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CONTI 2002-Tiscali,senza crescita organica non convince analisti
di Bernhard Warner LONDRA, 11 febbraio (Reuters) - Tiscali , terzo Internet service provider europeo, deve dimostrare di essere in grado di crescere in modo organico dopo un 2002 un passo indietro rispetto ai concorrenti, secondo la scettica comunità degli analisti. Giovedì mattina, con la pubblicazione dei dati del quarto trimestre del 2002, il gruppo fondato da Renato Soru avrà la prima occasione per dare prova di essere sulla giusta strada. Tiscali si è impegnata a raggiungere il break even a livello di Ebitda alla fine dello scorso esercizio, ma gli analisti restano dubbiosi. Secondo cinque analisti interpellati da Reuters, il gruppo registrerà un margine operativo lordo nell'intero 2002 negativo per 6,8 milioni di euro su ricavi a 755 milioni di euro, sotto le indicazioni della società, già riviste al ribasso, pari a 770 milioni di euro. Il numero di abbonati a fine anno, cifra largamente osservata per valutare il potenziale di crescita nel lungo termine, sarà, secondo gli analisti di 7,2 milioni, a fronte di 100.000 nuovi clienti nel quarto trimestre. Qualsiasi riduzione nei nuovi clienti, in particolare gli abbonati alla banda larga che offre margini superiori, potrebbe segnare le sorti di Tiscali presso gli investitori, dicono gli analisti. "Tiscali dovrà dimostrare la capacità di crescere in modo organico, prima che gli investitori istituzionali si riaffaccino sul titolo. La domanda è se ci vorranno sei mesi o un anno di crescita" dice Javier Marin, analista di Morhan Stanley. PERDITA DI CONSENSI Tiscali è stato il primo tra i concorrenti ad essere in nero a livello di Ebitda nel primo trimestre del 2002, ma ha perso il consenso degli analisti registrando successivamente due trimestri consecutivi in rosso. Ancor più deludente per gli analisti la perdita di 600.000 abbonati tra il terzo trmestre del 2001 e lo stesso periodo del 2002. Nello scorso anno il titolo in Borsa ha perso il 61%. Nel frattempo il concorrente tedesco T-Online e la francese Wanadoo , hanno segnato un incremento degli abbonati e nei prossimi trimestri dovrebbero registrare un utile netto. Nonostante le buone prospettive di miglioramento, T-Online ha perso il 59% nel 2002 e Wanadoo il 21%. GLI INVESTITORI RITORNERANNO? Secondo gli analisti gli investitori torneranno a interessarsi al comparto, ma con una maggiore selezione sulle società con una solida presenza sui mercati dell'Europa occidentale. Gli analisti non credono più alla costruzione di un modello paneuropeo, ormai abbandonato da tutti gli operatori, fatta eccezione per Tiscali che sopporta costi elevati per essere presente in mercati poco redditizi. Tiscali, tornata a fare shopping la scorsa settimana con l'acquisto di due piccoli Isp in Spagna e Belgio, ha una base disomogena di abbonati, acquistata soprattutto attraverso una serie di acquisizioni. Pertanto ha un elevato turnover tra i clienti e un'alta percentuale di clienti non paganti, non legati ad un canone mensile. Gli sforzi per attirare abbonati alla banda larga, che ora rappresenta il 2% del totale clienti, sono visti come un passaggio vitale al fine di aumentare i ricavi medi per utente e migliorare il cash flow nel lungo termine, dicono gli analisti. "Prevediamo che la crescita sia guidata dall'accesso" dice Alexandra Lord, analista di BNP Paribas. ((Tradotto da Claudia de Lillo, Redazione Milano, Reuters messaging: [email protected] +39 02 861669, [email protected]))
11/02/2003 15:09
di Bernhard Warner LONDRA, 11 febbraio (Reuters) - Tiscali , terzo Internet service provider europeo, deve dimostrare di essere in grado di crescere in modo organico dopo un 2002 un passo indietro rispetto ai concorrenti, secondo la scettica comunità degli analisti. Giovedì mattina, con la pubblicazione dei dati del quarto trimestre del 2002, il gruppo fondato da Renato Soru avrà la prima occasione per dare prova di essere sulla giusta strada. Tiscali si è impegnata a raggiungere il break even a livello di Ebitda alla fine dello scorso esercizio, ma gli analisti restano dubbiosi. Secondo cinque analisti interpellati da Reuters, il gruppo registrerà un margine operativo lordo nell'intero 2002 negativo per 6,8 milioni di euro su ricavi a 755 milioni di euro, sotto le indicazioni della società, già riviste al ribasso, pari a 770 milioni di euro. Il numero di abbonati a fine anno, cifra largamente osservata per valutare il potenziale di crescita nel lungo termine, sarà, secondo gli analisti di 7,2 milioni, a fronte di 100.000 nuovi clienti nel quarto trimestre. Qualsiasi riduzione nei nuovi clienti, in particolare gli abbonati alla banda larga che offre margini superiori, potrebbe segnare le sorti di Tiscali presso gli investitori, dicono gli analisti. "Tiscali dovrà dimostrare la capacità di crescere in modo organico, prima che gli investitori istituzionali si riaffaccino sul titolo. La domanda è se ci vorranno sei mesi o un anno di crescita" dice Javier Marin, analista di Morhan Stanley. PERDITA DI CONSENSI Tiscali è stato il primo tra i concorrenti ad essere in nero a livello di Ebitda nel primo trimestre del 2002, ma ha perso il consenso degli analisti registrando successivamente due trimestri consecutivi in rosso. Ancor più deludente per gli analisti la perdita di 600.000 abbonati tra il terzo trmestre del 2001 e lo stesso periodo del 2002. Nello scorso anno il titolo in Borsa ha perso il 61%. Nel frattempo il concorrente tedesco T-Online e la francese Wanadoo , hanno segnato un incremento degli abbonati e nei prossimi trimestri dovrebbero registrare un utile netto. Nonostante le buone prospettive di miglioramento, T-Online ha perso il 59% nel 2002 e Wanadoo il 21%. GLI INVESTITORI RITORNERANNO? Secondo gli analisti gli investitori torneranno a interessarsi al comparto, ma con una maggiore selezione sulle società con una solida presenza sui mercati dell'Europa occidentale. Gli analisti non credono più alla costruzione di un modello paneuropeo, ormai abbandonato da tutti gli operatori, fatta eccezione per Tiscali che sopporta costi elevati per essere presente in mercati poco redditizi. Tiscali, tornata a fare shopping la scorsa settimana con l'acquisto di due piccoli Isp in Spagna e Belgio, ha una base disomogena di abbonati, acquistata soprattutto attraverso una serie di acquisizioni. Pertanto ha un elevato turnover tra i clienti e un'alta percentuale di clienti non paganti, non legati ad un canone mensile. Gli sforzi per attirare abbonati alla banda larga, che ora rappresenta il 2% del totale clienti, sono visti come un passaggio vitale al fine di aumentare i ricavi medi per utente e migliorare il cash flow nel lungo termine, dicono gli analisti. "Prevediamo che la crescita sia guidata dall'accesso" dice Alexandra Lord, analista di BNP Paribas. ((Tradotto da Claudia de Lillo, Redazione Milano, Reuters messaging: [email protected] +39 02 861669, [email protected]))
11/02/2003 15:09