Solo politica (209 lettori)

ilbiondo16

Forumer storico

Giovanni Falcone stava indagando sui fondi neri del PCI. Una pioggia di denaro sporco. 989 miliardi di lire provenienti dall’URSS. Fu ucciso prima di andare a Mosca. Borsellino era l’unico che poteva proseguire la sua inchiesta. La verità che non viene raccontata agli italiani da 30 anni è questa. Se l’inchiesta sui fondi neri del PCI di Falcone e Borsellino non fosse stata fermata, la sinistra progressista italiana sarebbe stata rasa al suolo.
Tutti i politici hanno sempre rubato, ma una volta lasciavano le briciole ai morti di fame dei cittadini, i quali nei decenni dopo la Seconda Guerra mondiale sono riusciti non a caso a mettere via soldini.
Dopo Mani Pulite anche le briciole se le sono spazzolate.

L’inchiesta giudiziaria teletrasmessa di Mani Pulite serviva a smuovere l’opinione pubblica che ha iniziato a prendere una posizione contro il vecchio mondo politico, reo di tutto, e a favore della magistratura, vista come i “supereroi che puniscono i cattivi”. Esattamente come le tifoserie. Nel frattempo però stavano minando la base finanziaria, economica e sociale del paese.
In pratica la cosiddetta sinistra italiana doveva iniziare a smantellare l’Italia.
Guarda caso, il cospiratore Romano Prodi dal 1992/1993 ha dato il via alla più grande svendita dei patrimoni e dei gioielli nostrani, regalandoli a gruppi stranieri e al suo amichetto, l’ebreo D
e Benedetti.

Capitolo iniziale di un crollo progressivo del complesso industriale e il punto di avvio di una crisi profonda del sistema.
Autostrade, Telecom, Alitalia, Iri, Motta, Cirio, Autogrill, Locatelli, Invernizzi, Buitoni, Galbani, Negroni, Ferrarelle, Peroni, Moretti, Fini, Perugina, Mira Lanza e tante altre vennero scippate.


Tra il ’93 e il ’94 vennero venduti la SME, le vetrerie Siv dell’Efim, il Nuovo Pignone dell’Eni. Nel 1994 toccò ad Acciai Speciali Terni, 1995 Ilva Laminati Piani e Italimpianti; nel 1996 Dalmine…
“Smonterò il paese pezzo per pezzo“, disse quel criminale di Prodi il 17 gennaio 1998, e per questi servigi ovviamente ebbe totale copertura mediatica dai giornali degli Gianni Agnelli e De Benedetti.
Ecco perché dovevano morire Falcone e Borsellino, avevano scoperto che la mafia non è l’anti-Stato ma ne è parte integrante!!!!
 

Ludovica

Forumer attivo
ESPROPRI su larga scala

Interrompo il lungo silenzio a cui mi sono costretto (al fine di poter ultimare alcuni importantissimi lavori) per divulgare questa intervista di Alessandro Leonardi, vista la sua importanza.

Invito tutti ad ascoltarla e diffonderla, per la gravità di quello che vi si afferma.

In due parole, grazie al PNRR è ora permesso espropriare - su vasta scala - i terreni agricoli fertili, SENZA AVVERTIRE i proprietari in modo che, al momento della notizia, l'atto sia già esecutivo e non più opponibile.

Su quei terreni poi costruiranno pale eoliche gigantesche e poseranno campi sterminati di pannelli solari, e l'obiettivo è di coprire il 25% del territorio a disposizione entro pochi anni.

Con quali soldi? Con quelli del PNRR, a noi gentilmente prestati con interessi dall'UE, provenienti da un fondo a cui noi contribuenti abbiamo partecipato, e provenienti dalle nostre tasche. Soldi che andranno alle ditte ed alle multinazionali che realizzeranno tali opere distruttive del nostro territorio a scapito dell' agricoltura e dell'allevamento.

Sembra che solo i sindaci od i presidenti di regione possano opporsi allo scempio (particolarmente grave in Sardegna), ammesso che riescano a rispettare i termini perentori.

PS Ed i nostri rappresentanti politici lasciano fare? SEGUE IL VIDEO
 

Val

Torniamo alla LIRA
Poveri poveri piddioti e compagnia cantante. Vergognatevi.

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Val

Torniamo alla LIRA
Sottolineo che, nel mentre la sinistra se la prende con Meloni che accoglie Forti
e con i deputati che si recano a trovarlo presso l'istituto di pena,
manifestando così la spiccata indole giustizialista,

il deputato Aboubakar Soumahoro raggiunge il carcere di Busto Arsizio per confortare il rapper Baby Gang,
immigrato di seconda generazione condannato per rapina e sparatoria,

e la medesima sinistra difende l'imputata Ilaria Salis,
trattandola da eroina e da martire
sulla cui assoluta innocenza non ci è dato di dubitare.


E se Salis venisse condannata in Ungheria,
anche in quel caso le sentenze emesse all'estero dovrebbero essere onorate e applicate in maniera tanto severa e intransigente?

Insomma, mi domando: qualora Salis venisse condannata in Ungheria per i reati per i quali si trova in carcere
in attesa di giudizio, giornali ed esponenti politici rossi la chiamerebbero «criminale», «picchiatrice», «violenta», «delinquente»
o parlerebbero di ingiustizia, persecuzione, ingiusto e inaccettabile martirio?
 

Val

Torniamo alla LIRA
Al padre della Salis che attacca il governo per questioni politiche,
ossia perché la figlia è in piena campagna elettorale,

preferisco di gran lunga la composta e canuta mamma di Chico,
la quale non ha fatto vittimismo,
non se l'è presa con il mondo intero,
non ha puntato alla carriera politica per i parenti,
non ha fatto campagna elettorale,

ma ha atteso con pazienza di riabbracciare il figlio.

E ha atteso non per qualche settimana.

Nemmeno per qualche mese.

Ma per venticinque lunghissimi anni.


Lasciamo in pace questa famiglia.
 

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