sabby61
Forumer storico
Che l'Arabia e i suoi alleati stiano bombardando lo Yemen è un fatto.Semplice. L'Arabia Saudita inizia a vedere che il crollo del greggio non danneggia solo lo shale americano ma anche il suo bilancio ... per cui sta cercando di coinvolgere sia i paesi Opec e quelli non Opec su una trattativa mirante al contenimento dell'estrazione per riassorbire il piu' rapidamente possibile l'eccesso di offerta. Ricordiamoci che a giugno c'e' il vertice dell'Opec a Vienna. Si sono verificati i primi default delle aziende americane che estraggono shale oil. Queste ultime hanno sempre piu' difficolta' a reperire finanziamenti sui mercati ed il loro debito (garantito dal petrolio estratto) non e' piu' cosi' appetibile come qualche mese fa per gli hedge fund (si parla di una mole di 1.000 miliardi di dollari di debiti ... le aziende shale hanno bisogno di fondi ingenti per funzionare). A questo punto sia gli americani che gli arabi hanno interesse a che le quotazioni non scendano ulteriormente. Che abbiano trovato la quadra e' altamente probabile ... dato che gli arabi hanno iniziato a bombardare lo Yemen per estirpare l'Isis ... creatura che credo abbiano contribuito in maniera determinante a creare. E quando l'accordo c'e' ... in borsa si festeggia. Quindi prossimamente a mio avviso assisteremo ad una riduzione consistente dello shale americano e ad un taglio serio dell'estrazione di petrolio convenzionale da parte della stragrande maggioranza dei produttori mondiali.
Che lo stiano facendo per estirpare l'isis è un falso.
Stanno bombardando gli sciiti (appoggiati dall'Iran) che hanno attuato un colpo di stato.
Quelli dell'isis, invece, sono sunniti (come l'Arabia e come al qaeda, che nello Yemen ha parecchie basi).
Tanto è vero che venerdì scorso nello Yemen l'isis ha fatto 150 morti tra i fedeli sciiti nelle moschee.