Son sempre loro -i radical chic di sinistra, milanesi -
e per fortuna che l'opera è nata per aiutare i bisognosi.....ahahahahahahah
Adesso si potrebbe chiamarli «gli Irriducibili».
Gente importante, in parte anche famosa,
che da tempo occupa a prezzi modesti le belle case del Pio Albergo Trivulzio, alias Baggina,
l'ospizio pubblico milanese reso celebre da Tangentopoli.
Periodicamente, l'elenco dei vip che godono - e non si è mai capito bene come - degli appartamenti del Pat
finisce all'attenzione dei giornali, nasce uno scandalo, i milanesi brontolano, qualcuno degli inquilini trasloca a malincuore.
Gli altri fanno finta di niente e si tengono stretta la casa aspettando che la buriana si quieti.
Succede di nuovo in questi giorni, quando l'ex prefetto Francesco Paolo Tronca,
mandato a riordinare i conti del Trivulzio,
consegna indignato alla Regione (azionista della struttura) l'elenco degli inquilini.
E si scopre che buona parte dei nomi eccellenti sono gli stessi che tredici anni fa erano finiti in prima pagina.
Erano state annunciate inchieste penali e contabili, ma non è cambiato nulla.
Il presidente dell'Inter conserva la stessa casa che gli era stata concessa quando lavorava per la Juve:
120 metri quadri all'angolo tra via San Marco e via Montebello, canone 19mila euro all'anno;
l'avvocato presidente dell'Unione piccoli proprietari, si è tenuto la casa in piazza del Carmine 1,
un chiostro spettacolare dove paga 32.500 euro all'anno.
Secondo l'Agenzia delle Entrate, quella casa sul mercato verrebbe affittata al doppio.
Tra chi nel 2011 preferì rinunciare alla casa ci fu la giornalista Cinzia Sasso:
il caso era scottante, perchè si tratta della compagna di Giuliano Pisapia,
allora candidato sindaco del centrosinistra (cui per questa storia qualcuno chiese anche di ritirarsi, lui tirò dritto e vinse).
C'è chi è passato a miglior vita come Carla Fracci, l'étoile della Scala, che alloggiava in una bella casa del Pat in via della Spiga.
Ma c'è anche chi è rimasto tranquillamente nell'appartamento.
Buona parte dei contratti sono scaduti, il Pat non ha sfrattato nessuno, e tutto va avanti come prima.