Tempo a Milano - Cap. 1

Stato
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Industria, ordinativi e fatturato in forte calo a gennaio

L'Istat ha comunicato oggi che gli ordinativi all'industria sono calati in Italia a gennaio del 3,6%. Gli ordinativi interni sono cresciuti dello 0,7%, mentre quelli esteri sono scesi del 9%.Su base annua gli ordinativi sono calati a gennaio del 5,5%. L'Istat osserva che l'incremento più rilevante si è registrato per i prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+3,0%), mentre la flessione maggiore si è osservata nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-9,2%).
Il fatturato dell'industria è calato a gennaio dell'1,6%, registrando flessioni dello 0,9% sul mercato interno e del 3,1% su quello estero.
Rispetto al gennaio 2014 il fatturato è sceso del 5,6%. Il contributo più ampio a tale flessione è venuto dalla componente interna dell'energia.


Redazione Borsainside
 
Commercio, vendite al dettaglio in leggero aumento a gennaio

Le vendite al dettaglio sono aumentate in Italia a gennaio dello 0,1%. Il dato è conforme alle previsioni degli economisti.Nel confronto con dicembre, le vendite di prodotti alimentari sono aumentate dello 0,4%, quelle di prodotti non alimentari sono rimaste invariate.
Su base annua le vendite al dettaglio sono aumentate a gennaio dell'1,7%. L'indice del valore delle vendite di prodotti alimentari è aumentato del 2,9%, quello dei prodotti non alimentari dell'1%.
Nella media del trimestre novembre-gennaio 2015 l’indice dell'ISTAT è salito dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti.


Redazione Borsainside
 
bah.
dal mio punto di vista, e non solo mio, la reputazione della compagnia ne sarebbe uscita molto meglio
se si fosse appurata un'avaria o un guasto tecnico.
così, invece, si evidenzia una falla di sicurezza e procedurale grossa come una montagna!

Concordo.
Ammesso che sia Lubitz l' autore della strage la responsabilità
non è solo sua. Le notizie che ci arrivano sono una fotografia
ben lontana dallo stereotipo di una Germania efficiente, precisa,
da prendere come esempio.
Se poi sotto c' è dell' altro che non dobbiamo sapere, allora
la reputazione di quel paese finirà sotto i tacchi.
 
Aste Tesoro: Il tasso del BOT a 6 mesi scende allo 0,04%

L'Italia ha collocato oggi Buoni Ordinari del Tesoro (abbr. BOT) a 6 mesi per €7 miliardi, il target massimo previsto.Il tasso è sceso, rispetto all'asta di febbraio, dallo 0,09% allo 0,04%. Si tratta di un nuovo minimo storico.
Le richieste hanno ammontato a €12 miliardi. Il bid-to-cover ratio è stato pari a 1,71 contro 1,81 dello scorso mese.


Redazione Borsainside
 
Confcommercio: Ripresa in corso, ma occorre ridurre la pressione fiscale

La ripresa è finalmente cominciata, ma si può consolidarla e rafforzarla con interventi in vari campi, a partire dal fisco e dal turismo. Lo afferma la Confcommercio.
L'Ufficio Studi dell'associazione dei commercianti ha presentato oggi la "Nota sullo scenario economico 2015-2016". Il PIL dovrebbe crescere dell'1,1% quest'anno e dell'1,4% nel 2016, mentre la spesa delle famiglie residenti è vista in aumento dello 0,9% nel 2015 e dell'1% nel 2016 grazie al modesto recupero del reddito disponibile in termini reali generato dai primi segnali positivi sul fronte dell'occupazione. E' infatti prevista una crescita degli occupati di circa 83mila unità nel 2015 e di 96mila nel 2016.
I prezzi dovrebbero rimanere stabili quest'anno e crescere dell'1,1% l'anno prossimo, mentre i consumi aumenterebbero dell'1,2% nel 2015 e dell'1% nel 2016.
Secondo l'Ufficio Studi di Confcommercio, il reddito disponibile delle famiglie dovrebbe crescere sia nel 2015 che nel 2016. Ciò favorirà una ripresa dei consumi di oltre il 2% cumulato, che continuerà a riguardare le telecomunicazioni, soprattutto l'elettronica di consumo e l'informatica domestica. Ma, per effetto dell'Expo, anche l'alimentazione fuori casa, gli alberghi, i trasporti e i viaggi.
Ridurre la pressione fiscale

L'Ufficio Studi di Confcommercio indica che il risparmio sulla spesa per interessi derivante dalla discesa dello spread rende possibile tagliare l'Irpef agendo sulle aliquote relative agli scaglioni di reddito. "La cosa fondamentale è che l'Italia non deve lasciarsi sfuggire l'opportunità di intraprendere il sospirato percorso di riduzione della pressione fiscale, conditio sine qua non per una crescita significativa dei consumi e quindi dell'economia nel complesso".
Cresce il divario tra Centro-Nord e Sud

L'Ufficio Studi di Confcommercio avverte che la ripresa può essere messa in discussione dal divario crescente tra Centro-Nord e Sud del Paese. Se il tasso di disoccupazione si e attestato al 13% nell'ultimo trimestre dello scorso anno, nel Mezzogiorno si è superato il 21% contro meno del 9% nel Nord. Nel triennio 2012-2014, inoltre, quasi la metà dei nuovi disoccupati è stata generata nel Sud del Paese. Ma non basta: se nel biennio 2015-2016, il PIL e i consumi pro capite nel Centro-Nord sono visti tornare sopra i livelli del 2013, per il Mezzogiorno sono previsti previsto PIL stabile e consumi per abitante sotto i livelli del 1995 di quasi un punto e mezzo percentuale.
Effetti positivi dall'Expo

La manifestazione in programma tra maggio e ottobre prossimi dovrebbe produrre un impatto aggiuntivo sulla crescita "normale" del 2015. I circa 29 milioni di presenze turistiche aggiuntive previste comporteranno una maggiore spesa turistica degli stranieri per oltre 2,5 miliardi di euro con un impatto positivo pari allo 0,2% sul PIL e allo 0,3% sui consumi totali.
Forti opportunità nel turismo

Nel 2014 i principali settori del made in Italy attivi con l'estero (alimentari e vino, abbigliamento, arredamento, apparecchiature e macchinari) hanno ha generato un saldo positivo di oltre 5 punti di PIL. Da parte sua il turismo, da solo, vale circa quanto alimentare e abbigliamento insieme: c'è quindi una forte sottovalutazione di un'attività economica in grado invece di generare grandi opportunità di sviluppo e di crescita, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno.
L'Ufficio Studi di Confcommercio sottolinea che l'Italia, rispetto ai suoi principali competitors turistici dell'area mediterranea, ha il saldo turistico più modesto in rapporto al PIL, che da anni resta fermo ad un non certo esaltante 1% del PIL. E le note dolenti vengono soprattutto dal Sud e dalle Isole, dove si orienta soltanto il 12-13% della spesa dei non residenti.


Redazione Borsainside
 
USA: L'economia cresce nel quarto trimestre del 2,2%

Il Dipartimento del Commercio ha comunicato oggi che in base alle sue stime definitive il PIL degli USA è aumentato nel quarto trimestre del 2014 del 2,2%. Anche la lettura precedente aveva indicato un aumento del 2,2%. Gli economisti avevano previsto una revisione a +2,4%.
Nel terzo trimestre il PIL degli USA era cresciuto del 5%. Durante l'intero 2014 l'economia statunitense è cresciuta del 2,4%, dal 2,2% del 2013.
Le spese per consumi, il motore della crescita dell'economia statunitense, sono aumentate nel quarto trimestre del 4,4%, contro il +4,2% della precedente stima. Si è trattato del più forte aumento dal 2006.
Le scorte di magazzino sono state riviste al ribasso, da $88,4 a $80 miliardi.
Le esportazioni sono cresciute del 4,5%, contro il +3,2% stimato precedentemente.
Il PCE Core, l'indicatore più seguito dalla Federal Reserve per monitorare l'inflazione, è stato confermato a +1,1% (+1,4% nel trimestre precedente). La banca centrale statunitense tollera, non ufficialmente, una crescita dell'inflazione su base annua tra l'1% ed il 2%.


Redazione Borsainside
 
Brasile, PIL quarto trimestre +0,3%, sopra attese

L'IBGE (Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística) ha comunicato oggi che il PIL del Brasile è cresciuto nel quarto trimestre del 2014 dello 0,3%. Gli economisti avevano previsto un calo dello 0,1%. Il dato del terzo trimestre è stato rivisto al rialzo, da +0,1% a +0,2%.
A sostenere la prima economia dell'America Latina è stato lo scorso trimestre soprattutto l'aumento delle spese delle famiglie (+1,1%). In crescita anche il settore dei servizi (+0,3%). Il settore industriale è calato dello 0,1%, mentre gli investimenti sono scesi dello 0,4%.
Durante l'intero 2014 l'economia brasiliana è cresciuta dello 0,1%, rispetto al +2,7% del 2013.


Redazione Borsainside
 
USA: L'indice Michigan scende a marzo a 93 punti

L'Università del Michigan ha annunciato oggi che in base alle sue stime definitive il suo indice relativo alla fiducia dei consumatori statunitensi (Michigan Consumer Confidence Index) è calato a marzo, rispetto a febbraio, da 95,4 a 93 punti. La lettura preliminare aveva indicato 91,2 punti. Gli economisti avevano previsto 92 punti.Il sottoindice relativo alle aspettative è sceso da 88 punti di febbraio a 85,3 punti. In calo anche il sottoindice relativo alle attuali condizioni dell'economia, da 106,9 a 105 punti.


Redazione Borsainside
 
Petrolio: chiude -5% a 48,87 dlr/barile, in settimana +4,9%




(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 27 mar - Il petrolio ha chiuso la seduta odierna in forte calo ma nell'ottava ha messo a segno un bel rialzo. Al Nymex il contratto a maggio ha ceduto 2,56 dollari, il 5%, a 48,87 dollari al barile. Rispetto a venerdi' scorso, il rialzo e' del 4,9%. Dopo il rally di ieri legato alle tensioni geopolitiche in Yemen, dove una coalizione guidata dall'Arabia Saudita ha lanciato un'azione militare contro i ribelli degli Houthi, a tenere a freno oggi il petrolio sono le prospettive di un accordo sul nucleare tra l'Iran e i 5+1 (i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu - Russia, Usa, Regno Unito, Cina, Francia - piu' la Germania, ndr). Un'intesa potrebbe portare al venire meno delle sanzioni imposte a Teheran e dunque al via libera delle esportazioni di greggio iraniano, che andrebbe ad aggiungersi a scorte mondiali gia' ampie. Negli Stati Uniti sono cresciute anche questa settimana confermandosi sui massimi di 80 anni.


A24-Spa
(RADIOCOR) 27-03-15
 
Stato
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