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Morgan Stanley, sette spunti per investire nel 2013
Di Ester Corvi
Il 2013 sarà l’anno del riscatto dei mercati azionari, che dopo essere scesi ai minimi storici potranno mettere a segno una performance a doppia cifra. Merito della ripresa economica, del miglioramento del sentiment degli investitori e dell’aumento dei profitti, che daranno slancio alle quotazioni. Gli esperti di Morgan Stanley assegnano buone chance alle borse europee, per le quali hanno delineato tre possibili scenari.
Nel primo, basato su un quadro macroeconomico di moderati progressi, l’indice Msci Europe toccherà quota 1.258, che implica un upside del 13%. Nel secondo (scenario toro) il bechmark europeo salirà fino a 1.560 (+40%), mentre nel terzo (scenario orso) l’Msci Europe scenderà fino a 825 (-26%). Gli analisti tendono a escludere queste due ultime ipotesi, ritenendo più probabile un incremento medio intorno al 10% dei listini azionari europei. Ma aldilà del quadro generale, ecco sette idee di investimento per il prossimo anno.
1) Più spazio alle azioni. Nel 2013, secondo gli analisti della banca d’affari americana, gli investitori dovrebbero dare più spazio alle azioni in portafoglio rispetto ad altre asset class, come i titoli di stato e le commodity. A favore di listini azionari giocano vari fattori, dal miglioramento della congiuntura e del sentiment degli investitori all’aumento degli utili aziendali e alla maggiore visibilità dei risultati. In particolare l’utile per azione (eps) è stimato in crescita del 5% nel 2013 e del 9% nel 2014.
2) L’Europa meglio degli Usa. Gli esperti di Morgan Stanley ritengono che le borse del Vecchio continente abbiamo migliori prospettive di Wall Street. Le prime sono infatti decisamente sottovalutate e hanno quindi grandi potenzialità di crescita quando la congiuntura sarà segnali di ripresa nei prossimi mesi. Già a luglio gli specialisti dell’investment bank avevano incrementato il rating sull’Europa da underweight (sotto pesare) a neutral (neutrale) sulla scorta delle riforme strutturali che erano state adottate dai Paesi del Sud Europa.
3) Baciate dall’export. Le società che realizzano una quota elevata della vendite sui mercati esteri hanno maggiori potenzialità di crescita rispetto a quelle focalizzate sul mercato interno. Nelle scelte di investimento sui listini azionari europei sono quindi da preferire, soprattutto se sono molte esposte verso i mercati emergenti.
4) In rialzo auto e farmaci. Sui listini azionari alcuni settori che sono stati molto penalizzati torneranno ad attirare l’interesse degli investitori. Fra questi in prima fila ci sono l’auto, un comparto che è molto esposto nei mercati emergenti, e il farmaceutico. Entrambi meritano il rating overweight (sovrappesare). Fra i titoli preferiti Bmw, Vw, Novartis, Roche e Sanofi.
5) In ribasso tlc e utility. La strategia di rotazione del portafoglio, secondo gli esperti di Morgan Stanley, porta a ridurre il peso di altri settori che sono a rischio di ribassi, come le tlc e le utility, con eccezione per qualche titolo quotato sul listino di Londra.
6) Riparte l’M&A. L’attività di M&A (fusioni e acquisizioni) è stata molto debole in Europa negli ultimi 12 mesi, anche se più vivace che negli Usa. Nel 2013, a parere degli esperti, dovrebbe ripartire con un conseguente impatto positivo sulle quotazioni. Fra i titoli coinvolti gli analisti segnalano ASML, Daimler, M&C, Portucel, Royal Dutch Shell, Sanofi, Shire, Swatch, UPM-Kymmene, Vivendi, Bmw, Thales, Volkswagen e Yara.
7) Metalli e miniere. L’indice MSCI Europe Metals&Mining dal dicembre 2010 ha perso il 36% del suo valore, ma nel 2013 gli esperti di Morgan Stanley prevedono un netto cambiamento del trend, con un deciso recupero di tutto il settore che saprà sorprendere in positivo gli investitori