Tasso sostituzione reddito al 23% nel 2010 contro media 54%
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 11 lug - L'Italia e'
attualmente tra i Paesi piu' avari nei sussidi di
disoccupazione. Come emerge dalle statistiche Ocse, la
Penisola e' quart'ultima tra i Paesi industrializzati per il
tasso netto di sostituzione del reddito precedente la
perdita del lavoro. Il tasso, calcolato sulla base di due
anni di disoccupazione, risulta pari al 19% nel 2007 e al
23% nel 2010. Tra i 31 Paesi Ocse di cui sono disponibili i
dati, la Danimarca e' il Paese piu' generoso con un tasso
netto di sostituzione dell'84% nel 2010, davanti a
Portogallo (76%), Norvegia e Olanda (74%) e Francia (72%).
La Germania e' al 66% e gli Stati Uniti al 47%. La media Ocse
e' pari al 54% nel 2010, in calo rispetto al 56% del 2007. Il
tasso di sostituzione e' calcolato al netto della
liquidazione e per un lavoratore di circa 40 anni, con una
storia occupazionale senza interruzioni. A far scivolare
l'Italia a fondo classifica e' soprattutto il fatto che
l'indennita' e' percepita solo per i primi 12 mesi di
disoccupazione (unico caso con la Turchia), mentre gli altri
Paesi estendono i sussidi nella maggior parte dei casi fino
a 5 anni. Oltre all'Italia, nel plotone di coda ci sono la
Corea (15% nel 2010), la Turchia (18%) e la Repubblica Ceca
(19%). Nell'Outlook pubblicato ieri, l'Ocse evidenzia tra i
meriti della riforma del lavoro il "moderato aumento" della
generosita' dell'indennita' di disoccupazione rispetto al
livello "molto basso" attuale, oltre che l'estensione della
copertura a una platea piu' ampia di lavoratori. Misure -
sottolinea l'Ocse - che vanno a ridurre i costi sociali
dell'aumento della disoccupazione. L'Organizzazione da molti
anni sollecitava l'Italia a intervenire sul proprio sistema
di ammortizzatori sociali.