Solo politica (9 lettori)

Val

Torniamo alla LIRA
A livello di riserve idriche, peraltro, ulteriore contributo è atteso a breve,
con il ritorno delle precipitazioni che caratterizzerà l’intero fine settimana,
con un inasprimento dei fenomeni atteso per domenica,
come fanno sapere gli esperti del Centro nivometeorologico di Bormio di Arpa Lombardia.

Sulle aree centro-occidentali della provincia
sono attesi dai 30 ai 50 centimetri di neve fresca
con locali punte fino a quota 60,
mentre sull’Alta Valtellina si arriverà al più attorno ai 30 centimetri.

In entrambi i giorni la quota neve si attesterà tra i 1000 e i 1400 metri,
con i valori inferiori attesi nelle prime ore di sabato sui settori occidentali.
 

Val

Torniamo alla LIRA
E' una specialità tutta italiana

dare ad ogni elezione un significato diverso

da quello che dovrebbe avere.
 

Val

Torniamo alla LIRA
VERGOGNOSO è dire poco. Andrei per carcerazione immediata.


«Questa non è integrazione, ma oppressione religiosa».

Per non parlare degli intoppi burocratici provocati.

A Sesto San Giovanni (Milano), il sindaco Roberto Di Stefano ha preso la situazione di petto:

"da troppo tempo – ha denunciato – accade che alcune donne musulmane residenti in città
si rifiutino di ricevere i messi notificatori del Comune di genere maschile
«in base a ovvie imposizioni di tipo religioso»
.

La sottomissione in nome di Allah passa anche attraverso tali episodi.

Questo comporta che le notifiche ufficiali vengano lasciate nella casella della posta
e che solo successivamente qualcuno si rechi negli uffici comunali per ritirare i documenti previsti.

Ma le anomalie non sono finite.

«Ovviamente succede che se per ritirare la documentazione viene incaricata una donna,
questa vuole rivolgersi solo a sportelli in cui ci sia una donna»,


ha testimoniato Di Stefano, arrivando poi all’amara constatazione:

«È evidente la discriminazione al contrario.
Se da una parte il sindaco non può cambiare i regolamenti e i concorsi
scegliendo esclusivamente personale femminile per i messi notificatori,
perché sarebbe una discriminazione di sesso vietata dalla Costituzione,
dall'altra parte è chiaro come alcune famiglie musulmane
non hanno nessuna intenzione di integrarsi.

L'integrazione passa dal rispetto della nostra cultura e del diritto prima di tutto».

La denuncia è arrivata peraltro proprio l’otto marzo, nella giornata internazionale della donna, come una sorta di monito.

Di Stefano in ogni caso ha già pronta una reazione:
nuove linee guida comunali che prevedono il pagamento di un diritto di segreteria
per chi si rifiuta volutamente di ritirare un atto che necessita di essere notificato.

"Nessun compromesso
per consolidare culture inaccettabili in Italia
e fortemente discriminatorie
nei confronti delle donne"
 
Ultima modifica:

Val

Torniamo alla LIRA
Manifestazione dell’associazione Setteottobre per le donne ebraiche.
“Non tutte le associazione sono dalla parte di Non una di meno e non tutte dimenticano la sorellanza”.

Circa la manifestazione organizzata da Non una di meno che nella piattaforma parla di

“cessate il fuoco su Gaza per fermare il genocidio, la fine dell’apartheid e dell’occupazione coloniale in Palestina”,

all’Ansa dice che il corteo

“non è assolutamente aperto a tutte. Non lo era il 25 novembre e non lo è adesso.
Il manifesto che evidenzia che c’è solo quello di dolore e di orrore da denunciare,
rispetto a mille che ci sono nel mondo, e già questo spiega che si è fatta una scelta di campo, di stare solo da una parte”.

“Questo 8 marzo deve essere dedicato innanzitutto a capire quello che succede nei luoghi dove noi viviamo. Qua in Italia.
Quello che viviamo come donne italiane. Questa è la priorità.
Tutto il resto se posto in una maniera distorta non aiuta, ma aggrava perché distoglie lo sguardo dai problemi che abbiamo in Italia.
Non solo, ma genera ancora di più, attraverso il filtro tema donne, la distorsione sul tema Israele-palestinese,
e il tema della convivenza tra ebrei e le altre fedi. Questa è la cosa grave”.

“Con la scelta che fanno, soprattutto Non una di meno, loro distolgono lo sguardo da quello che succede qui,
dove ci sono infinite emergenze, e dolore, sul tema donne in Italia
– sia per il tema violenza ma anche su tutti gli altri temi che riguardano la parità di genere –
e lo fanno, appunto attraverso il filtro tema donne, in maniera violenta e strumentale,
prestandosi alla distorsione e alla trattazione prettamente politica, del conflitto israelo- palestinese.
Di una guerra che ha una complessità infinita”.


“Ignorate perché ebree israeliane. Non Una di Meno; Metoo; Telefono rosa; Differenza donna. Dove siete?”.
 

eusebio

Forumer storico
VERGOGNOSO è dire poco. Andrei per carcerazione immediata.


«Questa non è integrazione, ma oppressione religiosa».

Per non parlare degli intoppi burocratici provocati.

A Sesto San Giovanni (Milano), il sindaco Roberto Di Stefano ha preso la situazione di petto:

"da troppo tempo – ha denunciato – accade che alcune donne musulmane residenti in città
si rifiutino di ricevere i messi notificatori del Comune di genere maschile
«in base a ovvie imposizioni di tipo religioso»
.

La sottomissione in nome di Allah passa anche attraverso tali episodi.

Questo comporta che le notifiche ufficiali vengano lasciate nella casella della posta
e che solo successivamente qualcuno si rechi negli uffici comunali per ritirare i documenti previsti.

Ma le anomalie non sono finite.

«Ovviamente succede che se per ritirare la documentazione viene incaricata una donna,
questa vuole rivolgersi solo a sportelli in cui ci sia una donna»,


ha testimoniato Di Stefano, arrivando poi all’amara constatazione:

«È evidente la discriminazione al contrario.
Se da una parte il sindaco non può cambiare i regolamenti e i concorsi
scegliendo esclusivamente personale femminile per i messi notificatori,
perché sarebbe una discriminazione di sesso vietata dalla Costituzione,
dall'altra parte è chiaro come alcune famiglie musulmane
non hanno nessuna intenzione di integrarsi.

L'integrazione passa dal rispetto della nostra cultura e del diritto prima di tutto».

La denuncia è arrivata peraltro proprio l’otto marzo, nella giornata internazionale della donna, come una sorta di monito.

Di Stefano in ogni caso ha già pronta una reazione:
nuove linee guida comunali che prevedono il pagamento di un diritto di segreteria
per chi si rifiuta volutamente di ritirare un atto che necessita di essere notificato.

"Nessun compromesso
per consolidare culture inaccettabili in Italia
e fortemente discriminatorie
nei confronti delle donne"

Per me se non rispettano le nostre regole ( che non sono offensive, limitative, anti democratiche, etcc. etcc. ) possono pure fare i bagagli oggi stesso e tornarsene a casa.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Paura Paura Paura.....il potere.

"Meloni va fermata subito.

Questo spiega il super attivismo delle Procure
a sfornare dossier velenosi come se non ci fosse un domani,
e la frenesia dei giornali amici a pubblicarli a ritmo continuo”.

E' stata presentata la vittoria del centrosinistra in Sardegna,
ottenuta per un pugno di voti, come la conquista del secolo.

E preannuncia che, in caso di bis in Abruzzo, la storia si ripeterà.

Poi cita gli attacchi a Matteo Salvini e a Marco Marsilio,
che in Abruzzo è il presidente uscente per il centrodestra.

“il gruppo è all’ultima curva prima del rettilineo finale: è piena bagarre,
il più forte o lo fai cadere qui, oppure addio sogni di gloria.

Il resto sono solo chiacchiere e diversivi”
 

Smuruni

DICK WAGNER THE MAESTRO




stanlio_e_ollio_che_ridono.gif
 

Users who are viewing this thread

Alto