Riporto qualcosa di scritto su altra discusssione da parte di "
averytrader"
04 Giugno 2012 13:30
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Il trattato di Maastricht prevede che la Bce sia "autorizzata" a creare moneta, qualora i paesi sovrani lo consentissero. Ciò è ben diverso dalla Fed, che invece decide di sua iniziativa, sull'immissione di nuova moneta.
Questa sottile differenza fu introdotta nel trattato di Maastricht, in quanto rappresentava la condizione essenziale affinché la Germania entrasse nell'Eurozona.
Il motivo era semplice. Attraverso questo limite, in futuro, la banca centrale, sarebbe stata impossibilitata nell'avvantaggiare un paese poco propenso al rigore, a spese di uno più virtuoso, con il rischio di aumentare ingiustamente il tasso di inflazione.
Le paure insite al trattato di Maastricht si sono poi puntualmente manifestate negli ultimi anni, come noi tutti ormai sappiamo, a tal punto che la Bce e i paesi più in difficoltà stanno chiedendo alla Germania di rivedere la linea.
Tuttavia, Grecia a parte, i paesi periferici, negli ultimi due anni si sono trovati in difficoltà soprattutto per il vistoso aumento della mole del debito pubblico internazionale, le cui cause sono da ricercare nel salvataggio del sistema bancario, primo fra tutti quello americano. Pertanto, le difficoltà maggiori nel collocare bond sul mercato primario, sono nate proprio in quei paesi più deboli, appartenenti a un'area che non avesse una banca centrale in grado di monetizzare il debito, ossia l'Europa.
Paradossalmente i paesi maggiormente in difficoltà, negli ultimi due anni, sono stati proprio quelli che hanno attuato le cure più dure, varando riforme che altrimenti non avrebbero potuto attuare, vedi la riforma pensionistica in Italia, tanto per fare un esempio.
Le cure sono state talmente devastanti sotto il profilo della crescita, che semmai esistesse un problema ad oggi, non sarebbe l'inflazione, bensì quello della deflazione.
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BCE: come stampare moneta senza violare i trattati
Il problema dell' area Euro è rappresentato dai trattati e dall' impostazione data alla BCE.
Per far ripartire l' economia dei paesi periferici occorrerebbe stampare moneta per svalutare il debito e al tempo stesso l' acquisto di titoli di stato in asta da parte della BCE , che potrebbe tenere sotto controllo i rendimenti.
L' area Euro paga l' assurdità di avere una moneta unica per stati con esigenze diverse.
L' Euro è un problema molto grave e gli esiti della situazione sono incerti.
Se la Germania avesse ancora il Marco probabilmente sarebbe forte come il Franco Svizzero o quasi e la Germania avrebbe difficoltà nell' esportare nel resto d' Europa e del mondo.
Invece la Lira sarebbe più debole di quanto non sia l' Euro e ciò favorirebbe le esportazioni italiane. Inoltre la Banca d' Italia , come la Bank of England , potrebbe attuare una politica monetaria specifica per il proprio paese.
L' impatto catastrofico dell' Euro sull' economia italiana può essere valutato guardando il grafico dei principali indici della borsa italiana.
Con l' Euro e la BCE come sono impostati dai trattati l' Italia non ha potuto riprendersi dopo la crisi internazionale connessa ai mutui subprime.
Invece gli USA , come si evince dall' andamento ad es. dell' indice S&P500 si sono ripresi molto meglio. E non a caso la FED si è comportata in modo simile a come si poteva comportare la Banca d' Italia fino al 1981 ( la BdI comprava TdS se era considerato opportuno).
L' indice borsistico italiano Comit , che esiste da molti anni , nel 1986 e nel 1994 aveva raggiunto livelli più alti di quelli recenti.
L' Italia aveva avuto problemi con la banda di oscillazione stretta dello SME che aveva portato alla crisi del 1992 ed all' uscita di Italia e Regno Unito dallo SME.
Con il cambio fisso tra Italia e Germania determinato dall' Euro , i problemi per l' Italia sono ancora più gravi di quelli connessi allo SME. Per sua fortuna il Regno Unito ne è rimasto fuori.
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