FTSE Mib Futures solointraday - Cap. 3

  • Creatore Discussione Creatore Discussione DRIVE
  • Data di Inizio Data di Inizio
ogni volta che c'è stato un taglio il mercato è salito


e poi devi smettarla di scommettere ... la borsa non è un gioco, esige una metodologia rigorosa che esula dalle news

x MR. TAKE
dici che dovrebbe salire dopo taglio di rating
e come i ieri in after tanti hanno venduto su i bancari
ed alla fine isp e ucg -2% non mi sembra da poco...
 
x MR. TAKE
dici che dovrebbe salire dopo taglio di rating
e come i ieri in after tanti hanno venduto su i bancari
ed alla fine isp e ucg -2% non mi sembra da poco...

ovviamente ho esagerato dicendo che potrebbe salire

dal risalto dato dalla stampa, è più probabile che scenda

volevo solo dire a Nino di fare attenzione, spesso il mercato si muove in direzione opposta alle più logiche aspettative

potrebbe anche aprire un centinaio di punti sotto e subito dopo ripartire

oppure, come spero, perdere almeno 300 punti

vedremo, lunedì scarpe chiodate e passo felpato
 
Che cosa è il Commercio Internazionale di Emissioni?

Il Commercio Internazionale di Emissioni comprende le operazioni di acquisto-vendita di crediti, ERUs e CERs, tra paesi in via di sviluppo e/o industrializzazione per adempiere agli obblighi previsti dal Protocollo di Kyoto che mira a ridurre le emissioni mediante la commercializzazione di crediti di emissioni tra i Paesi in eccedenza e quelli in deficit.

Quale è l’obiettivo dello schema dei diritti di emissione?

Lo schema EU-ETS (European Union Emission Trading), ha per obiettivo quello di aiutare gli Stati membri dell'UE ad adempiere ai loro obblighi di limitazione o riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra in una maniera redditizia. Il fatto che le imprese che partecipano allo schema possano comprare o vendere diritti di emissione permette di ridurre le emissioni al minimo costo.

Lo schema EU-ETS è la pietra miliare della strategia di lotta contro il cambiamento climatico dell'UE. È il primo regime internazionale di commercio di diritti di emissioni di CO2 al mondo, e dall’inizio del 2008 si applica non solo ai 27 Stati membri dell'Unione ma anche a Norvegia, Islanda e Liechtenstein. Attualmente sono comprese nel regime più di 10 000 impianti dei settori energetici ed industriale che sono responsabili, nel loro insieme, di circa la metà delle emissioni di CO2 e del 40% delle emissioni totali di gas ad effetto serra dell'UE. Si sta inoltre discutendo di includere il settore dell'aviazione nel sistema a partire dal 2011 o dal 2012.

Come funziona il commercio dei diritti di emissione?

L’Emissions-Trading Scheme (ETS), varato dall’Unione Europea, ha introdotto la compravendita di “crediti di emissioni”, come se fossero azioni regolarmente scambiate in Borsa. Ha cercato, cioè, di rendere proficuo economicamente il controllo della CO2. In pratica, i Governi nazionali, sotto la supervisione della Commissione europea, stabiliscono un tetto alle emissioni di ogni singola azienda, rilasciando gratuitamente un numero equivalente di “allowances”. Più un’azienda resta sotto il limite e più crediti può rivendere alle altre compagnie non in grado di restare entro i livelli prescritti. Si tratta di un sistema “cap-and-trade”, dove per “cap” s’intende un limite posto alle emissioni di CO2, e per “trade” il commercio.

il resto lo trovi anche qui

GME - I mercati - Unita di emissione - cosa sono
grazie mister.
 
1. DA CULATELLO A PIER-ACCIAO! BERSANI NON È ANCORA PREMIER (LO DIVENTERÀ MAI?) MA GIÀ COMANDA E DECIDE: LA COSTA CONCORDIA SARÀ SMANTELLATA, A SPESE DEI CONTRIBUENTI, NELL’INADEGUATO PORTICCIOLO DI PIOMBINO, COME VUOLE IL PD TOSCANO - 2. SENZA PARLAMENTO E COL GOVERNO DIMISSIONARIO DA MESI, SUDARIO MONTI FA UN REGALO DA 160 MILIONI DI EURO ALLE ACCIAIERIE TOSCANE: IL NUOVO PORTO COSTERÀ PIÙ DELLA ROTTAMAZIONE DELLA NAVE! E LA MULTINAZIONALE COSTA NON METTE UN EURO! - 3. DOPO IL DANNO, LA BEFFA PER GLI ABITANTI DEL GIGLIO: PER LIBERARSI DEL “CADAVERE” DELLA NAVE DI SCHETTINO ORA DOVRÀ ASPETTARE ANCHE LA FINE DEI LAVORI A PIOMBINO - 4. DOPO AVER MOLLATO I GRANDI EVENTI, ORA LA PROTEZIONE CIVILE DOVREBBE OCCUPARSI NIENTE MENO CHE DELLA REALIZZAZIONE DI UN PORTO: GABRIELLI PERPLESSO - 5. DALLE RELAZIONI PERICOLOSE CON I RIVA DELL’ILVA ALLA BATTAGLIA PER PORTARE LA NAVE A PIOMBINO BY LUCCHINI: L’AMORE IRRESISTIBILE DI BERSANI PER I PADRONI -


1. DA CULATELLO A PIER-ACCIAO! BERSANI NON È ANCORA PREMIER (LO DIVENTERÀ MAI?) MA
 
... non è che ci prendi poi gusto a vincere ... double face :D

ti garantisco, nella maniera più assoluta, che non ripongo alcuna speranza di vincita per lunedì ... e parlo seriamente


però, mi hai fatto pensare al famoso effetto leva :)

più che per un eventuale misero gain, mi piacerebbe lasciarti senza fiato con una performance di questo tipo

una put 16.000 pagata 125 quoterebbe con l'indice a 15.000, prima di venerdì prox, almeno 1125

ovvero +800%

a fronte di una perdita dell'indice pari al 6%

effetto leva 133,33333333:D

peccato non potermi togliere questa piccola soddisfazione:D
 
Nell'estate del 2012 sia Unipol che Fondiaria Sai hanno fatto un aumento di capitale enorme, di dimensioni spropositate. Successivamente agli aumenti di capitale, che hanno bruciato gli investimenti di centinaia di piccoli risparmiatori in pochi giorni, Unipol ha acquistato Fonsai.

Intervista a Marco Piazza e Max Bugani, consiglieri comunali M5S Bologna, e a Stefano.


Max Bugani: Vi vogliamo raccontare una situazione, una storia molto antipatica che si è venuta a creare nel luglio 2012, nel momento in cui Unipol ha acquistato la compagnia assicurativa Fondiaria SAI. Questa colossale operazione, descritta da esperti della finanza come un' operazione dalle tinte cupe, ha fatto perdere tantissimi capitali, in alcuni casi il 100%, investiti dai piccoli e medi azionisti, che ci stanno scrivendo in questi giorni chiedendo di dare voce a ciò che è accaduto.

Marco Piazza: Noi non sappiamo se questa sia un'operazione legale, ma sicuramente quando i cittadini perdono il 99.9% dei loro risparmi è fortemente immorale.

Stefano: Innanzitutto abbiamo assistito a un aumento di capitale, per ricapitalizzare la società in crisi, da parte di Fonsai, la preda dell'operazione Unipol, sproporzionato rispetto alla dimensione dell'azienda. La dimensione, già di per sé é la prima anomalia dell'operazione.

Marco Piazza: L'aumento di capitale è quell'operazione che viene fatta quando una società ha bisogno di soldi freschi. Incamera dei nuovi liquidi per fare operazioni o per ricapitalizzarsi.

Max Bugani: Persone che avevano 100, 200 azioni, ci stanno scrivendo persone che hanno perso 20.000, 30.000, 50.000 euro. Questa mattina ci ha scritto una persona che ha perso 200.000 euro. Nel momento in cui c'è stato l'aumento di capitale, hanno avuto il diritto di opzione ...

Stefano: Esatto. L'azione ante capitale valeva 45 euro. Poi ogni singola azione Fonsai è stata spezzata in due. E' rimasta un'azione ordinaria di un euro, e 44 euro sono stati spostati sul diritto di esercitare l'opzione sull'aumento di capitale. Questo diritto, che poi entra nel mercato e che va in contrattazione, ha subito un deterioramento in pochissimi giorni, si è praticamente azzerato. Questo azzeramento ha portato, per chi non ha venduto in tempo, l'azzeramento del capitale di questi piccoli azionisti.

Marco Piazza: Quando si fanno gli aumenti del capitale le azioni possono raddoppiare o triplicare. In questo caso è aumentato di 252 volte il numero di azioni. Quando c'è un aumento di capitale la torta viene divisa in più parti, quindi ci saranno più azionisti e il titolo normalmente cala. Se cala un po' quando si fa un aumento di capitale normale, pensate di quanto può calare il titolo con un aumento di capitale di dimensioni sproporzionate. Non so se ce ne sono stati mai di così rilevanti in passato, sicuramente per la finanza italiana è uno dei più alti. Il valore dell'azione è passato da 45 euro e un euro, è crollato.

Max Bugani: C'è un passaggio oscuro, che riguarda il crollo del titolo qualche giorno prima che ci fosse l'aumento del capitale. Ma noi non vogliamo ipotizzare l'insider trading.

Marco Piazza: No, ma gli investitori istituzionali sono stati veramente fortunati perché senza sapere niente hanno avuto la fortuna di vendere le loro quote proprio poco prima che venisse annunciato l'aumento di capitale e quindi sono riusciti a vendere a prezzo di mercato a un fondo di pensioni americano che ha acquistato il 2% del capitale totale. Ecco, sono stati proprio fortunati.

Stefano: In un mercato normale dove si sconta la diminuzione di valore in un aumento di capitale ci può stare che l'azionista si trovi in mano titoli del genere, sta nel gioco del mercato. Ma i piccoli risparmiatori che avevano in mano queste opzioni che è la stragrande maggioranza della quota di capitale che avevano nella vecchia azione ordinaria, hanno fatto fatica. Se non erano proprio impossibilitati, a poterlo vendere sul mercato. Il valore di questo diritto si è azzerato in un lasso di tempo brevissimo e sul mercato è rimasto un inoptato, cioè persone che non hanno aderito all'aumento di capitale, di quantità enorme e questo ha creato un danno di immagine alla società che si stava costruendo in quel momento. Se molti azionisti non sono disposti a mettere soldi nella nuova società sicuramente non è un bell'inizio.

Max Bugani: L'operazione è brutta, è poco chiara, ci teniamo a parlarne. Chiediamo alle associazioni dei consumatori, agli organi di controllo, a tutta la stampa di parlarne il più possibile. Non tanto per individuare i colpevoli, perché gli esperti che hanno parlato con noi ci hanno dipinto un quadro di legalità, però queste cose non devono accadere più. Tutti i cittadini devono essere sempre informati di modo che davanti a future operazioni del genere effettuate da altre compagnie sappiano come comportarsi. Qui stiamo parlando di milioni e milioni di euro bruciati di famiglie che magari avevano in queste azioni tutti i loro risparmi. E questo è molto triste
 
ti garantisco, nella maniera più assoluta, che non ripongo alcuna speranza di vincita per lunedì ... e parlo seriamente


però, mi hai fatto pensare al famoso effetto leva :)

più che per un eventuale misero gain, mi piacerebbe lasciarti senza fiato con una performance di questo tipo

una put 16.000 pagata 125 quoterebbe con l'indice a 15.000, prima di venerdì prox, almeno 1125
ovvero +800%

a fronte di una perdita dell'indice pari al 6%


effetto leva 133,33333333:D

peccato non potermi togliere questa piccola soddisfazione:D


Io qualcosa lo porto di sicuro a scadenza..........
 
ovviamente ho esagerato dicendo che potrebbe salire

dal risalto dato dalla stampa, è più probabile che scenda

volevo solo dire a Nino di fare attenzione, spesso il mercato si muove in direzione opposta alle più logiche aspettative

potrebbe anche aprire un centinaio di punti sotto e subito dopo ripartire

oppure, come spero, perdere almeno 300 punti

vedremo, lunedì scarpe chiodate e passo felpato
secondo me tutte le prove di risalita dovrebbero essere falsi segnali
la speculazione sta per iniziare
almeno cosi' mi piace pensare
per adesso sono flat aspetto
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto