Val
Torniamo alla LIRA
Avanti così.
È successo che nei giorni scorsi la storica arena del Forum di Assago
ha registrato il sold-out per il concerto di Baby Gang, al secolo Zaccaria Mouhib,
nato a Lecco da genitori marocchini.
E non è tanto questo a sorprendere ma il fatto che Mouhib, per chi è uscito dalla fase adolescenziale,
non è noto per essere un rapper di indiscusso talento ma per i suoi trascorsi con la legge.
In carcere è stato "folgorato" sulla via del rap, oggi è uno dei più ricchi della scena
e proprio nel concerto di Milano ha proposto un ingresso sul palco con tanto di Duomo di Milano avvolto dalle fiamme.
Un'immagine evocativa non troppo distante da quella (reale) del Duomo di Notre-Dame,
appena riaperto dopo il disastro del 2019.
E viene incensato da critici, pubblico e colleghi.
Su La Stampa, in un articolo di alcuni mesi fa si legge che
"da quando aveva undici anni ogni estate l'ha praticamente passata in galera o in comunità"
e oggi che ha 23 anni "metà se li è fatti dentro".
Uno penserebbe che, raggiunto il successo, Mouhib si sia redento, in qualche modo abbia dato un taglio al suo passato.
Invece no.
Nel 2022 è coinvolto in una sparatoria in corso Como a Milano e viene condannato a 5 anni e 2 mesi.
Nel 2021 è accusato di aver partecipato agli scontri di San Siro e viene condannato per altri 3 anni e 4 mesi.
Radunò centinaia di giovani, molti minorenni, per girare un videoclip e scaturirono scontri con le forze dell'ordine
intervenute per sgomberare l'assembramento.
Dopo tutto questo, ma non solo, si presenta al Forum di Assago per il concerto e cosa fa?
Evoca l'incendio e la distruzione del Duomo di Milano, non solo un simbolo della città ma dell'intera cristianità
È successo che nei giorni scorsi la storica arena del Forum di Assago
ha registrato il sold-out per il concerto di Baby Gang, al secolo Zaccaria Mouhib,
nato a Lecco da genitori marocchini.
E non è tanto questo a sorprendere ma il fatto che Mouhib, per chi è uscito dalla fase adolescenziale,
non è noto per essere un rapper di indiscusso talento ma per i suoi trascorsi con la legge.
In carcere è stato "folgorato" sulla via del rap, oggi è uno dei più ricchi della scena
e proprio nel concerto di Milano ha proposto un ingresso sul palco con tanto di Duomo di Milano avvolto dalle fiamme.
Un'immagine evocativa non troppo distante da quella (reale) del Duomo di Notre-Dame,
appena riaperto dopo il disastro del 2019.
E viene incensato da critici, pubblico e colleghi.
Su La Stampa, in un articolo di alcuni mesi fa si legge che
"da quando aveva undici anni ogni estate l'ha praticamente passata in galera o in comunità"
e oggi che ha 23 anni "metà se li è fatti dentro".
Uno penserebbe che, raggiunto il successo, Mouhib si sia redento, in qualche modo abbia dato un taglio al suo passato.
Invece no.
Nel 2022 è coinvolto in una sparatoria in corso Como a Milano e viene condannato a 5 anni e 2 mesi.
Nel 2021 è accusato di aver partecipato agli scontri di San Siro e viene condannato per altri 3 anni e 4 mesi.
Radunò centinaia di giovani, molti minorenni, per girare un videoclip e scaturirono scontri con le forze dell'ordine
intervenute per sgomberare l'assembramento.
Dopo tutto questo, ma non solo, si presenta al Forum di Assago per il concerto e cosa fa?
Evoca l'incendio e la distruzione del Duomo di Milano, non solo un simbolo della città ma dell'intera cristianità