Atman
Forumer storico
Tiscali alza le stime
di Edoardo Fagnani
17 dicembre 2003 12.45
Buone notizie per Tiscali. I vertici del gruppo guidato da Reneto Soru, hanno migliorato le stime di fatturato per l'esercizio in corso. Il management della società prevede di chiudere gli ultimi tre mesi del 2003 con ricavi in crescita del 20% rispetto al terzo trimestre dell'anno.
Considerato che nel periodo luglio-settembre il giro d'affari di Tiscali era stato di 222 milioni di euro, l'ultimo trimestre dell'anno dovrebbe, quindi, chiudersi con ricavi nell'ordine dei 265-270 milioni di euro.
Date per sostenibili queste stime di crescita, l'Isp italiano dovrebbe chiudere il 2003 con ricavi per circa 920 milioni di euro, in aumento del 23% rispetto ai quasi 750 milioni realizzati nel 2002.
Nelle scorse settimane, i vertici di Tiscali avevano anticipato l'obiettivo di chiudere il 2003 con un giro d'affari in crescita del 20% rispetto all'esercizio precedente. Il target di fatturato era, quindi, nell'ordine dei 900 milioni di euro.
La decisione di Tiscali di migliorare le stime di fatturato arriva alla luce della crescita degli abbonati ADSL in Europa. Il tasso di crescita è pari a 18-20mila nuovi utenti ADSL alla settimana.
Nessuna indicazione in merito alla redditività. Resta ancora valido l'obiettivo di raggiungere un Ebitda margin dell'8% nell'intero esercizio. Nei primi nove mesi dell'anno questo rapporto si è attestato al 7,2%.
Intanto, il settore della banda larga resta in ebollizione. Da una parte si trova e.Biscom, che, grazie all'offerta propria, riesce a fornire servizi di telecomunicazione a velocità decisamente superiore rispetto ai concorrenti. Dall'altra Telecom Italia è costretta a rispondere e recentemente ha migliorato a 640 Kbps la velocità di accesso a Internet a banda larga. Per sostenere la competizione, quindi, Tiscali, dovrà adeguarsi (considerata la posizione di reseller di banda larga fornita da Telecom Italia) e aumentare di conseguenza la velocità di navigazione.
La crescita in Europa resta l'obiettivo fondamentale di Tiscali. Rimane l'interesse per la tedesca Freenet, il secondo Isp in Germania, dietro al colosso T-Online. In questo caso il prezzo eccessivamente elevato frena le mire espansionistiche in territorio tedesco di Tiscali. Resta strategica anche la Spagna, dove il gruppo sardo punta a incrementare i propri servizi ADSL.
Ancora da sciogliere il nodo della successione di Soru. Il fondatore di Tiscali ha ufficialmente annunciato la disponibilità a fare un passo indietro nella gestione del gruppo, nel caso in cui si candidasse alla presidenza della regione Sardegna, precisando che il pacchetto di maggioranza relativa nelle sue mani non verrà ceduto. Quindi, si cerca ancora quello che sarà il nuovo amministratore delegato della società dopo le numerose smentite all'arrivo di Franco Bernabè, ex manager di Telecom Italia. L'identikit del successore di Soru parla di una personalità dall'esperienza internazionale. Non si esclude, perciò, un manager straniero.
Da segnalare che lunedì 22 dicembre si concluderà l'Opa volontaria sul prestito obbligazionario da 150 milioni di euro, iniziata il primo dicembre. Con questa operazione Tiscali è riuscita a rifinanziare un bond in scadenza nel luglio del 2004, attraverso un'altra emissione di pari valore ma con scadenza più lunga (nel 2006). E in questi tempi di difficoltà sul mercato obbligazionario (Parmalat docet) non è poco.
[email protected]
di Edoardo Fagnani
17 dicembre 2003 12.45
Buone notizie per Tiscali. I vertici del gruppo guidato da Reneto Soru, hanno migliorato le stime di fatturato per l'esercizio in corso. Il management della società prevede di chiudere gli ultimi tre mesi del 2003 con ricavi in crescita del 20% rispetto al terzo trimestre dell'anno.
Considerato che nel periodo luglio-settembre il giro d'affari di Tiscali era stato di 222 milioni di euro, l'ultimo trimestre dell'anno dovrebbe, quindi, chiudersi con ricavi nell'ordine dei 265-270 milioni di euro.
Date per sostenibili queste stime di crescita, l'Isp italiano dovrebbe chiudere il 2003 con ricavi per circa 920 milioni di euro, in aumento del 23% rispetto ai quasi 750 milioni realizzati nel 2002.
Nelle scorse settimane, i vertici di Tiscali avevano anticipato l'obiettivo di chiudere il 2003 con un giro d'affari in crescita del 20% rispetto all'esercizio precedente. Il target di fatturato era, quindi, nell'ordine dei 900 milioni di euro.
La decisione di Tiscali di migliorare le stime di fatturato arriva alla luce della crescita degli abbonati ADSL in Europa. Il tasso di crescita è pari a 18-20mila nuovi utenti ADSL alla settimana.
Nessuna indicazione in merito alla redditività. Resta ancora valido l'obiettivo di raggiungere un Ebitda margin dell'8% nell'intero esercizio. Nei primi nove mesi dell'anno questo rapporto si è attestato al 7,2%.
Intanto, il settore della banda larga resta in ebollizione. Da una parte si trova e.Biscom, che, grazie all'offerta propria, riesce a fornire servizi di telecomunicazione a velocità decisamente superiore rispetto ai concorrenti. Dall'altra Telecom Italia è costretta a rispondere e recentemente ha migliorato a 640 Kbps la velocità di accesso a Internet a banda larga. Per sostenere la competizione, quindi, Tiscali, dovrà adeguarsi (considerata la posizione di reseller di banda larga fornita da Telecom Italia) e aumentare di conseguenza la velocità di navigazione.
La crescita in Europa resta l'obiettivo fondamentale di Tiscali. Rimane l'interesse per la tedesca Freenet, il secondo Isp in Germania, dietro al colosso T-Online. In questo caso il prezzo eccessivamente elevato frena le mire espansionistiche in territorio tedesco di Tiscali. Resta strategica anche la Spagna, dove il gruppo sardo punta a incrementare i propri servizi ADSL.
Ancora da sciogliere il nodo della successione di Soru. Il fondatore di Tiscali ha ufficialmente annunciato la disponibilità a fare un passo indietro nella gestione del gruppo, nel caso in cui si candidasse alla presidenza della regione Sardegna, precisando che il pacchetto di maggioranza relativa nelle sue mani non verrà ceduto. Quindi, si cerca ancora quello che sarà il nuovo amministratore delegato della società dopo le numerose smentite all'arrivo di Franco Bernabè, ex manager di Telecom Italia. L'identikit del successore di Soru parla di una personalità dall'esperienza internazionale. Non si esclude, perciò, un manager straniero.
Da segnalare che lunedì 22 dicembre si concluderà l'Opa volontaria sul prestito obbligazionario da 150 milioni di euro, iniziata il primo dicembre. Con questa operazione Tiscali è riuscita a rifinanziare un bond in scadenza nel luglio del 2004, attraverso un'altra emissione di pari valore ma con scadenza più lunga (nel 2006). E in questi tempi di difficoltà sul mercato obbligazionario (Parmalat docet) non è poco.
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