Val
Torniamo alla LIRA
I poveri dementi europei invece .......
A nulla sono serviti gli appelli, i ragionamenti, gli allarmi per una filiera dell’automotive
che da eccellenza mondiale ora rischia di trasformarsi in un ferro vecchio.
Questo non significa che non si possa più circolare con la propria auto a motore a scoppio,
salvo ovviamente nuove eurofollie di qui a 10 anni,
ma le aziende automobilistiche non potranno più immatricolare motori endotermici a benzina, diesel e Gpl.
Praticamente, si tende verso una mobilità interamente elettrica a meno di innovazioni sulla produzione di bio-carburanti.
Quel che appare certo, per il momento, è che
l’intero indotto della componentistica dell’automotive è destinato a ribaltarsi,
mettendo a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro.
Senza contare che puntando tutto sul full electric l’Europa si sta consegnando a una sostanziale dipendenza dalla Cina,
che in materia di terre rare e batterie è decisamente più avanti di noi.
Al momento del voto, la maggioranza popolari-socialisti che governa l’Europa si è sgretolata e il Ppe si è a sua volta diviso.
Il nuovo regolamento è passato grazie al voto positivo di socialisti, Verdi, delle Sinistre e di gran parte dei liberali di Renew.
Tradotto nel parlamento italiano, significa che
Pd,
sinistra e
M5S hanno votato a favore dell’addio all’auto a benzina.
A nulla sono serviti gli appelli, i ragionamenti, gli allarmi per una filiera dell’automotive
che da eccellenza mondiale ora rischia di trasformarsi in un ferro vecchio.
Questo non significa che non si possa più circolare con la propria auto a motore a scoppio,
salvo ovviamente nuove eurofollie di qui a 10 anni,
ma le aziende automobilistiche non potranno più immatricolare motori endotermici a benzina, diesel e Gpl.
Praticamente, si tende verso una mobilità interamente elettrica a meno di innovazioni sulla produzione di bio-carburanti.
Quel che appare certo, per il momento, è che
l’intero indotto della componentistica dell’automotive è destinato a ribaltarsi,
mettendo a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro.
Senza contare che puntando tutto sul full electric l’Europa si sta consegnando a una sostanziale dipendenza dalla Cina,
che in materia di terre rare e batterie è decisamente più avanti di noi.
Al momento del voto, la maggioranza popolari-socialisti che governa l’Europa si è sgretolata e il Ppe si è a sua volta diviso.
Il nuovo regolamento è passato grazie al voto positivo di socialisti, Verdi, delle Sinistre e di gran parte dei liberali di Renew.
Tradotto nel parlamento italiano, significa che
Pd,
sinistra e
M5S hanno votato a favore dell’addio all’auto a benzina.