Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato IV° (Gennaio 2012 - Dicembre 2012) (3 lettori)

popov

Coito, ergo cum.
ogni volta che si parla di default di uno stato sovrano le banche soffrono. senza contare l'adc di ucg.
 

g.ln

Triplo Panico: comprare
sofferenze

:ciao: Oggi si soffre in Italia e in Grecia. Il nostro 37 in modo particolare. Che fatica recuperare la quota psicologica di 70!
Rimango dentro quasi tutto nel 21i, che sta diventando da cassetto.
Ciao, ciao, Giuseppe
 

belindo

Guest
Praticamente l'asta Ungherese è andata venduta solo per 35.000 fiorini e non 45.000 che dovevano essere collocati.
I tassi annuali sul 9%.
Sti caxxi.
 

g.ln

Triplo Panico: comprare
Ungheria, vicina al fallimento!

Praticamente l'asta Ungherese è andata venduta solo per 35.000 fiorini e non 45.000 che dovevano essere collocati.
I tassi annuali sul 9%.
Sti caxxi.

Ciao Belindo, a proposito di Ungheria:

""Si aggrava la situazione in Ungheria, con rendimenti dei titoli di Stato ai massimi storici, il fiorino ungherese ai minimi sull'euro e un flop della domanda sull'asta di bond collocati oggi dal governo di Budapest. In questo quadro cresce il rischio di default con il rialzo dello spread tra i titoli ungheresi e quelli britannici a 750 punti. In salita anche i cds, i contratti di riassicurazione in caso di fallimento, a quota 745.
Budapest è finita nel mirino della speculazione finanziaria dopo che il governo di Viktor Orban ha dato l'ok a una legge costituzionale approvata la scorsa settimana dal Parlamento nazionale che minaccerebbe l'indipendenza della banca centrale. Norma che violerebbe il Trattato di Lisbona e per questo motivo ha causato l'interruzione delle trattative per i prestiti da parte del Fmi e dell'Ue al Paese (fonte: il sole24ore).""

Ciao, Giuseppe
 

belindo

Guest
Sono uscito dal 23i in extremis, piccolo gain, ma più che altro mi sono liberato un cippino perchè il FBTP non mi è piaciuto oggi con questa perdita di 1.16.
 

g.ln

Triplo Panico: comprare
piccoli gain

Sono uscito dal 23i in extremis, piccolo gain, ma più che altro mi sono liberato un cippino perchè il FBTP non mi è piaciuto oggi con questa perdita di 1.16.

Difficile il trading breve in questo periodo :up:.
Ciao, e speriamo fiduciosi nella cura Monti!
Giuseppe

ps: che a Bruxelles si faccia rispettare oggi!
 

giapo27

Forumer attivo
Comunque qualcosa è successo perchè vedere i bancari in questo stato e la borsa che perde il 4% non me la raccontano giusta.
Non possono dare la colpa ai notri titoli perchè stanno tenendo in modo accettabile ma qualcosa c'è sotto.

cìò che succede ai bancari era stato scritto!
La mossa del raggruppamento non era piaciuta. all'amico che chiedeva il motivo glielo avevo predetto: a 0,75 non potevano affrontare un ADC che gìà prevedevano doveva dimezzarsi, cosa diversa è scendere da 7,5 ....4:down: fa un effetto minore!!:D
Personalmente penso che è meglio starne fuori: troppa speculazione, troppi casini ecc ecc (del resto io in borsa .....1% -con perdite del **% ....:eek::eek::eek::eek::eek:!!!)
 
Ultima modifica:

stefanofabb

GAIN/Welcome
Ciao Belindo, a proposito di Ungheria:

""Si aggrava la situazione in Ungheria, con rendimenti dei titoli di Stato ai massimi storici, il fiorino ungherese ai minimi sull'euro e un flop della domanda sull'asta di bond collocati oggi dal governo di Budapest. In questo quadro cresce il rischio di default con il rialzo dello spread tra i titoli ungheresi e quelli britannici a 750 punti. In salita anche i cds, i contratti di riassicurazione in caso di fallimento, a quota 745.
Budapest è finita nel mirino della speculazione finanziaria dopo che il governo di Viktor Orban ha dato l'ok a una legge costituzionale approvata la scorsa settimana dal Parlamento nazionale che minaccerebbe l'indipendenza della banca centrale. Norma che violerebbe il Trattato di Lisbona e per questo motivo ha causato l'interruzione delle trattative per i prestiti da parte del Fmi e dell'Ue al Paese (fonte: il sole24ore).""

Ciao, Giuseppe
spero che Monti non vada a Bruxelles(incortro con Sarkozy) per fare un altra festa stile ultimo dell'anno.io ho brindato con una bottiglia da 0.99 cent.:wow:sfido chiunque a trovarla sugli scaffali;:eek:ingegnoso no?poi ho tenuto le case di scorta,,non si sa mai(i politici), che abbiano bisogno di un appartamento per i figli.. però con mutuo l'acquistano, se no niente!:sbava:
 
Ultima modifica:

stefanofabb

GAIN/Welcome
European Banking Authority (EBA) di effettuare tuno stress test sulle banche europee secondo una fotografia al 30 settembre delle posizioni di titoli di stato in portafoglio alle banche, inclusi quelli nel cosiddetto banking book, cioè i titoli che erano soliti essere valorizzati al costo storico. Nei precedenti stress test questo boook era rimasto come baluardo (spesso furbetto) di tutte le posizioni “problematiche”, permettendo anche alle banche italiane di limitare i danni.


Con la decisione del 30 settembre il re è stato denudato. Ma questa decisione, incredibilmente, ha riguardato solo i titoli di stato e non i titoli strutturati, quelli che le banche prezzano secondo il principio del mark-to-fantasy nel cosiddetto Level 3, cioè titoli che non hanno input osservabili di mercato e devono quindi essere valorizzati secondo una qualche metodologia più o meno fantasiosa.

Dal momento in cui si è deciso che le banche italiane avevano i maggiori gap di capitale, l’orologio della morte ha iniziato a ticchettare. I mercati hanno rapidamente compreso che, in caso gli azionisti attuali non volessero/potessero tirar fuori altri quattrini, soprattutto a questi livelli di prezzo, lo stato italiano difficilmente sarebbe stato in grado di subentrare nella ricapitalizzazione. Da quel momento, le banche italiane si sono improvvisamente trovate di fronte ad un drammatico bivio: vendere i titoli di stato in portafoglio o mantenere i livelli di credito a imprese e famiglie? Probabilmente qualcuno avrà cominciato ad alleggerire le posizioni, analogamente ad altri investitori global, e contemporaneamente ad irrigidire gli standard di concessione del credito nel tentativo (illusorio) di recuperare redditività e patrimonializzazione, innescando un credit crunch che nei prossimi mesi ci sarà più chiaro in tutta la sua drammaticità.

La progressiva riduzione della liquidità sul mercato ha aumentato la pressione ribassista sui prezzi dei titoli di stato italiani. Fino a stamane, quando è arrivata la notizia che la maggiore cassa di compensazione europea (LCH Clearnet) ha deciso di alzare il margine di deposito in contropartita di operazioni di pronti contro termine su titoli di stato italiani. Questa è stata l’ulteriore spinta alla liquidazione di titoli di stato del nostro paese, in condizioni di virtuale assenza di compratori, e con la Bce ancora istituzionalmente irresoluta a comprare in modo decisivo, cioè tale da ridurre i rendimenti italiani.

Non siamo proni al cospirazionismo (tutt’altro, in realtà), ma se i criteri di stress test stabiliti dall’EBA erano frutto di considerazioni solo “tecniche”, siamo di fronte ad un caso di scarsa razionalità nel valutare i contraccolpi di determinate valutazioni. Se, invece, quelle decisioni sono state il distillato tecnocratico della volontà tedesca e francese di mettere in ginocchio il sistema bancario italiano per poterlo poi rilevare per un tozzo di pane, siamo di fronte ad un atto di stupidità che sconfina ampiamente nella criminalità economica. Come che sia, e come ripetiamo da tempo, francesi e tedeschi stanno segando il ramo su cui sono seduti. Non ci sono più i leader di una volta.

P.S. Come sempre, l’invito pressante a leggere gli articoli correlati, qui sotto. Possono essere utili a comprendere che, su questi pixel, non si fanno divinazioni del giorno dopo. Il direttorio che distrusse un intero continente | Phastidio.net
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
[FONT=courier new,courier,mono]Le indicazioni arrivate dal mercato del lavoro a stelle e strisce spingono al rialzo il biglietto verde. In attesa dei dati di domani su nuove buste paga e tasso di disoccupazione, la stima preparata dall’Adp relativa l’andamento delle buste paga nel settore privato a stelle e strisce ha rilevato un incremento di 325 mila unità (consenso 178 mila). Meglio del previsto anche le nuove richieste di sussidio, scese a 372 mila (attese a 375 mila unità). I dati hanno spinto al rialzo il dollar index, l’indice che misura l’andamento del biglietto verde contro un basket di valute, che in questo momento quota in rialzo di 1 punto percentuale di poco sotto gli 81 punti. Segno meno invece per l’eurodollaro, che con un rosso dell’1,1% si porta sotto 1,28 a 1,2787. Si tratta del valore minore dal settembre 2010. Milano, Finanza.com [/FONT]
 

Users who are viewing this thread

Alto