Una storia d'amore
Nel Dicembre del 2011, un laboratorio di sperimentazione Animale porta a termine un test, avanzano delle cavie e come la norma vuole, queste devono essere soppresse…
Un gruppo di attivisti per la liberazione Animale, si adopera affinché queste creature possano essere affidate alle amorevoli cure dei volontari; i responsabili del laboratorio accettano e successivamente vengono rilasciate le 11 cavie.
In questo modo, Mizzy e Trilly entrano a far parte della mia vita.
Consapevole del fatto di non sapere nulla in fatto di Topini, (Mus Musculus), non conoscendo le loro abitudini, attitudini, alimentazione, sistemazione e ritmi, mi attivo per conoscere il loro stile di vita, mi documento e colmo ogni lacuna solo per poter offrire alle new entry tutto ciò che serve per farle vivere felici.
Giulia, la persona che me le affida mi dice che i Topini non vivono a lungo, il loro ciclo di vita dura mediamente 2 anni; dovrò quindi fare un enorme sforzo per non affezionarmi troppo, dovrò ricordare ogni giorno che 24 mesi passeranno velocemente e che presto le mie piccole mi lasceranno…
Ma, contrariamente all’atto di persuasione, giorno dopo giorno, mi rendo conto di essermi letteralmente innamorata di queste delicate creature; allo stesso modo in cui mi sono innamorata dei miei Gatti o Cani.
Sono subito incuriosita dall’attività che si svolge quotidianamente all’interno della gabbia; noto con stupore che (pur essendo solo due) esiste una vera e propria gerarchia, si dividono i compiti come fosse un ordine impartito dall’alto.
Mizzy è la candidata alle pulizie, tiene sempre pulita la gabbia, mentre Trilly si occupa principalmente della loro igiene personale, si lava e lucida sia il suo pelo che quello di Mizzy…
Quotidianamente Mizzy riassetta il nido all’interno della casetta di legno dove dormono, smuove la carta, il fieno e ripone il cibo secondo un loro criterio, tanto che all’interno c’è un ordine quasi maniacale e se per caso io sposto qualcosa, lei corre per sistemarla morsicandomi un dito..
I Topini sono Animali notturni, nell’arco della giornata è raro vederli in giro, ma di sera trascorrono diverse ore sveglie, giocano sulla ruota, corrono e si divertono come pazze; ogni tanto si riposano mentre Trilly lava accuratamente se stessa e la sorella, dondolano dolcemente sulla ruota e schiacciano un pisolino una accanto all’altra.
Ovviamente per questioni igieniche, ogni settimana la gabbia deve essere lavata completamente, questa cosa fa infuriare Mizzy, perché si vede distruggere tutto il lavoro svolto, ogni settimana deve rifare tutto, perché come sistemo io le cose a lei non va mai bene… Appena le rimetto dentro, molto alacremente riassetta e rimette ogni cosa al suo posto … A dispetto del senso comune che invece classifica i Topi Animali sporchi, portatori di malattie e quant’altro, quando hai la possibilità di vivere e interagire con loro, puoi constatare che invece sono creature sociali e pulitissime, potrai vedere ad esempio, che i loro “bisognini” li fanno solo ed esclusivamente in un punto preciso (ma scelto da loro) della gabbietta, loro due la fanno sotto uno scivolo posto nella ruota e da nessun’altra parte…
Contrariamente alle aspettative, mi accorgo che mi sono perdutamente innamorata delle mie piccole, che sono presto diventate le mie Principesse..
Mizzy impara velocemente a fidarsi di me, sale sulla mia mano e si lascia dolcemente coccolare, ma è anche quella più delicata e cagionevole di salute.
Purtroppo ha frequenti crisi respiratorie, che riesco a tenere sotto controllo con un antibiotico; ogni volta devo ripetere la terapia facendole l’aerosol due volte al giorno; devo chiuderla in un piccolo trasportino cercando di fare del mio meglio, ma lei questa cosa davvero non la sopporta, si arrabbia moltissimo e morsica tutto quello che le capita in attesa di tornare nella sua gabbia, comprese le mia dita…
A Ottobre 2013 arriva una crisi più forte, lei ci prova, lotta con tutte le sue forze, ma dopo venti giorni di terapia, decide di lasciarsi andare e smette di mangiare..
Pur di vederla mangiare, provo a darle tutto quello che le piace, ma il cibo che qualche giorno prima mi rubava dalle dita, ora lo rifiuta, mi guarda e mi spinge lontano via con il musetto…
Respira terribilmente a fatica, non ce la fa più …
Trilly si rende conto che qualcosa è cambiato, che la sorella sta lottando per sopravvivere, non la lascia sola un solo minuto, le sta addosso, la scalda, la lecca, la muove… Non sa cosa fare per aiutarla, è a sua volta disperata…
Il primo Novembre del 2013 Mizzy vola sul ponte…
Quando entro nella stanza, ai miei occhi si presenta una scena per me impossibile da scordare, Trilly è sopra Mizzy, la coccola, cerca di rianimarla e prova a scaldarla…
Ho dovuto darle il tempo di salutarla, l’ho sistemata in una scatolina di colore rosso (il colore dell’Amore) e rimessa nella gabbia, in modo che Trilly potesse darle l’ultimo saluto.
Sua sorellina non c’è più e lei si dispera…
Qualcuno mi dica se questa non è una dimostrazione d’ Amore, se questa non si chiama Empatia…
Questi sono gli Animali che i vivisettori torturano e uccidono, Animali che molte persone disprezzano…
Loro erano …. Anzi, loro sono la mia vita…
Per me è impossibile trattenere le lacrime, impossibile non provare un dolore fortissimo, impossibile non sentire un forte senso di impotenza nei confronti di Trilly…
La depressione su Trilly ha un effetto devastante e tre giorni dopo le sue difese immunitarie crollano e si ammala…
Lei non era abituata a riassettare la casetta, il suo giaciglio e le scorte di cibo, ho imparato a farlo io al posto di Mizzy, ma non sono riuscita a lavarla come faceva lei a Mizzy.
L’ho coccolata tenendola in braccio tutte le sere, lei mi ringraziava entrando dentro la manica della mia tuta, frugando e odorando ogni lembo di pelle con la quale entrava in contatto.
Le compro ogni sorta di nuovo gioco, casetta e cibo per cercare di aiutarla, provo a farla sentire meno sola, forse ci riesco, ma la sua nuova condizione dura solo tre mesi…
Il 7 Febbraio 2014 anche Trilly vola sul ponte, questa volta non c’era nessun suo simile a sostenerla per aiutarla…
Lei stessa mi ha insegnato il da farsi, quindi ho cercato di assumere lo stesso atteggiamento, l’ho emulata ed ho fatto le stesse cose che lei aveva fatto a Mizzy nelle ultime ore di vita, non l’ho lasciata sola un attimo.
Accanto al suo capezzale, l’ho coccolata, accarezzata, baciata e guardata andare via …
Sono sicura che lei ha percepito la mia presenza, ad ogni bacio apriva gli occhi e mi guardava, spero che questo abbia contribuito da infonderle serenità…
L’ho sistemata in una scatolina bianca, (il colore della purezza) e l’ho lasciata tutto il giorno nella sua gabbia.
Di solito dimenticare il dolore per me è difficilissimo...
Ma ricordare la loro tenerezza, in certi momenti lo sarà ancora di più...
Quel che mi ha reso felice, non lascia cicatrici da mostrare, queste restano sigillate nel cuore...
Oggi ho una ferita in più, ma sono sicura che la dolcezza del ricordo mi restituirà la gioia che provavo guardandovi.. Sicuramente avete reso la mia vita migliore Mizzy & Trilly io ve ne sarò grata per sempre…
Ora non ci sono più gabbie a limitare il vostro cammino… Correte felici sulla Via Lattea… Siete finalmente libere …
Siete nate in un laboratorio, destinate ad essere vivisezionate e soffrire per l’intera esistenza…
Ho avuto l’onore di potervi regalare serenità e vita, ma non ho potuto donarvi la libertà.
Di certo vi ho restituito la dignità che meritavate… Con me ora il dolore, ma anche la consapevolezza di essere stata molto fortunata per aver avuto la possibilità di accudirvi, curarvi ed amarvi.
Ora siete sul ponte… Correte verso la vera libertà…
Io vi porterò sempre nel cuore e vi amerò fino all’ultimo dei miei giorni.o
Jole Dessi