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Bollettino meteo del colonnello Bernakka
Commento del 28/10/2010
Lo storno é un piccolo uccello di colore nero della famiglia dei passeri. È gregario e vive in stormi. Viene considerato dannoso poiché in grado di distruggere interi raccolti.
Da quattro giorni molti indici azionari europei scendono. C'é chi si ostina a definire questo calo come un'innocuo "storno" all'interno di un bull market che dovrebbe durare fino a fine anno. L'analisi tecnica si limita ad indicare che questo storno diventerà una consistente correzione.
Nei primi tre giorni della settimana gli indici azionari hanno mostrato debolezza. Ieri le borse europee hanno perso fino all'1%. In America invece l'S&P500 é calato fino ai 1171 punti prima di recuperare e limitare le perdite. L'indice ha chiuso a 1182 punti (-0.27%) e risulta praticamente invariato da dieci giorni a questa parte.
La nostra opinione di lunedì mattina é invariata: "Venerdì l'S&P500 ha chiuso a 1183 punti (+0.24%) incrementando la performance settimanale ad un +0.59%. Malgrado questo aumento i titoli che toccano nuovi massimi a 30 giorni sono scesi a 575. La fiducia degli investitori é salita ai livelli più alti da mesi a questa parte. La volatilità VIX é scesa a 18.78. I mercati sono quindi ipercomperati e si stanno strutturalmente indebolendo. Questo non significa che devono crollare ma che il potenziale di rialzo é ridotto e le probabilità di una sostanziale correzione aumentano considerevolmente. Al più tardi a novembre dovrà iniziare una fase negativa mentre per questa settimana una performance positiva ma inferiore all'1% é ancora possibile."
Confermiamo però che le borse non sembrano ancora pronte per un netto calo. Potrebbero rafforzarsi ancora alcuni giorni senza superare i massimi di lunedì. La correzione dovebbe concretizzarsi ad inizio novembre ed essere almeno del 5%.
Siamo tendenzialmente positivi sul dollaro americano. Il cambio EUR/USD é salito a 1.4155 a metà ottobre e questo costituisce un massimo di medio termine.
Ora il cambio EUR/USD é tornato stabilmente sotto gli 1.40 (1.3810). Prevediamo per le prossime settimane una discesa di carattere correttivo fino a ca. 1.34.
L'oro é salito fino a 1387 USD/oncia prima di iniziare l'attesa correzione. Ieri ha terminato la giornata a 1325 USD ed é almeno a corto termine in una fase di ribasso. Nel rialzo abbiamo sotto estimato il possibile top vendendo con troppo anticipo. Ora, bruciati dalla precedente esperienza, evitiamo di fare previsioni anche se un ritorno sotto i 1300 USD sembra un normale sviluppo tecnico.
Stamattina i mercati asiatici sono generalmente positivi con il Giappone che costituisce un'eccezione. Il Nikkei cala del -0.22%. Il future sull'S&P500 é a 1180 punti (+2 punti).
Le borse europee inizieranno la giornata al rialzo di circa il +0.7% (Eurostoxx50 a 2845 punti). Prevediamo che parte di questa plusvalenza restarà fino a stasera.