successione con prodotti derivati in portafoglio

arseniolupin

Forumer storico
buon giorno ragazzi.

ho una domanda pure io da fare sui derivati, se qualcuno ha la competenza per aiutarmi ne sarei grato.
per cortesia se esprimete ipotesi e non certezze siate chiari a specificarlo...

allora viene a mancare il signor Rossi. ha conto intestato solo a lui. erede certificato un unico figlio.

il figlio si reca in banca ( in italia ) per chiedere certificazione saldi .

nel portafoglio del padre trova , sicav, obbligazioni, azioni, future mininasdaq scadenza sett, e una bella lista di opzioni isoalpha italiane .

la banca non ha saputo dirgli come comportarsi e farà sapere ...

nel frattempo il figlio di Rossi, mio conoscente, mi chiede se può intervenire chiudendo le posizioni derivati che non saprebbe come gestire o se deve obbligatoriamente aspettare di chiudere tutta la successione e infine "subentrare" nelle posizioni derivati non scadute o non andate in esecuzione.
ha pure naked call . ossia cal vendute senza possedere il sottostante.

secondo me può dimostrando di essere unico erede ( atto notorio ) chiedere alla banca di eliminare il rischio futuro chiudendo tutte le posizioni derivati (sopratutto le cal scoperte ) , prima di entrare in possesso del patrimonio. Non ho però la certezza legale, non trovo niente su internet, ho chiesto a qualche amico avvocato/commercialista in Italia , sanno una mazza...solo ipotesi
 
Ultima modifica:
ciao,
IPOTESI

quello che dici in teoria nn fa una piega come logica.
Ma se ho capito bene, il figlio non è cointestatario. E questo potrebbe fare una grossa differenza.
Nella pratica è molto probabile che il figlio andrà a scontrarsi con la burocrazia che farà dire alla banca: "fino a quando la successione non si chiude, io non faccio/non voglio fare nulla". Dipende da chi trovi. Se trovi l'impiegato medio, sarà come ho detto io.
Se trovi quello che ne capisce qualcosa di quegli strumenti, forse, e dico forse, potrebbe darsi da fare.

Se è l'unico erede, puo' pero' velocemente andare da un commercialista o da un sindacato e farsi dare il documento tanto atteso.
A quel punto, tempo pochi giorni, la banca farà i movimenti

Certo, in quei giorni, potrebbe accadere di tutto
 
Buongiorno arsenio.
Lavorando in banca da piu' di trent'anni posso dirti che la banca NON si muove finché non ha a proprie mani la dichiarazione di successione, salvo sia una banca (medio-piccola) dove l'erede e' ben conosciuto e puo' essere agevolato nel chiudere alcune posizioni in titoli, ma si andrebbe nel campo delle conoscenze personali (tra direttore e cliente/famiglia), quindi si uscirebbe dal percorso standard bancario in caso di decesso cliente.
 
Buongiorno arsenio.
Lavorando in banca da piu' di trent'anni posso dirti che la banca NON si muove finché non ha a proprie mani la dichiarazione di successione, salvo sia una banca (medio-piccola) dove l'erede e' ben conosciuto e puo' essere agevolato nel chiudere alcune posizioni in titoli, ma si andrebbe nel campo delle conoscenze personali (tra direttore e cliente/famiglia), quindi si uscirebbe dal percorso standard bancario in caso di decesso cliente.

grazie della risposta.
indi si fa alla "viva il parroco" ? ma nel caso di amicizia col direttore chi firma gli ordini di chiusura posizione ? a quale titolo appone firma l'erede se non è ancora il possessore dei titolì e non è controparte dei derivati ?
possibile non esista una legge , un decreto o una disposizione simile da parte di qualche tribunale (valido legalmente in assenza di legge scritta) ?
 
A me la SIM, il fondo titoli non me l'ha fatto toccare, nonostante il consulente finanziario fosse si può tranquillamente dire, uno di famiglia. Ed era proprio il periodo dello scoppio della guerra in Ucraina, per cui c'era il timore che vi potessero essere forti perdite, anche perchè la pratica di successione dura parecchi mesi. Alla fine è stato meglio così perchè ci ho pure guadagnato. Però ovviamente una cosa sono dei fondi di investimento ed un'altra degli strumenti ad alto rischio. E' evidente che c'è un vuoto legislativo in tal senso.
 
pensate un attimo.

ha delle cal vendute senza aver il sottostante in portafoglio e put vendute
la liquidità presente sul conto corrente in successione non ha la capienza necessaria in caso di esercizio di tutte le put o peggio per compare le azioni da consegnare in caso andassero in esecuzione

che fa la banca ?
in caso esercizio put manda il conto del de cuius in rosso applicando interessi passivi a discrezione ?
in caso di esercizio cal compra autonomamente i titoli necessari alla consegna ( non è che possa non consegnare) e manda di nuovo conto
corrente in negativo ? lascia il conto titoli del de cuius con azioni vendute ) short titoli ?

mi pare strano non ci sia una legislazione o una decisione di un tribunale in merito.


cavolo..... morissi io adesso, a mia moglie conviene rinunciare all' eredità o come se ne esce col mio portafoglio di isoalpha ??
 
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buon giorno ragazzi.

ho una domanda pure io da fare sui derivati, se qualcuno ha la competenza per aiutarmi ne sarei grato.
per cortesia se esprimete ipotesi e non certezze siate chiari a specificarlo...

allora viene a mancare il signor Rossi. ha conto intestato solo a lui. erede certificato un unico figlio.

il figlio si reca in banca ( in italia ) per chiedere certificazione saldi .

nel portafoglio del padre trova , sicav, obbligazioni, azioni, future mininasdaq scadenza sett, e una bella lista di opzioni isoalpha italiane .

la banca non ha saputo dirgli come comportarsi e farà sapere ...

nel frattempo il figlio di Rossi, mio conoscente, mi chiede se può intervenire chiudendo le posizioni derivati che non saprebbe come gestire o se deve obbligatoriamente aspettare di chiudere tutta la successione e infine "subentrare" nelle posizioni derivati non scadute o non andate in esecuzione.
ha pure naked call . ossia cal vendute senza possedere il sottostante.

secondo me può dimostrando di essere unico erede ( atto notorio ) chiedere alla banca di eliminare il rischio futuro chiudendo tutte le posizioni derivati (sopratutto le cal scoperte ) , prima di entrare in possesso del patrimonio. Non ho però la certezza legale, non trovo niente su internet, ho chiesto a qualche amico avvocato/commercialista in Italia , sanno una mazza...solo ipotesi
esperienza di famiglia diretta, mio cognato è venuto a mancare qualche anno fa, aveva solo azioni un bel gruzzolo, in quel periodo erano azioni quasi tutte sui massimi, non c'è stato verso seppur banca locale di far chiudere le azioni e lasciare sul conto il denaro disinvestito, solo con la sucessione in mano dopo diverso tempo ( c'era in mezzo il giudice tutelare per la presenza di un minore) -40% il risultato della vendita
azioni rispetto a quello che si poteva realizzare nel momento della morte
 
Opinione
concordo con l'opinione che la banca vorrà cautelersi attreverso la chiusura della successione al netto delle ipotesi piu favorevoli ove la banca sia "benevola".
Mi chiedo invece se , conoscendo la banca alla perfezione le posizioni in corso e l'ammontare dell'eredità, possa venire incontro all'esigenza dell'erede di "fissare" la posizione a operando direttamente con l'erede.
 
Allora... riporto testualmente:

Quesito interessante.
Secondo me, in teoria non puo' fare nulla finche' non si intesta lui direttamente questo denaro.
In pratica, la banca, se sa che e' l'unico erede, glielo puo' far fare. Pero' credo sia a discrezione della banca.
L'unico escamotage che mi viene in mente e che possa funzionare, e': io so che in tutti i casi in cui ci sia di mezzo una successione, e' possibile chiedere alla banca di svincolare una somma pari alle spese funebri. Quindi, se la vendita di quelle opzioni generasse la cifra che serve per pagare le spese funebri, credo che lo possa fare. Pero' e' un "credo", nel senso che e' sempre a discrezione della banca.
 

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