Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato IV° (Gennaio 2012 - Dicembre 2012)

C'è un articolo interessante sul Corriere, che però non trovo on line, che riflette sulle mosse di Rajoi nel chiedere aiuto al fondo salva stati.
In poche parole vorrebbe farlo, ma insieme all'Italia di Monti e non da solo.
 
bell'articolo grazie :up:
oggi pranzo di ferragosto 1 pesca e 2 grappoli di uva

Si' belindo, davvero interessante e fotografa lo stato dell'arte. Ma se si guardano i dati eurostat, e' evidente il nostro declino negli ultimi dieci anni.

Se una cosa non funziona (per noi, mentre per i nordeuropei funziona benissimo), sara' il caso di cambiarla?

Invece non la cambieremo, perche' "tengo famiglia" e quindi finiremo come la rana di g.ln

Ps: per me oggi pranzo solo con cheesecake.
 
Capite perche' l'haircut c'e' gia' stato ?

CONFRONTO CON LA GERMANIA Né studio né lavoro: ecco quanto ci costa escludere i giovani In Germania otto milioni di under 30 hanno un’occupazione, in Italia solo tre milioni

Un giovane in cerca di lavoro (Ansa)

Germania gli under 30 che lavorano sono 8 milioni 135 mila; in Italia, appena 3 milioni 202 mila. Quasi cinque milioni di meno. Il tasso di occupazione, cioè il rapporto fra i giovani che lavorano e il totale delle persone in quella fascia d’età, è da noi risultato pari, nel primo trimestre dell’anno, al 33,2%, contro il 57,1% dei tedeschi. E’ un dato che forse meglio di qualunque altro spiega l’abisso che separa i nostri due Paesi. Il primo, la Germania, dove i giovani inattivi sono il 36,7%, e il secondo, l’Italia, nel quale sono addirittura il 57,6%: 21 punti in più.

Si potrà pensare che un tasso di inattività così elevato sia collegato a una maggiore propensione all’istruzione. Purtroppo però, spiega una recente e ancora inedita indagine della Confartigianato, non è affatto questo il motivo. E anche qui lo dicono chiaramente i numeri. Se infatti si prende in esame la fascia d’età compresa fra i 15 e i 24 anni, quella cioè tipica dell’istruzione secondaria e universitaria, la quota di giovani italiani impegnati nello studio è del 58%, contro il 67,2% della Germania. La conclusione è che in Italia ci sono 555 mila studenti in meno. Un particolare che fa rabbrividire, soprattutto pensando alla qualità dell’apprendimento. Basta dire che in Italia il tasso di abbandono della scuola o dell’università da parte dei giovani fra i 15 e i 24 anni è del 18,6%, a fronte dell’11,8% in Germania. Per non parlare delle competenze. I dati Ocse-Pisa dimostrano che uno studente italiano è mediamente meno preparato di un suo collega tedesco tanto in letteratura, quanto in matematica. Nelle scienze il gap si può calcolare in una misura pari al 7 per cento. Minore propensione allo studio, maggiore inattività, minore occupazione, maggiore tasso di senza lavoro.

I disoccupati con meno di trent’anni erano in Italia nel 2011, secondo lo studio della Confartigianato, 824 mila: 132 mila in più rispetto alla Germania, che ha però una popolazione del 36% superiore alla nostra. I giovani tedeschi senza lavoro erano dunque pari al 5% di tutti gli abitanti di quella età, contro l’8,7% degli italiani. Ed è una fotografia in costante peggioramento: nel primo trimestre del 2012 siamo già arrivati all’11,1%, mentre la Germania è scesa al 4,7%. Il tasso di disoccupazione rispetto ai giovani italiani attivi è salito quindi al 25,1%; i tedeschi sono al 7,6%. Ancora più preoccupante, però, è il raffronto fra gli «inattivi» che non soltanto non lavorano, ma nemmeno studiano. In Italia sono infatti un milione 425 mila, contro 809 mila in Germania. Esattamente il doppio, in rapporto alla popolazione della stessa fascia di età: il 15% contro il 7,5%. «Se il mercato del lavoro italiano registrasse un tasso di occupazione pari a quello tedesco avremmo 2 milioni 262 mila giovani under 30 occupati in più», conclude il rapporto Confartigianato. La situazione assume connotati drammatici in alcune parti del Paese. Il record della disoccupazione giovanile spetta alla Provincia di Caltanissetta, con il 43,6%, seguita da Crotone, con il 41,5%, e da Napoli, al 39,8%. Ma fanno la loro parte anche Avellino, con il 38,2%, Agrigento, con il 37,3%, Palermo, con il 36,5% e Caserta, dove il tasso di disoccupazione dei giovani al di sotto dei 30 anni è al 35,2%. Ed ecco l’altra Italia: i giovani senza lavoro a Cuneo sono il 5,9%. Nella Provincia di Bolzano non superano il 7%. A Udine, l’8,8%. A Parma, il 9,1%. A Bergamo, il 9,6%. A Como, il 9,9%. Lodi è la prima Provincia dove la disoccupazione giovanile è a due cifre: 10 per cento. E arriviamo al paradosso. Perché nel secondo trimestre di quest’anno, in un Paese dove trovare un’occupazione (e ormai non soltanto stabile) sta diventando un problema sempre più serio, ci sono stati secondo la Confartigianato 31.960 posti di lavoro «di difficile reperimento ».

Numero non distantissimo da quello dei laureati nel 2007, che a oltre quattro anni dalla fine degli studi sono ancora faticosamente alla ricerca di una sistemazione. Costoro sono esattamente 44.662, ed esprimono un tasso di disoccupazione della cosiddetta manodopera intellettuale pari al 17,5 per cento. Cercano lavoro in 3.348 laureati in materie geo-biologiche, 6.795 laureati in materie letterarie, 3.298 psicologi, 5.182 esperti in materie giuridiche. Andiamo avanti con il paradosso? Lo studio dell’organizzazione degli artigiani confronta il numero dei 1.192 meccanici per riparazione di automobili il cui reperimento sul mercato si è dimostrato difficile, con i 1.207 laureati con titolo triennale in scienze dell’educazione e della formazione ancora disoccupati. Ma anche quello dei 951 montatori di carpenteria metallica introvabili con gli 869 laureati in scienze della mediazione linguistica che sono a spasso. Oppure quello degli 887 cuochi che qualcuno cerca disperatamente con gli 878 laureati in lettere a ciclo unico costretti ancora a girarsi i pollici quattro anni dopo aver finito l’università. «Una delle condizioni per superare la crisi consiste nel ridurre la distanza fra i giovani e il mondo del lavoro. Dobbiamo a tutti i costi annullare lo spread che ci separa da Paesi come la Germania. Vogliamo avere nelle nostre aziende ragazzi motivati e formati»: parola del segretario generale della Confartigianato Cesare Fumagalli. Certo che la soluzione passi anche per un investimento sempre maggiore nell’apprendistato. Resta da capire cosa fare per tutti quegli universitari che senza volerlo hanno sbagliato strada.

Sergio Rizzo

15 agosto 2012 | 10:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA


Buongiorno a tutti dallo Starbucks di Grosse Bockenheimer Strasse .
Articolo efficace ma con una carenza. I giovani laureati bravi che escono da Bocconi, Politecnico di Milano e Torino e altre facoltà di eccellenza trovano lavoro. In Italia a 1000 euro al mese, all'estero ben pagati. In buona sostanza, tra istruzione pubblica e spesa delle famiglia, un laureato bravo costa circa 300 mila euro in formazione e mantenimento fuori sede (uno scarso forse 200 mila). I migliori di questi se li prendono Stati Uniti, Inghilterra e Germania. Perché sanno bene che un laureato bravo italiano é mediamente molto piú bravo di uno del loro paese perché piú abituato alla complessità, piú versatile e piú tante altre cose. Rizzo avrebbe potuto concludere con la riflessione amara che l'Italia finanzia la ricerca e il PIL dei grandi paesi esportando talenti ben formati a spese sue e importa invece badanti, operai edili (ormai manco quelli) venditori abusivi di tarocchi, ladri e naturalmente prostitute. :down:
 

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L'ultima parte è molto interessante ma secondo il mio punto di vista l'economia per sommi capi.. il travaglio positivo economico dovrà iniziare, con Spagna o altri improbabili fallimenti di stati per destabilizzare le persone meno abbienti e senza dargli modo di rifarsi delle perdite subite..e domani sarà un giorno nuovo.La speranza è sempre dietro l'angolo con i governi che fanno quello che hanno sempre fatto e cioè il loro interesse senza guardare i possibili effetti negativi lasciati sul parterre.
 
Ultima modifica:
Interessanti discussioni anche il giorno di ferragosto...

Riguardo al lavoro,i giovani e il merito.

vorrei aggiungere che il tessuto sociale italiano e' malato e se non vengono
Curate le due malattie principali, non andiamo da nessuna parte.
1) la furbizia in senso negativo (ti frego e penso solo al mio
Giardino)
2) il servilismo.

P.s.
Faccio un esempio nel campo delle obbligazioni.
Ho una obbl sub unicredit e ogni tanto leggo qualcosa sull'altro forum.
Oggi si possono leggere delle cose da oggi le comiche oppure piu' tristemente
Si puo' pensare al film 'amici miei'.
Ciao:D
 
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Articolo efficace ma con una carenza. I giovani laureati bravi che escono da Bocconi, Politecnico di Milano e Torino e altre facoltà di eccellenza trovano lavoro. In Italia a 1000 euro al mese, all'estero ben pagati. In buona sostanza, tra istruzione pubblica e spesa delle famiglia, un laureato bravo costa circa 300 mila euro in formazione e mantenimento fuori sede (uno scarso forse 200 mila). I migliori di questi se li prendono Stati Uniti, Inghilterra e Germania. Perché sanno bene che un laureato bravo italiano é mediamente molto piú bravo di uno del loro paese perché piú abituato alla complessità, piú versatile e piú tante altre cose. Rizzo avrebbe potuto concludere con la riflessione amara che l'Italia finanzia la ricerca e il PIL dei grandi paesi esportando talenti ben formati a spese sue e importa invece badanti, operai edili (ormai manco quelli) venditori abusivi di tarocchi, ladri e naturalmente prostitute. :down:

La discussione è interessantissima :up:
Ma i laureati Italiani che come dice tu prendono 1.000 euro al mese, perchè sono troppi o perchè sono incapaci?
Io ho sempre pensato che uno dei cancri del mio paese è proprio il fatto che la scuola sia poco selettiva, già dalle superiori.
QUando finisce la scuola dell'obbligo con la terza media, chi smette? perchè deve smettere di studiare un giovane a cui si prospettano 5-8 anni di fancazzismo mantenuti dalla famiglia che così si potranno vantare di avere un figlio geometra o ragioniere?
Gli unici che sono obbligati ad andare a lavorare sono i filgli di famiglie che non hanno i soldi per permettersi di mandare il figlio a spasso per almeno 5 anni.
Per me è scandalosa questa cosa, la scuola dovrebbe dare la possibilità a tutti di studiare, perchè le spese dovrebbe sostenerle lo stato, magari a seconda sei redditi delle famiglie, libri compresi, ma dovrebbe chiedere in cambio impegno e risultati, sei bocciato per 2 anni alle superiori? interrompi gli studi e vai a lavorare, o addirittura ti vieto l'università :eek:
Allora si che mi preoccuperei del fatto che i laureati non trovano lavoro, ma adesso sono convinto che molti fra loro potrebbero fare i lavori che tu Bancor scrivi "importati" cioè manovali o badanti.
 
Interessanti discussioni anche il giorno di ferragosto...

Riguardo al lavoro,i giovani e il merito.

vorrei aggiungere che il tessuto sociale italiano e' malato e se non vengono
Curate le due malattie principali, non andiamo da nessuna parte.
1) la furbizia in senso negativo (ti frego e penso solo al mio
Giardino)
2) il servilismo.

P.s.
Faccio un esempio nel campo delle obbligazioni.
Ho una obbl sub unicredit e ogni tanto leggo qualcosa sull'altro forum.
Oggi si possono leggere delle cose da oggi le comiche oppure piu' tristemente
Si puo' pensare al film 'amici miei'.
Ciao:D

Io ho la UCG17 e mi è capitato di scrivere dove dici tu, ogni tanto lo leggo, ma in effetti in alcune discussioni si legge proprio il punto 1 che scrivi sopra.
A me non scandalizza, la scimmia pur evoluta è molto egoista, quindi sono più critico con chi spera nel prossimo, rispetto al ladro che ruba.
Il falso buonismo o l'ipocrisia sono ormai radicati, pensa al razzismo, su cui m piacerebbe fare un discorso approfondito un giorno.
 
Oggi intanto i nostri Future lavorano per noi.
Direi ottimo il movimento di entrambi, il FBUND ha rimbalzato sul fibo in maniera perfetta, rompendo due t-line rialzista che potrebbero essere gli ultimi baluardi prima di una discesa inesorabile, il FBTP ha preseguito la risalita nel suo bel canale rialzista senza sfondare il fibo che fa da resisistenza, ma non credo che avrà problemi a farlo, magari già domani ;)
 

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