modesta proposta:
oltre ai tagli alle spese, razionalizziamo le entrate
Tv, quelle frequenze a prezzi stracciati
Tv, quelle frequenze a prezzi stracciati
I due gruppi pagano solo 45 milioni di euro
Chi usa una risorsa scarsa deve pagare un prezzo legato alla domanda di quella risorsa; questa regola economica si fa addirittura etica quando essa appartiene allo Stato
I duopolisti collusivi Rai/Mediaset, come sempre avvinghiati in un abbraccio che fa di uno il miglior alleato dell' altro, pagano solo 45 milioni di euro l' anno (26 Rai e 19 Mediaset).
Oggi su Roma o Milano si comprano singole frequenze per svariati milioni di euro; come mai Rai/Mediaset, che di frequenze ne usano 5-6 mila ciascuna, pagano così poco? La Fcc, autorità di settore USA, stima che l' asta per i 108 megaHertz usati per l' analogico - e che torneranno allo Stato contro la strenua resistenza delle tv - darà proventi dell' ordine dei 5
0 miliardi di dollari; la sola Verizon, colosso telefonico Usa, espone costi per licenze wireless superiori ai
40 miliardi di dollari.
C' è il raffronto di mercato, dato da quanto incassato dall' Italia nel 2000 con l' asta Umts,
3,3 miliardi di euro per 15 megaHertz per 15 anni, poi portati a 20; se invece si attualizza un pagamento costante di 22,5 milioni di euro (dato unitario medio del duopolio) su 20 anni al 5%, il risultato è
300 milioni di euro. Ogni duopolista paga quindi solo il 9% di quanto paga, per esempio, H3G, ma usa uno spettro che, pur non ben confrontabile, è probabilmente il 50% in più. Pagare il 9% per usare il 150%;
Una volta lo Stato gestiva male i propri beni, ora ogni distrazione è vietata. Perché fare regali di Stato ad operatori economici di enorme rilievo, uno dei quali, per di più, realizza profitti senza pari?
(16 ottobre 2004) - Corriere della Sera