Ahahahahahahahah poveretti. Uno schianto dietro l'altro.
Nella giornata di sabato, le strade di Roma sono state attraversate da persone
che hanno sfilato contro il
decreto Sicurezza, il ddl 1660.
Durante il
corteo non si sono registrati scontri,
solo qualche disordine quando
i manifestanti hanno vandalizzato un supermercato Carrefour
e lanciato alcuni petardi contro lo stesso negozio di alimentari e l'ambasciata tedesca.
C'erano diversi esponenti della politica di opposizioni in piazza con i manifestanti,
tra cui
Giuseppe Conte,
ma c'erano anche alcuni volti noti dello spettacolo,
come l'attore Valerio Mastrandrea.
Ma c'erano anche esponenti della cultura, tra i quali anche la filosofa
Donatella Di Cesare,
docente all'università La Sapienza di Roma e spesso opinionista in tv.
La foto della manifestazione è stata ripresa dalla filosofa e pubblicata sul suo profilo.
Di Cesare non ha fatto commenti, si è limitata a riproporre provocatoriamente l'immagine
aggiungendo gli hashtag "Meloni" e "Mussolini".
Il senso che hanno voluto dare i manifestanti è chiaro:
il presidente Meloni flirta con il Duce, che simboleggia quelle che, a loro dire, sarebbero norme da regime autoritario.
E, in particolare, lo sarebbe il ddl 1660, come esplicitato nello striscione "
a tutto regime" che capeggiava in testa al corteo.
Quel che si critica al governo Meloni è di voler gestire l'ordine con soluzioni securitarie,
che andrebbero a comprimere il diritto di sciopero e di manifestazione.
Quel che, invece, fa il decreto Sicurezza
è introdurre norme che vadano a punire le manifestazione violente,
che comprimono i diritti di chi partecipa agli scioperi.