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Val

Torniamo alla LIRA
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Val

Torniamo alla LIRA
“Grazie ragazzi, rendete frizzante la giornata…
Quelli che vogliono le auto elettriche prodotte in Cina,
dove bruciano il carbone per inquinare di meno,
non hanno capito niente della vita”.

“Nel nome della difesa ambientale,
chiudono le fabbriche in Europa e le aprono in Cina.
Stiamo inquinando molto di più.
Stiamo sbagliando strada”.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Avevano avvisato i loro amici .......

Ttre giornalisti, un fotoreporter del Corriere della Sera,
una giornalista del Fatto Quotidiano
e un giornalista de La7,
fermati mentre stavano andando a documentare l'azione di Ultima generazione.

"La polizia ci ha fermato mentre ci stavamo dirigendo verso il luogo
dove c'erano gli attivisti di Ultima Generazione
e, dopo averci chiesto i nostri documenti di riconoscimento,
che abbiamo mostrato dicendo che eravamo giornalisti,
ce li hanno ritirati e, dopo averci portato al commissariato di Castro Pretorio,
ci hanno tenuto per un'ora in camera di sicurezza, con la porta aperta".

E meno male ahahahahahahah
 

Val

Torniamo alla LIRA
Sommate il quanto, il tutto e capirete
perchè bisogna uscire dall'europa.

L’agenzia Ageei si è così espressa:

“A partire dal 2027 l’Ue inizierà a quantificare le emissioni di CO2 provenienti dagli edifici e dai trasporti stradali.
Il tutto con un nuovo sistema di tariffazione del carbonio, l’Emissions Trading System 2.
Un nuovo sistema che potrebbe portare ad aumenti dei prezzi più elevati di quanto previsto”.


Nel 2023, quando la nuova tassa, perché di questo si parla di fatto, è stata istituita,
si era certi di vedere i prezzi al di sotto di 45 euro per tonnellata di CO2.

Ciò si sarebbe tradotto in un aumento di 10 centesimi circa per la benzina
e di 12 centesimi circa per il diesel, a partire dal 2027.


Una prospettiva che oggi appare irrealistica.

L’eurodeputato tedesco Tiemo Wölken
ha sottolineato come nuovi studi lascino presupporre un aumento di prezzo fino a 200 euro a tonnellata.

Facile capire come ciò potrebbe tradursi in un aumento del prezzo in stazione di servizio quattro volte superiore.

Un rincaro fino a quaranta centesimi al litro per i cittadini.


In una condizione tanto delicata come quella attuale,
questa ulteriore tassazione potrebbe portare a conseguenze gravi.
 

ilbiondo16

Forumer storico
Cialtroni e bugiardi come sempre.


Dati inediti dell’Agenzia delle dogane certificano che tra dicembre 2023 e gennaio 2024 Roma ha esportato a Tel Aviv armi e munizioni da guerra, e non a uso civile come fatto intendere, per oltre due milioni di euro. Una condotta che potrebbe costare al nostro Paese un’accusa di complicità nella violazione del diritto internazionale di fronte alle Corti dell’Aia

Dati inediti dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli ottenuti da Altreconomia attestano che solo nei mesi di dicembre 2023 e gennaio 2024 l’Italia ha esportato in Israele armi e munizioni da guerra e non per uso civile per oltre due milioni di euro.

I valori forniti dall’Agenzia governativa tolgono ogni alibi all’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, che nelle scorse settimane, dopo che le nostre inchieste sull’export di armi a Tel Aviv avevano smentito le rassicurazioni fornite da diversi ministri (Tajani e Crosetto su tutti) circa uno stop integrale, aveva tentato di mettere in dubbio la correttezza e l’interpretazione dei dati forniti dalle Statistiche del commercio estero dell’Istat, sostenendo che quelle cifre pubblicate includessero anche componenti di natura “civile” (rivoltelle, pistole, sciabole, spade, baionette e così via), distorcendo così la realtà.
 

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