Buongiorno a tutti.
Sto per mettermi in viaggio verso la città eterna ( ho disdetto il mare ).
A Stefano auguro buon rientro.
Al buon g.ln come a tutti gli amici dico che sono pesantemente impegnato
sul 37, anche dopo averlo alleggerito per investire su asset reali come
può essere Terna, che offre buoni ritorni come dividendo e, forte degli
investimenti per 6 Mld secondo il piano industriale 2012/2016 tenderà a crescere. Beni reali quindi, con pochi debiti e, comunque sostenibili.
Se dovesse saltare l'Italia, non è detto che saltino anche le sue aziende
sane secondo il mio ragionamento. Tu g.ln come Grecia ed io come Argentina, siamo rimasti ugualmente scottati, quindi so cosa vuol dire
e so anche che al default argentino non si accodarono aziende come la
Telecom Argentina.
Noi siamo l'unico paese che ha messo il pareggio di bilancio in costituzione!
Ci rendiamo conto? Deficit zero, questo vuol dire e, solo di interessi paghiamo oltre 80 Mld l'anno. In una parola ci hanno fatto castrare, diventa
impossibile in tali condizioni, crescere ed esportare come fa la Cina , il Brasile ( che ha perfino aumentato dell'8% il salario ) e la Germania.
Questo governo con la complicità di TUTTI, ci sta portando al disastro,
sono i fatti che parlano. USA, Giappone e Inghilterra hanno deficit paurosi
ai quali fanno fronte stampando moneta, noi invece? Ci segano le gambe
con le tasse che, non vanno a beneficio degli investimenti da parte dello
stato ma, neanche alla riduzione del debito perchè si mantiene stabilmente
intorno al 120%.
Non mi sembra proprio cosi...ti lascio alcuni link
Camera.it - Documenti - Temi dell'Attività parlamentare
Il
Trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance nell;Unione economica e monetaria (cd.
Fiscal Compact) - oggetto del ddl di ratifica A.C.
5358, approvato dal Senato il 12 luglio scorso - è stato firmato in occasione del Consiglio europeo dell1-2 marzo 2012 da tutti gli Stati membri dell UE ad eccezione di
Regno Unito e
Repubblica ceca.
Il Trattato entrerà in vigore il primo giorno del mese successivo al deposito del
dodicesimo strumento di ratifica di uno Stato parte contraente, aderente all'area dell'euro. Alla data del
12 luglio 2012, il
Fiscal Compact è stato
ratificato da 9 Paesi (Cipro, Danimarca, Grecia, Irlanda, Lituania, Lettonia, Portogallo, Romania e Slovenia); in due
2 Stati (Austria e Germania) è stato
completato l;iter parlamentare della ratifica ma i relativi strumenti non sono stati ancora firmati dal Presidente della Repubblica.
http://documenti.camera.it/leg16/dossier/Testi/es1178.htm#dossierList
/465%3Farea%3D2%26tema%3D616%26I+Trattati+sul+Fisca l+Compact+e+sul+Meccanismo+europeo+di+stabilit%25C 3%25A0
I. 8. 2. Riduzione dell;eccedenza di debito
In base all;
articolo 4, qualora il
rapporto debito pubblico/Pil superi la
soglia del 60%, le parti contraenti si impegnano a
ridurlo mediamente di 1/20 all8217;anno, come previsto dall;art. 2 del regolamento (CE) n. 1467/97 come modificato dal regolamento (UE) n. 1177/2011. L;esistenza di un disavanzo eccesivo dovuto alla
inosservanza del criterio del debito viene decisa seguendo le procedure previste dall;
art. 126 del TFUE.
Il testo finale ha recepito pressoché integralmente l;emendamento presentato dal Governo italiano e da quello francese. La prima bozza del 15 dicembre non conteneva infatti il rinvio al regolamento (UE) n. 1177/2011, che assume particolare rilevanza nella misura in cui stabilisce che l;entità della riduzione del debito possa essere modulata, a seguito della valutazione di Commissione e Consiglio di taluni fattori rilevanti.
Il citato regolamento 1177/2011 dispone infatti che gli Stati con debito superiore al 60% si impegnino a ridurlo a un ritmo soddisfacente, definito come una riduzione di 1/20 dell;eccedenza, registrata nel corso degli ultimi tre anni, rispetto alla soglia del 60% e tenendo conto dell incidenza del ciclo economico. Per uno Stato membro soggetto a una procedura per i disavanzi eccessivi, per un
triennio a decorrere dalla correzione del disavanzo eccessivo, il requisito del criterio del debito è considerato soddisfatto se lo Stato membro interessato compie progressi sufficienti verso l;osservanza. La valutazione dell;andamento del debito, inoltre, dovrà tener conto di alcuni fattori significativi nella misura in cui essi influenzino in modo significativo la valutazione dell'osservanza dei criteri relativi al disavanzo e al debito da parte dello Stato membro interessato.
Il richiamo al regolamento 1177/2011 sembra diretto a chiarire, inoltre, che l;applicazione del parametro numerico per riduzione dell;eccedenza di debito sarà operata non immediatamente dopo l;entrata in vigore del nuovo trattato ma con i tempi previsti dal regolamento medesimo (e quindi a partire dal 2015, una volta esaurito il primo triennio successivo all;entrata in vigore del regolamento medesimo).
Di particolare rilevanza è altresì il
rinvio all;art 126 del TFUE, inserito nell;ultima versione; tale disposizione prevede, infatti, per l;accertamento della situazione di disavanzo eccessivo, che il Consiglio si esprima secondo le regole della
maggioranza qualificata ordinaria e non ;inversa; (
il principio della maggioranza ;inversa; è stato introdotto dalla recente legislazione del six pack, e implica che le proposte della Commissione possano essere solo respinte dal Consiglio a maggioranza qualificata).
I. 8. 3. Disavanzi eccessivi
In base all;
articolo 5 le parti contraenti che sono oggetto di una
procedura per disavanzo eccessivo dovranno concordare e sottoporre alla Commissione europea e al Consiglio un
programma di partenariato economico e di bilancio che comprenda una
descrizione dettagliata delle
riforme strutturali che intendono mettere in atto per sanare la situazione di deficit eccessivo. Il contenuto e la forma di tali programmi verranno definiti in base al diritto dell, e sottoposti alla Commissione europea e al Consiglio per lapprovazione.
Lattuazione del programma, ed progetto di bilancio annuale ad esso correlato, verranno
monitorati dalla Commissione e dal Consiglio, nell;ambito delle procedure di sorveglianza previste dal Patto di stabilità.
L;articolo in esame, così formulato, recepisce parzialmente un
emendamento del PE, che chiedeva che i programmi venissero definiti sulla base del diritto dell;UE, incluso l;art. 136 del TFUE.
Tale previsione appare intesa a specificare ed estendere gli obblighi cui gli Stati membri sottoposti alla procedura sono già tenuti in base alla disciplina del Patto di stabilità come recentemente modificata e alle due ulteriori proposte presentate dalla Commissione il 23 novembre scorso.