Val
Torniamo alla LIRA
Tre mesi dopo, Schlein, arrivata alla guida del Pd, mette il suo uomo, Michele Fina, a controllare i conti del partito.
E cosa fa Fina?
La prima mossa è chiedere all'Agenzia delle Entrate
di aderire al condono varato da Meloni
per spalmare i debiti del partito.
«Nulla di cui stupirsi. Siamo abituati ad avere a che fare con gli esponenti di un partito
che da sempre predica bene e razzola male, chiede il rispetto di regole che puntualmente viola
ed è avvezzo all'uso della doppia morale» - attacca il capogruppo Fdi Tommaso Foti.
Nella nota (pubblica) non si cita la rottamazione ma si fa ricorso a una dicitura in burocratese:
«Il Partito, nell'anno 2023, ha ricevuto l'accoglimento della domanda presentata per l'adesione alla Definizione agevolata,
prevista dalla Legge n. 197/2022.
Conseguentemente, con riferimento ai Debiti verso Istituti di Previdenza,
procederà a versare entro il 30/11/2027 le minori somme dovute».
E dunque il Pd (che contestava la misura varata dal governo Meloni) è stato tra i primi contribuenti ad aderirvi.
E cosa fa Fina?
La prima mossa è chiedere all'Agenzia delle Entrate
di aderire al condono varato da Meloni
per spalmare i debiti del partito.
«Nulla di cui stupirsi. Siamo abituati ad avere a che fare con gli esponenti di un partito
che da sempre predica bene e razzola male, chiede il rispetto di regole che puntualmente viola
ed è avvezzo all'uso della doppia morale» - attacca il capogruppo Fdi Tommaso Foti.
Nella nota (pubblica) non si cita la rottamazione ma si fa ricorso a una dicitura in burocratese:
«Il Partito, nell'anno 2023, ha ricevuto l'accoglimento della domanda presentata per l'adesione alla Definizione agevolata,
prevista dalla Legge n. 197/2022.
Conseguentemente, con riferimento ai Debiti verso Istituti di Previdenza,
procederà a versare entro il 30/11/2027 le minori somme dovute».
E dunque il Pd (che contestava la misura varata dal governo Meloni) è stato tra i primi contribuenti ad aderirvi.