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La voce della verità.

"Sanzioni alla Russia da deficienti.​

I leader europei hanno distrutto la nostra economia e non Mosca".​

L'affondo di Marco Rizzo​


"Paghiamo quattro volte di più il gas solido dagli Usa"​

 
Da questa mattina

l'accisa sulla benzina scende di 15 euro per mille litri (1,5 centesimi al litro)
passando a 713,40 euro per mille litri (la vecchia aliquota era di 728,40);

l'accisa sul gasolio usato come carburante sale di 15 euro per mille litri (1,5 centesimi al litro)
a 632,40 per mille litri (la vecchia aliquota era 617,40).
 
Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana,

Ip e Q8 hanno aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati della benzina
e di due centesimi quelli del gasolio.

Per Tamoil si registra un rialzo di un centesimo su benzina e gasolio.

Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori
all'Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati da Staffetta Quotidiana,
rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti:

benzina self service a 1,702 euro/litro (+5 millesimi, compagnie 1,709, pompe bianche 1,688),
diesel self service a 1,586 euro/litro (+3, compagnie 1,593, pompe bianche 1,573).

Benzina servito a 1,845 euro/litro (+5, compagnie 1,889, pompe bianche 1,759),
diesel servito a 1,729 euro/litro (+3, compagnie 1,773, pompe bianche 1,643).

Gpl servito a 0,722 euro/litro (invariato, compagnie 0,730, pompe bianche 0,712),

metano servito a 1,454 euro/kg (-3, compagnie 1,459, pompe bianche 1,450),

Gnl 1,286 euro/kg (-2, compagnie 1,292 euro/kg, pompe bianche 1,282 euro/kg).


Questi sono i prezzi sulle autostrade:
benzina self service 1,796 euro/litro (servito 2,067), g
asolio self service 1,690 euro/litro (servito 1,966),
Gpl 0,847 euro/litro,
metano 1,519 euro/kg,
Gnl 1,357 euro/kg
 

Stellantis Termoli, addio al motore Fire​


Dopo decenni di gloriosa attività,
Stellantis si prepara a chiudere il capitolo del motore Fire a Termoli,
simbolo storico di una stagione automobilistica che ha segnato intere generazioni.

La produzione del celebre motore benzina terminerà nel mese di maggio,
portando con sé apprensione e incertezza tra i 450 dipendenti coinvolti.

L’annuncio, confermato dai sindacati Fim, Uilm, Uglm e Fismic,
apre una fase delicata per il futuro dello stabilimento molisano.

Oltre allo stop del Fire, pesano anche le previsioni poco rassicuranti sulla produzione dei motori Gme e Gse,
che non stanno lavorando a pieno regime e affrontano continue interruzioni tramite la cassa integrazione.


Neppure il nuovo cambio, previsto a partire dalla fine del prossimo anno,
sembra offrire una soluzione concreta per i lavoratori:
ne occuperà infatti circa 300, un numero ben inferiore a quello dei dipendenti attualmente coinvolti nel reparto del Fire.


Inizialmente destinato a diventare una Gigafactory per la produzione di batterie entro il 2026,
lo stabilimento vede adesso sfumare sempre più questa ipotesi.

Da quasi un anno il progetto è sospeso,
contribuendo ad aumentare il clima di incertezza sulla transizione ecologica e sul destino dei lavoratori.
 
Qual è il paradosso di una commissione che si occupa di libertà di stampa?

Censurare un partecipante.


Se fosse una barzelletta, sarebbe una freddura e non farebbe molto ridere.
Però è successo davvero.
Guarda caso in quel di Bruxelles.


Ieri, 14 maggio, il gruppo interno alla Commissione Libe (libertà civili, giustizia e affari interni),
che si è riunito per monitorare lo stato di diritto e libertà di stampa in Italia,
presieduto dalla belga Sophie Wilmès, ha creato l’ennesimo pasticciaccio brutto in sede europea.

Come?

Scegliendo di far intervenire il conduttore di Report Sigfrido Ranucci
ed il direttore di “Fanpage” Francesco Cancellato
ed impedendo, tramite esclusione, che intervenissero rappresentati di posizioni politiche opposte
come il direttore de “Il Tempo” Tommaso Cerno e Manuela Biancospino, tra le fondatrici dell’associazione Giornaliste Italiane.

La politica nostrana ha prontamente organizzato una conferenza stampa
e il macro-mondo di destra per una volta è riuscito a rimanere unito nel sostenere gli esclusi.


Al netto di tutte le dichiarazioni rilasciate,
rimane un senso di smarrimento davanti alle scelte che l’Unione europea sta prendendo, in più settori.

Non ci si può stupire se molte persone
dichiarano con forza di non volere questa Europa!
 

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