Azioni Italia Titoli al vaglio settimana dal 5 al 9 ottobre (3 lettori)

pilu72

Nuovo forumer
Chiusura S&P a 1.025 con calo nell'ultma mezz'ora.
Attendiamo istruzioni per next week dal nostro geniaccio!
:ciao:
 

Eomund

Forumer attivo
cvd
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Straporc... :nnoo: :wall:
Colpa mia, la prossima volta mi terrò informato.
 

ale73a

break even trader
ti va di fare una previsione per lunedì? non parlo di target ma solo di tendenza...
con me caschi male :D (in senso buono :))
quando tutte le colonnine saranno come quella arancione allora sarò soddisfatto di me stesso e magari darò consigli validi agli altri...caso contrario non son nessuno :lol:
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impa_ro

SONO qui PER imparare
con me caschi male :D (in senso buono :))
quando tutte le colonnine saranno come quella arancione allora sarò soddisfatto di me stesso e magari darò consigli validi agli altri...caso contrario non son nessuno :lol:
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mi ripeto....sei molto modesto, e se posso permettermi ...è una qualità tanto rara quanto importante...continua cosi!!:)
 

pilu72

Nuovo forumer
A metà seduta le Borse europee sono in calo di circa 1 punto percentuale e si muovono poco lontane dai primi supporti indicati dall'analisi tecnica. A Milano l'indice FtseMib (-0,9%, 22.846) si è avvicinato, per ora senza raggiungerli, ai sostegni in area 22.500.

Abbiamo già avuto modo di scrivere in diverse occasioni che per le Borse ottobre è il mese nero per eccellenza. Si ricordano nell'ordine il lontano -20% del 1929, il -22% del "black monday" del 1987 e il recentissimo -17% del 2008, diretta conseguenza del crack di Lehman Brothers.

E' quindi più che legittima la prudenza degli investitori (e la caldeggiamo anche noi di Websim) nell'approcciare un periodo così nefasto per la cabala, soprattutto se si arriva da 7 mesi consecutivi di forti rialzi.

Non altrettanto giustificate, però, sono le ragioni addotte ieri per scatenare vendite così aggressive a Wall Street.

Il mercato ha dato forte peso al calo dell'indice Ism manifatturiero calcolato per il mese di settembre, rimasto comunque sopra la soglia spartiacque di 50 punti, ma ha ignorato altri dati totalmente positivi, per esempio l'aumento oltre le attese in America dei contratti di compravendita di abitazioni in agosto, che hanno sottolineato la prosecuzione della stabilizzazione del mercato immobiliare, oppure la crescita dei consumi delle famiglie americane in agosto, il dato migliore dal 2001, spiegata anche dagli effetti del piano rottamazione auto.

Sarà dunque sufficiente qualche dato macro inferiore al previsto per ricreare le condizioni di un altro ottobre nero?

Secondo noi la risposta è no. L'unico vero rischio che vediamo all'orizzonte per giustificare un nuovo tracollo potrebbe essere quello di un clamoroso crack bancario come quello di Lehman Brothers, un'ipotesi oggi piuttosto remota.

E' anzi la stessa Unione Europea a rassicurarci parzialmente. Da uno studio del Committee of European Banking Supervisors emerge che applicando gli "stress test" al settore bancario con ipotesi di crescita sotto le attuali previsioni economiche, nessuna delle principali 22 banche dell'area vedrebbe il Tier 1 scendere sotto il 6%. E le assunzioni alla base sono piuttosto severe perchè prevedono un calo del Pil del 5,2% nel 2009 e del 2,7% nel 2010.

www.websim.it
 

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