Bollettino meteo del Bernakka:
Il treno sembra viaggiare sicuro ed i viaggiatori sono tranquilli malgrado che le carrozze, invece che appoggiarsi sul solido terreno, sono sospese ad una monorotaia.
I mercati azionari non sembrano voler correggere. D'altra parte questa settimana non si sono neanche rafforzati. Per saldo hanno marciato sul posto. Gli investitori sono estremamente positivi e fiduciosi come se i mercati fossero su dei binari e non potessero deragliare. Attenzione perché il QE ci costringe ad un viaggio nell'incognito.
Settimana scorsa avevamo pronosticato una continuazione della correzione fin verso fine mese con obiettivi a 1175 e 1150 punti punti di S&P500 e 2750 punti di Eurostoxx50. L'S&P500 é sceso a 1173 punti e l'Eurostoxx50 a 2765 punti. A prima vista sembra che abbiamo avuto ragione ma non é vero. Ci aspettavamo un calo più sostanziale e soprattutto mercati negativi fino a fine novembre. Invece l'S&P500 ha terminato la settimana a 1199 punti con una performance nelle ultime 5 sedute del +0.04%. Ora l'indice mostra un doppio massimo (aprile e novembre) a 1220-1127 punti che sembra in grado di bloccare gli attacchi dei rialzisti. Supporto a corto termine é a 1173 punti ed in seguito c'é il nostro obiettivo a 1150 punti. I 1200 punti é un'importante pivot. Con la maggior parte degli indicatori in territorio neutro e con la sparizione dell'ipercomperato non abbiamo chiari punti di riferimento. La correzione delle borse non sembra completa e quindi favoriamo ancora nel prossimo futuro una discesa degli indici. A medio termine però gli indicatori sono costruttivi.
Settimana scorsa abbiamo chiuso le nostre posizioni short sul cambio EUR/USD a 1.3480. Graficamente e tecnicamente la correzione dal massimo di novembre a 1.4280 é terminata.
Venerdì il cambio é tornato a 1.3670. Se come pensiamo ci sarà ancora una fase moderatamente negativa per le borse, l'USD dovrebbe tornare a rafforzarsi. Livelli sostanzialmente sotto gli 1.34 non sembrano però possibili.
I prezzi delle materie prime e dei metalli preziosi stanno correggendo e per saldo la settimana scorsa sono ancora scesi. L'oro quotava venerdì 1353 USD/oncia. Per le prossime settimane il prezzo dell'oro dovrebbe bloccarsi tra il supporto a 1320 USD/oncia ed il massimo annuale a 1424 USD/oncia.
Stamattina i mercati asiatici sono misti con Cina in calo e Giappone al rialzo.
Il Nikkei giapponese sale del +0.9%. Il future sull'S&P500 é a 1204.50 punti (+6). Il cambio EUR/USD é a 1.3740 e l'oro a 1358 USD/oncia.
Le borse europee inizieranno la giornata con un guadagno (Eurostoxx50 a 2880 punti / +1.2%) conseguenza dell'annunciato salvataggio dell'Irlanda e della chiusura di venerdì sera a Wall Street sul massimo. Vedremo se questa sarà una fugace accelerazione al rialzo o un tentativo di nuovi massimi.