Marcantonio Bragadin
Nuovo forumer
Carissimo Marcantonio B, grazie per l'ottimo servizio che stai rendendo a noi tutti. Sai che ti seguo con grande interesse e attenzione.
Veniamo al dunque. Ho 350k da investire, con l'obiettivo di preservare il capitale, ottenere un flusso cedolare continuo, da reinvestire per il 50% ogni anno, per alimentare il capitale.
Domando:
1. Confermi ad oggi la suddivisione nei 6 titoli indicati nel post n.97 del mese di marzo?
2. Se si, suggerisci di aspettare l'esito della tempesta in atto (timore di default Grecia).
3. Ha senso attendere per acquistare i 6 titoli a prezzi più bassi?
4. Quanto lasceresti di liquidità?
Ti ringrazio sentitamente per la disponibilità con cui metti a disposizione la tua esperienza.
Risposte veloci:
1) no (è stato appena emesso un nuovo btp indicizzato all'inflazione)
2) dovrebbe essere ininfluente
3) per quanto mi sforzi non riesco a vedere niente nella palla di cristallo
4) Iniziando ora un 10% - 15% prudenziale non guasta (credo di aver già spiegato il perché).
spiegazione della risposta n. 3
Evidentemente il prezzo di carico ha la sua importanza nel determinare il rendimento, ma questo dopo (sottolineo dopo) l'acquisto, e dopo che il prezzo si è mosso in un deteminato modo.
Se, ad esempio le cedole dei cct fossero al 5% annuo invece che all' 1% vorrebbe dire che i prezzi si sarebbero mossi diversamente da come hanno fatto, ma il portafoglio avrebbe beneficiato di incassi cedolari superiori e quindi di una somma reinvestibile superiore.
Personalmente sono per un'operatività piuttosto statica (anche se può sembrare un'ossimoro) per cui preferisco prima studiare una strategia e poi applicarla.
Con un portafoglio come questo, si prendono tre treni contemporaneamente:
Rialzo tassi con i cct
Copertura inflazione con i btpi (o btpei visto che si parla dell'inflazione europea)
Ribasso tassi con i btp (brevi).
Poichè i movimenti di rialzo e di ribasso possono essere anche molto veloci, non si corre il rischio di perderli perchè si è già dentro (con circa 1/3) e nel caso peggiore che possa succedere, rialzo dei tassi con ribasso inflazione ho almeno 1/3 del portafoglio che si muove a mio favore; (secondo me questa è un'ipotesi puramente scolastica ma giusto per non escludere niente si può accademicamente considerarla).
Infine ripeto ancora una volta (spero non ad nauseam) la non certezza dei risultati futuri, l'investimento a vostro rischio, lo studio e l'informazione prima di investire, etc.