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Forumer storico
Btp di nuovo sotto tiro? Per ora niente di inatteso
Nel week-end sono circolate di nuovo su siti Internet generalisti e su alcuni quotidiani le indiscrezioni a proposito di un’iniziativa in preparazione da parte dell’Unione Europea, riferita a restrizioni sui parametri in base ai quali le banche potrebbero detenere titoli di Stato. Ciò colpirebbe in particolare gli istituti di casa nostra, obbligandoli a vendere parte di Bot e Btp, con un effetto inevitabilmente negativo per le loro quotazioni. La notizia in realtà è vecchia e fu già pubblicata da questo report circa due anni fa. Il progetto è effettivamente allo studio delle autorità di Bruxelles, ma richiederà tempo per essere introdotto, anche perché non avrebbe senso adottarlo proprio quando la Bce sta comprando titoli di Stato. Ciò non esclude che occorra monitorare con attenzione i movimenti dei Btp e in particolare del “future” riferito al “long term”, che negli ultimi giorni ha subito un ripiegamento, restando pur sempre oltre il livello dei 136,8, sotto il quale partirebbe una fase realmente ribassista. Per ora si tratta quindi di indiscrezioni, da valutare con attenzione ma non tali da modificare il quadro generale del mercato dei nostri titoli di Stato.
Nel week-end sono circolate di nuovo su siti Internet generalisti e su alcuni quotidiani le indiscrezioni a proposito di un’iniziativa in preparazione da parte dell’Unione Europea, riferita a restrizioni sui parametri in base ai quali le banche potrebbero detenere titoli di Stato. Ciò colpirebbe in particolare gli istituti di casa nostra, obbligandoli a vendere parte di Bot e Btp, con un effetto inevitabilmente negativo per le loro quotazioni. La notizia in realtà è vecchia e fu già pubblicata da questo report circa due anni fa. Il progetto è effettivamente allo studio delle autorità di Bruxelles, ma richiederà tempo per essere introdotto, anche perché non avrebbe senso adottarlo proprio quando la Bce sta comprando titoli di Stato. Ciò non esclude che occorra monitorare con attenzione i movimenti dei Btp e in particolare del “future” riferito al “long term”, che negli ultimi giorni ha subito un ripiegamento, restando pur sempre oltre il livello dei 136,8, sotto il quale partirebbe una fase realmente ribassista. Per ora si tratta quindi di indiscrezioni, da valutare con attenzione ma non tali da modificare il quadro generale del mercato dei nostri titoli di Stato.