Sa come fare elusione....
è da quandoun cittadino italiano nasce che inizia a notare che bisogna cercare le tasse nel Paese reale dei mega yacht intestati a nullatenenti o dei giganteschi Suv parcheggiati sui marciapiedi e da cui scendono improbabili poveri. «Possibile - chiedeva il Corriere in un articolo dell'estate scorsa - che ci siano 94mila yacht sopra i dieci metri ma solo 75.689 contribuenti su 41 milioni (uno su 542) con imponibili sopra i 200mila euro? E possibile che di questi l’81,6% sia dipendente o pensionato?». Certo che è possibile, l'evasione fiscale è come la mafia, un problema di volontà politica, che a Tremonti evidentemente manca, forse per formazione professionale essendo sempre stato il fiscalista dei grandi patrimoni, forse per miopia, forse perché il governo è troppo debole per inimicarsi i ceti a cui si è fin qui appoggiato. L'Agenzia delle entrate sotto la sua regia si è concentrata nel far pagare le imposte dovute più che a fare emergere il sommerso. La rivolta di Bossi a Pontida contro Equitalia («c'è gente che non poteva pagare ed Equitalia gli ha portato via la casa e la macchina.») era dovuto a quello. E la manovra del governo va proprio nella stessa direzione. Spremere chi già paga anziché andare a cercare chi, seguendo l'antico oracolo greco, vive nascosto.