In questi tempi duri per noi, leggendo qua e la  nei forum balza evidente la proposta (il più delle volte dettata dalla  rabbia del momento) che molti avanzano riguardante l'esportazione dei  capitali all'estero. .....................
       Appare evidente dunque che l'idea di portare i propri soldi fuori  restando nell'ambito della legalità sia destinata quasi sempre a restare  una pura utopia.
       
       Perdonate la lunghezza.
		
		
	 
       Io non parlavo di paradisi fiscali, di stati chissà dove o che, ma  semplicemente di nazioni appartenenti alla UE, tolte quelle in cui vige  il segreto bancario, tipo l'Austria, leggendo la varia normativa in  giro, che ho linkato, l'idea che mi sono fatto, come già detto, in  ambito UE, dal 2005-2006, semplificata al max, è:
       
       - paghi la ritenuta del paese in cui si trova il conto, se inferiore a  quella del paese di residenza, paghi in Italia la differenza, se  superiore puoi chiedere rimborso del relativo credito
       
       - paghi una ritenuta secca del 35% (dal 1° luglio, prima era più bassa)
       
       - l'intermediario estero (però comunque UE, ammesso te lo consenta) ti  accredita di volta in volta i proventi direttamente su c/c italiano,  specificando di che si tratta, e la banca italiana paga come se li  avessi riscossi in Italia
       
       Insomma la UE non doveva servire per la libera circolazione di merci/servizi/transazioni/cittadini, o no?
       O serve solo per pagare profumatamente altri ladrones che hanno bisogno  di centinaia d'interpreti per capirsi visto che manco parlano una lingua  comune e ci mettono un anno solo per dire che la cioccolata è  cioccolata anche se non ha cioccolata?
       
       
       
	
		
	
	
		
		
			Nella 
circolare 45/E dell'agenzia delle entrate del 13 settembre 2010,  a pagina 16 si legge: "Con riferimento ai conti correnti all’estero,  l’obbligo di compilazione del modulo RW non sussiste qualora il  contribuente ...........
       Credo però che questo si applichi solo agli interessi di conto corrente,  e che non valga invece per capital gain, cedole e dividendi, che vanno  dichiarati nei quadri RT e RM.
		
 
       
       Leggendo tutto il resto della pappardella che ho linkato, si parla anche  di titoli di stato, obbligazioni, e da qualche parte c'è pure anche un  esempio d'un acquisto a 100 e vendita a 105, quindi, imho una  plusvalenza, quindi, sempre imho, che vadano dichiarati oppure no può  essere dubbio, che la ritenuta rimanga la medesima che avresti in  Italia, invece mi sempre abbastanza intuitivo, il che era il succo del  discorso, dichiararli o meno non è un problema, si parla di  guadagni/risparmi leciti, se serve dichiararli si dichiarano e basta,  l'importante è non farsi tosare.
       
      
      
	
		
	
	
		
		
			..... in molti casi quello che si risparmierebbe  di bollo deposito si spenderebbe in commissioni di negoziazione, che  all'estero (specie in Svizzera) sono nell'ordine dell'1%.
 
		 
      In svizzera sì, poi anche la tassazione degli utili è molto più feroce che da noi.
      Invece che nella UE le commissioni di negoziazione siano elevate non  credo, di fatto però non lo so, so che in Austria costano come da noi,  perchè tutta la mia ricerca è partita inizialmente causa parente tanto  danaroso quanto spilorcio che m'ha coinvolto in quest'assurdità di  leggi/decreti/direttive/chiarimenti, per poi scoprire, almeno nel mio  caso, con la finanziaria non mi cambierà granchè.
      Comunque ti dicevo che in Austria spendi come qua, perchè lo spilorcio  ha già sentito alcune banche straniere che hanno filiali pure in Italia,  tra queste l'unica di cui mi ha riferito qualcosa era austriaca, spese  di tenuta 30-35 euro l'anno, commissioni come in Italia, euroritenuta  fissa (perchè mantengono il segreto bancario) degli utili al 35%.
      
      
	
		
	
	
		
		
			E poi la parte dichiarativa (quadri RW, RT e RM) è  da perdere la testa: se la fai da solo risparmi ma diventi matto, se te  la fai fare paghi una cifra nell'ordine dei 1.000 euro.
		
		
	 
      
      Questo non lo sapevo, pensavo fosse una cosa semplicissima, tipo metti i  totali di capitale e proventi, o magari al max, dei totali suddivisi  per mese, però non avevo verificato.
     
     
     
	
		
	
	
		
		
			Esatto!! Dopodichè se l'imposta pagata  all'estero è superiore a quella pagata in italia peggio per te, se è  inferiore pagherai la differenza.
		
		
	 
     Se è superiore chiedi il rimborso, o vai a credito, non ricordo più cosa  avevo letto, se è inferiore pagando la differenza, sborserai quanto in  Italia, non ci vedo nulla di drammatico.
    
    
    
	
		
	
	
		
		
			mi sembra assurdo:
    se uno opera con i derivati (esempio stock options) paga meno che  operando con le azioni direttamente - pur essendo magari l'esposizione  superiore?!?!
		
		
	 
    Mi sembra sia stato sempre così, se parli di commissioni, se uno che  compra/vende un fib dovesse pagare prendendo come base del calcolo  95mila euro (mettiamo ad esempio con l'indice a 19mila movimenti 95mila  euro) i derivati non sarebbero mai nati.
   
   
   
	
		
	
	
		
		
			.....leggendo soprattutto nell'altro forum dove  hanno aperto addirittura un thread dedicato allo spostamento di conti  all'estero....
		
		
	 
   Gentilmente m'indicheresti il link?
  
  
	
		
	
	
		
		
			Bravo!! ti è sorto lo stesso dubbio mio. Dopo il 2014 che faranno?? ......
		
		
	 
  Non mi preoccuperei molto, nel 2012 c'è la fine del mondo, mi sembra la  previsione più azzeccata finora, da come stanno andando le cose.
 
 
 
	
		
	
	
		
		
			....
 E ricordatevi che quando parlano di ricchi la soglia di partenza è di  500k ( e forse anche meno ...) non di ml di euro...
		
		
	 
 Con Prodi e Bertinotti si parlava di ricchi/rendite dai risparmi di 50k,  poi aumentarono a 100-150k perchè mezz'Italia era stata colta da  infarto, il nano, zitto zitto, "
finchè ci sarò io, nessuno metterà le mani nelle tasche dei risparmi...."  ed invece zitto zitto ha fregato tutti, nano ndo cacchio stai adesso?  Non vedi che sei circondato da na massa di c...ni che te fanno fà na  figura de ***** leggiferando al contrario di quello che dici?
	
		
	
	
		
		
			La cosa migliore, per chi può farlo, è trasferire  legalmente la residenza in un paese off shore o a bassa tassazione.  Molti acquistando o affittando casa a Malta, Cipro, ecc. ottengono la  residenza e trasferiscono i patrimoni lì. Poi tornano in Italia magari  per trovare i parenti e gli amici, per non più di 182 giorni all'anno  per dimostrare che prevalentemente si vive all'estero e non si hanno più  interessi in Italia (ma anche questo è uno scogli superabile intestando  i beni o le attività a terzi o a fondazioni private).
		
		
	 
Ma se ho i miliardi off shore, che cacchio ci torno in Italia a fare?
Ai parenti pago l'aereo che vengano loro a trovarmi, così sono pure più contenti.
 
	
		
	
	
		
		
			Ottimo programma da integrare con:
 
.....
Vedrai che fatto questo non c'è più bisogno di patrimoniale
		
		
	 
Aggiungiamo il punto 21:
21. Chi è stato liberamente eletto e non realizza gli impegni presi, se uomo, verrà pubblicamente evirato, se donna ......
E lo voto anch'io.
