bancor
Forumer storico
Bella apertura .. si va veloci verso i 300 ... li raggiungiamo la prossima settimana??.
In uno scenario macroeconomico penso anche io come Belindo che l'inflazione non scenderà. Il mio non è un quadro classico di inflazione da crescita bensì della "stagflation" che l'Italia ha conosciuto per tanti anni.
Il mio ragionamento si basa sui seguenti punti:
1. La crescita reale nei prossimi anni, se ci sarà, sarà bassa nell'area Euro e nelle aree sviluppate del pianeta. Il traino come noto sarà ancora rappresentato dai cosiddetti paesi BRICS più altri emergenti (es. Turchia, Indonesia)
2. Per l'equilibrio delle finanze statali dei paesi sviluppati quello che conta è la crescita del PIL a prezzi correnti, cioè aumento del PIL reale più inflazione
3. Se non cresce il PIL reale è comodo ed utile far andare un poco l'inflazione
Per esempio, facendo l'ipotesi che l'area Euro e l'Italia crescano nel prossimo decennio dell'1% reale, un 3% di inflazione media porta la crescita nominale al 4%, il che in ipotesi di Deficit/Pil tra zero e due % consentirebbe una riduzione costante del rapporto Debito/PIL della differenza tra l'aumento del PIL a prezzi correnti e il deficit dell'anno.
Certo, l'inflazione è l'imposta più subdola che esiste ma in fondo è quella che politicamente è più accettabile.
Per questo penso ad uno scenario nel quale la protezione maggiore ai risparmi verrà dai titoli inflation linked.
Questo scenario però era noto anche a luglio quando il 41i ha toccato i minimi da sempre ... era allora che si doveva fare il pieno e cassettare in eterno (sperando di arrivare vivi al rimborso del capitale)

In uno scenario macroeconomico penso anche io come Belindo che l'inflazione non scenderà. Il mio non è un quadro classico di inflazione da crescita bensì della "stagflation" che l'Italia ha conosciuto per tanti anni.
Il mio ragionamento si basa sui seguenti punti:
1. La crescita reale nei prossimi anni, se ci sarà, sarà bassa nell'area Euro e nelle aree sviluppate del pianeta. Il traino come noto sarà ancora rappresentato dai cosiddetti paesi BRICS più altri emergenti (es. Turchia, Indonesia)
2. Per l'equilibrio delle finanze statali dei paesi sviluppati quello che conta è la crescita del PIL a prezzi correnti, cioè aumento del PIL reale più inflazione
3. Se non cresce il PIL reale è comodo ed utile far andare un poco l'inflazione
Per esempio, facendo l'ipotesi che l'area Euro e l'Italia crescano nel prossimo decennio dell'1% reale, un 3% di inflazione media porta la crescita nominale al 4%, il che in ipotesi di Deficit/Pil tra zero e due % consentirebbe una riduzione costante del rapporto Debito/PIL della differenza tra l'aumento del PIL a prezzi correnti e il deficit dell'anno.
Certo, l'inflazione è l'imposta più subdola che esiste ma in fondo è quella che politicamente è più accettabile.
Per questo penso ad uno scenario nel quale la protezione maggiore ai risparmi verrà dai titoli inflation linked.
Questo scenario però era noto anche a luglio quando il 41i ha toccato i minimi da sempre ... era allora che si doveva fare il pieno e cassettare in eterno (sperando di arrivare vivi al rimborso del capitale)

