tommy271
Forumer storico
Governo non farà mai patrimoniale, crescita in arrivo-Berlusconi
giovedì 27 gennaio 2011 18:29
ROMA, 27 gennaio (Reuters) - In un'intervista che uscirà domani sul Foglio, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi spiega perché il governo non farà mai una patrimoniale, dice che la ripresa è dietro l'angolo e spiega da dove ripartirà l'esecutivo per favorire la crescita e le liberalizzazioni necessarie al Paese.
"Una imposta patrimoniale con il livello abnorme di pressione fiscale che si registra in Europa e in Italia, con i formidabili ostacoli che si frappongono alla crescita, sarebbe la via più breve per deprimere gli investimenti, mettere in fuga i capitali, impedire le riforme, riaccendere la corsa alla spesa pubblica improduttiva e alla creazione di nuovo debito. Bisogna fare esattamente il contrario: liberalizzare, privatizzare, riformare e incentivare la crescita dell'occupazione qualificata, della spesa per infrastrutture, dell'istruzione e della ricerca", dice Berlusconi nell'intervista secondo un'anticipazione diffusa dal Foglio alle agenzie.
"Se il Partito democratico e il Terzo polo si lasciassero lusingare da questa cultura old fashion si impiccherebbero all'eterno ritorno dell'identico, metterebbero in luce vecchiume e paralisi intellettuale e strategica", aggiunge il premier.
Quanto alla possibilità che a marzo con i nuovi vincoli europei ci siano più sacrifici per il Paese, Berlusconi risponde: "Siamo perfettamente in grado di fronteggiare in sicurezza gli aspetti anche più scabrosi della crisi finanziaria internazionale. La crescita è dietro l'angolo".
***
Sono in attesa di sapere le prossime iniziative per la "crescita" e le "liberalizzazioni".
Su queste ultime mi basterebbe l'abolizione degli ordini professionali. Sarebbe già sufficiente.
giovedì 27 gennaio 2011 18:29
ROMA, 27 gennaio (Reuters) - In un'intervista che uscirà domani sul Foglio, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi spiega perché il governo non farà mai una patrimoniale, dice che la ripresa è dietro l'angolo e spiega da dove ripartirà l'esecutivo per favorire la crescita e le liberalizzazioni necessarie al Paese.
"Una imposta patrimoniale con il livello abnorme di pressione fiscale che si registra in Europa e in Italia, con i formidabili ostacoli che si frappongono alla crescita, sarebbe la via più breve per deprimere gli investimenti, mettere in fuga i capitali, impedire le riforme, riaccendere la corsa alla spesa pubblica improduttiva e alla creazione di nuovo debito. Bisogna fare esattamente il contrario: liberalizzare, privatizzare, riformare e incentivare la crescita dell'occupazione qualificata, della spesa per infrastrutture, dell'istruzione e della ricerca", dice Berlusconi nell'intervista secondo un'anticipazione diffusa dal Foglio alle agenzie.
"Se il Partito democratico e il Terzo polo si lasciassero lusingare da questa cultura old fashion si impiccherebbero all'eterno ritorno dell'identico, metterebbero in luce vecchiume e paralisi intellettuale e strategica", aggiunge il premier.
Quanto alla possibilità che a marzo con i nuovi vincoli europei ci siano più sacrifici per il Paese, Berlusconi risponde: "Siamo perfettamente in grado di fronteggiare in sicurezza gli aspetti anche più scabrosi della crisi finanziaria internazionale. La crescita è dietro l'angolo".
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Sono in attesa di sapere le prossime iniziative per la "crescita" e le "liberalizzazioni".
Su queste ultime mi basterebbe l'abolizione degli ordini professionali. Sarebbe già sufficiente.