima la scusa dei 30km/h era la favola del minore inquinamento, ampiamente sbugiardata, pertanto ora si cerca di infinocchiare la gente, con la storiella della sicurezza, citando ad esempio Londra e paragonandola con Bologna, tralasciando che a Londra la metro è attiva, efficiente e fondamentale come mezzo di trasporto, mentre a Stalingrado non esiste…ma si possono udire gli uccellini mentre si guida…

Poi ci sarebbero i dati…che per il piddino medio sono scienza nucleare, quindi meglio credere e ubbidire…


Da leggere tutto…


 

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