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Auspico, spero, che un ebreo non mi rivolga la parola nei prossimi giorni.

Muhammed, di 24 anni, era un ragazzo affetto dalla sindrome di down
che viveva con la famiglia nel quartiere Shujaiya, nella parte orientale della città di Gaza.

La tragica storia della sua morte è stata raccontata alla Bbc da sua madre, Nabila Ahmed Bhar.

La famiglia si stava nascondendo nella sua casa,
quando le truppe israeliane la hanno presa d’assalto.

Il 27 giugno i militari hanno fatto irruzione a Shujaiya con la copertura di pesanti attacchi aerei.

Hanno bombardato la zona per due settimane,
hanno assalito case ed espulso decine di migliaia di persone.

Giunti alla casa di Muhammed e Nabila, i cani da combattimento si sono lanciati per primi.

Uno di loro avrebbe attaccato Muhammed a una mano, mentre il ragazzo,
accarezzandolo sulla testa gli diceva "basta, mio caro, basta", secondo il racconto della madre.

Il cane però ha iniziato a prendere a morsi la mano.

Il giovane ha allora iniziato urlare e a tentare di liberarsi.

La donna voleva raggiungere il figlio, ma i soldati lo hanno portato in un'altra stanza.
Con le pistole puntate, hanno detto alla famiglia di stare zitta,
assicurandole che avrebbero chiamato un medico militare.

Nabila, separata dal figlio, ha solo potuto sentire le sue urla strazianti.

La famiglia ha insistito per vedere Muhammed, ma è poi stata cacciata via dall'abitazione.

Due dei figli sono stati arrestati e tuttora non sono stati rilasciati.
 
Solo sette giorni dopo le truppe israeliane si sono ritirate definitivamente da Shujaiya.

Sette giorni in cui la famiglia ha solo potuto immaginare le sorti del ragazzo.

Quando di mercoledì sono tornati nel loro appartamento, racconta Bhar,
hanno trovato il corpo di Muhammed in decomposizione.

Un bendaggio al braccio ha fatto intuire che avessero cercato di interrompere il dissanguamento,
ma il ragazzo è poi stato abbandonato e lasciato morire.

"Non riesco a smettere di pensare alle sue urla e all’immagine di lui che cerca di liberarsi",
ha raccontato la mamma, impotente verso la sorte del figlio.

Ha spiegato:
"La sindrome di Down di Muhammed era grave. Il suo sviluppo mentale era al livello di un neonato"
e ha raccontato che il ragazzo non era autonomo nemmeno nello svolgimento delle mansioni più basilari.

"Muhammed era molto innocente. Non riusciva a capire… Non riusciva ad afferrare nulla", continua.
"Non riesco a pensare a quello che gli hanno fatto o a come lo hanno lasciato morire in questo modo".

Jebril, il fratello maggiore, ha raccontato di non essere riuscito a chiamare un’ambulanza
o a trasportare il corpo di Muhammed in un cimitero,
dato che gli ospedali di Gaza non sono operativi e le strade sono distrutte dai bombardamenti.

"Ho dovuto seppellirlo vicino a casa", ha detto.
"C’è circa un metro di spazio tra la nostra casa e quella di mio zio. È lì che ho seppellito mio fratello".
 
É a dir poco scandaloso
che si possa solo ipotizzare un secondo mandato
per Ursula von der Leyen a Presidente della Commissione europea

e male ha fatto Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Ministri,
a tenere aperta anche solo una possibilitá di voto subordinata alla revisione del c.d. “green Deal”.
 
🇪🇺 CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA: VON DER LEYEN HA VIOLATO LA LEGGE NASCONDENDO I DATI SUI CONTRATTO SUI VACCINI
La sentenza arriva un giorno prima del voto degli eurodeputati su Ursula von der Leyen a Strasburgo.
La Commissione europea non ha dato al pubblico "un accesso sufficientemente ampio" ai contratti per i vaccini Covid-19, ha stabilito mercoledì un tribunale dell'UE, un giorno prima di un voto decisivo per Ursula von der Leyen.
Il Tribunale europeo ha stabilito che la decisione della Commissione di oscurare parti degli accordi conteneva "irregolarità". Il Tribunale ha constatato che la Commissione non ha dimostrato che un accesso più ampio ai contratti pregiudicherebbe gli interessi commerciali delle società farmaceutiche.
La tanto attesa sentenza arriva mentre von der Leyen si prepara a pronunciare un discorso giovedì per rassicurare i legislatori, in particolare quelli che non si fidano davvero di lei, che può guidare l'organo esecutivo europeo per un altro mandato.
Von der Leyen deve assicurarsi il sostegno di 361 eurodeputati per essere riconfermata presidente. I margini attualmente sembrano sottili.
Il caso è stato portato avanti da un gruppo di eurodeputati dei Verdi, che hanno presentato richieste per ottenere l'accesso ai contratti sui vaccini e ad alcuni documenti correlati per comprendere l'accordo tra la Commissione e i produttori di vaccini Covid-19 nel 2021.
La Commissione ha accettato di concedere solo un accesso parziale a determinati contratti, sostenendo che alcune sezioni erano state occultate per proteggere interessi commerciali o per questioni relative alla privacy. Gli eurodeputati hanno quindi citato in giudizio la Commissione per il rifiuto.

Fonte: Politico

Due considerazioni veloci:
1. Ah, quindi non eravamo complottisti quando dicevamo che la von der Leyen ha illegalmente occultato dati critici di contratti che avrebbero dovuto essere super trasparenti proprio per la loro delicatezza.
2. Curioso che questa sentenza arrivi proprio all'indomani del discorso della presidente della Commissione Europea, che cerca di farsi confermare per un secondo mandato. Forse gli equilibri stanno a poco a poco cambiando?

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Queste sono le COOPERATIVE DI SINISTRA a difesa dei lavoratori.

Pronta la risposta di Astercoop che ha confermato e motivato il licenziamento.

“La merce prelevata dal lavoratore
– spiega Patrizia Cavallo della direzione del personale di Astercoop –
si trova in custodia e non è di nostra proprietà.

La merendina in questione non si trovava in un’area destinata a smaltimento,
ma in una zona dove la merce viene ricondizionata per poi essere venduta.

Non è merce di nostra disponibilità e nessun lavoratore può prenderla, altrimenti commette un furto.

Ora stiamo valutando se denunciare il lavoratore per il furto della merendina.

Il consiglio di gestione ha valutato il caso e confermiamo la correttezza del licenziamento perché si tratta di un furto”.
 
Il sindacato riferisce che nel magazzino Coop Alleanza 3.0,
qualche giorno fa un lavoratore, sotto cura di antibiotici,
mentre lavorava avrebbe avuto un calo di zuccheri improvviso con un forte giramento di testa,
per cui ha ritenuto opportuno mangiare subito qualcosa.

Nelle immediate vicinanze c’era il punto raccolta rotture del magazzino
e il lavoratore ha preso una merendina con la confezione rotta
(merendina che a suo parere sarebbe finita nella spazzatura)
e lo ha comunicato al responsabile (preposto aziendale) lì presente
che gli avrebbe fatto cenno con la testa come per dire “va bene”.
 
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Coop Alleanza 3.0 è la più grande cooperativa del nostro Paese, fa parte del Sistema Coop,
che riunisce 77 cooperative di consumatori (fonte: Coop Italia).

Con quasi 350 negozi e quasi 18mila lavoratori, è presente da nord a sud in nove regioni:
Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, Basilicata
e, tramite società controllate, anche in Lazio.
 

Allegati

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Ahahahahahahahahah

La Missione di Coop Alleanza 3.0​

La Cooperativa intende perseguire il proprio scopo mutualistico realizzando la seguente missione:

  1. Operare attivamente sul mercato per cambiarne le regole a vantaggio di soci, consumatori e cittadini, difendendo il loro potere d’acquisto
  2. Ascoltare, coinvolgere e formare i soci e i lavoratori perché contribuiscano, secondo i loro ruoli, allo sviluppo della Cooperativa
  3. Proteggere la mutualità e la democrazia cooperativa e svilupparne la diffusione; incentivare la partecipazione e il dialogo con tutti gli interlocutori
  4. Garantire la capacità dell’impresa cooperativa di produrre reddito con la gestione efficiente, l’aggiornamento, l’investimento, l’innovazione, la qualificazione professionale
  5. Assicurare rapporti equi con gli altri protagonisti della filiera agroalimentare coinvolgendo i fornitori in un processo di miglioramento e di reciproco vantaggio
  6. Agire per la salvaguardia dell’ambiente naturale e lo sviluppo dei territori, per la crescita delle comunità in cui si opera e per la creazione di valore condiviso
  7. Essere un punto di riferimento nel processo di innovazione e crescita del movimento cooperativo.
 
Che figura dimmerda.

Elly Schlein fa la furbetta su condoni e licenziamenti.

Nel 2022, il Pd attaccava il governo Meloni sulla rottamazione quater,
salvo poi aderire alla misura, per spalmare i debiti accumulati dal partito con il Fisco, risparmiando sanzioni e interessi.

E ancora.

Quando la leader dei democratici Schlein si auto-proclama paladina dei diritti dei lavoratori
dimentica però che il tesoriere (scelto da lei) Michele Fina del Pd
vara un piano per incentivare l'uscita dal lavoro dei dipendenti in organico al Nazareno.


La classica furbata che svela il doppio volto del Pd.

«Prendiamo atto che per la sinistra i cittadini bisognosi sono evasori e criminali,
mentre in casa Pd si può tranquillamente usare la stessa misura che tanto hanno criticato»


ha commentato ieri sera la premier.
 
A inchiodare il Pd è la nota che accompagna il bilancio Pd, appena depositato, relativo al 2023.

Nel 2022 il centrodestra varò la prima legge di bilancio inserendo una misura, la rottamazione quater.

Chi si ribellò? La sinistra tutta. Il Pd in particolare.

Scesero in campo, con dichiarazioni roboanti, i pezzi grossi:
Provenzano, Bonaccini, Serracchiani.

Il responsabile Economia del Pd Antonio Misiani tuonava:

«Quel condono è uno schiaffo a chi è in regola».

Ma chi non si trattenne fu il capogruppo del Pd in commissione Bilancio della Camera, Ubaldo Pagano:

«Diciamo basta a qualsiasi forma di condono, basta favorire gli evasori, basta aiutare dei criminali».

I democratici erano pronti a incatenarsi a Montecitorio pur di impedire «quel delitto».


Ed invece nessun sit-in.
 

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