Stanotte vinco l’oscar

Sto faticosamente cercando di arrivare alla fine di nomadland....temo che per andare a letto dovró aiutarmi con 2 carretti....
 
Sto faticosamente cercando di arrivare alla fine di nomadland....temo che per andare a letto dovró aiutarmi con 2 carretti....
:eek:
Mi era sfuggito questo!
Ho visto Nomadland il 30, appena uscito su Disney +.
A un certo punto mi sono detta: "Dai, arriverà adesso almeno un dialogo banale, una fotografia anonima, una sbavatura nella sceneggiatura.". Non è arrivata. Per i miei gusti Nomadland è un capolavoro. Un inno alla libertà senza un'oncia di retorica. Non c'è un momento uno, dove cala la tensione emotiva che accompagna il percorso di una donna nomade nell'anima. Bisogna scrivere di più di bellezza. Tipo raccontare che la prova d'attrice di Frances McDormand è abbacinante, in un ruolo che pare costruito apposta per il suo viso bello e ruvido. Leggo che il covid ha aumentato il nomadismo. Il bisogno di fuggire dall'ordinario. Di certo, tra mille disastri, è stato capace di riprodurre la storia di un libro in un film straordinario.
 
:eek:
Mi era sfuggito questo!
Ho visto Nomadland il 30, appena uscito su Disney +.
A un certo punto mi sono detta: "Dai, arriverà adesso almeno un dialogo banale, una fotografia anonima, una sbavatura nella sceneggiatura.". Non è arrivata. Per i miei gusti Nomadland è un capolavoro. Un inno alla libertà senza un'oncia di retorica. Non c'è un momento uno, dove cala la tensione emotiva che accompagna il percorso di una donna nomade nell'anima. Bisogna scrivere di più di bellezza. Tipo raccontare che la prova d'attrice di Frances McDormand è abbacinante, in un ruolo che pare costruito apposta per il suo viso bello e ruvido. Leggo che il covid ha aumentato il nomadismo. Il bisogno di fuggire dall'ordinario. Di certo, tra mille disastri, è stato capace di riprodurre la storia di un libro in un film straordinario.

Ho capito...non lo guardo :d:
 
:eek:
Mi era sfuggito questo!
Ho visto Nomadland il 30, appena uscito su Disney +.
A un certo punto mi sono detta: "Dai, arriverà adesso almeno un dialogo banale, una fotografia anonima, una sbavatura nella sceneggiatura.". Non è arrivata. Per i miei gusti Nomadland è un capolavoro. Un inno alla libertà senza un'oncia di retorica. Non c'è un momento uno, dove cala la tensione emotiva che accompagna il percorso di una donna nomade nell'anima. Bisogna scrivere di più di bellezza. Tipo raccontare che la prova d'attrice di Frances McDormand è abbacinante, in un ruolo che pare costruito apposta per il suo viso bello e ruvido. Leggo che il covid ha aumentato il nomadismo. Il bisogno di fuggire dall'ordinario. Di certo, tra mille disastri, è stato capace di riprodurre la storia di un libro in un film straordinario.
Saró strano io ma riuscire ad usare la parola capolavoro per questo mattone mi risulta troppo difficile. Come mi risulta difficile abbinare la trama ad un "inno alla libertá" quando é tutto conseguenza diretta della disperazione derivata dalla crisi economica (altrimenti magari col piffero che la "nomade nell'anima" avrebbe lasciato il suo squallido villino nel nulla). Ma non c'é niente da fare, quando la congiunzione tra vari astri ed il radicalscicchismo si incontrano, anche un qazzatone del genere si becca l'oscar mentre, ad esempio, un vero capolavoro e vero inno alla libertá come "Into the wild - Nelle terre selvagge" (2008) di Sean Penn non fu nemmeno considerato.
 
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Mi era sfuggito questo!
Ho visto Nomadland il 30, appena uscito su Disney +.
A un certo punto mi sono detta: "Dai, arriverà adesso almeno un dialogo banale, una fotografia anonima, una sbavatura nella sceneggiatura.". Non è arrivata. Per i miei gusti Nomadland è un capolavoro. Un inno alla libertà senza un'oncia di retorica. Non c'è un momento uno, dove cala la tensione emotiva che accompagna il percorso di una donna nomade nell'anima. Bisogna scrivere di più di bellezza. Tipo raccontare che la prova d'attrice di Frances McDormand è abbacinante, in un ruolo che pare costruito apposta per il suo viso bello e ruvido. Leggo che il covid ha aumentato il nomadismo. Il bisogno di fuggire dall'ordinario. Di certo, tra mille disastri, è stato capace di riprodurre la storia di un libro in un film straordinario.

l'hai letto sul treddo di Svolta ? :piazzista:
 
Saró strano io ma riuscire ad usare la parola capolavoro per questo mattone mi risulta troppo difficile. Come mi risulta difficile abbinare la trama ad un "inno alla libertá" quando é tutto conseguenza diretta della disperazione derivata dalla crisi economica (altrimenti magari col piffero che la "nomade nell'anima" avrebbe lasciato il suo squallido villino nel nulla). Ma non c'é niente da fare, quando la congiunzione tra vari astri ed il radicalscicchismo si incontrano, anche un qazzatone del genere si becca l'oscar mentre, ad esempio, un vero capolavoro e vero inno alla libertá come "Into the wild - Nelle terre selvagge" (2008) di Sean Penn non fu nemmeno considerato.
Hai visto My octopus teacher?
Oscar per miglior documentario?
Anche quello fai fatica a chiamarlo capolavoro?
Mi ha commossa tantissimo. È un film stupendo e la traduzione del titolo in italiano non gli rende giustizia. La parola "teacher" è fondamentale per capire tutto il film.
 

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