Baro
Umile contadino
penso baro che unidebito in questa situazione ungherese se la vedra brutta e penso proprio che sara la prima banca nazionalizzata
![]()
Allargamento dello spread tra BTp e Bund (523 bp), tensioni per la situazione in Ungheria, frenata dei depositi delle banche alla Bce. Nella giornata di ieri non sarebbero comunque mancati i pretesti per una flessione dei mercati a livello europeo, ma in Italia a trasformare il calo in tonfo è stato il crollo di UniCredit in Borsa in vista dell'aumento di capitale che partirà lunedì prossimo. Piazza Affari è stata la peggiore con un calo del 3,65%, bruciando 11,3 miliardi in capitalizzazione, seguita a ruota da Madrid (-2,94%), mentre Parigi ha limitato le perdite (-1,53%). Dall'altra parte dell'oceano seduta in territorio positivo per Wall Street, dove l'indice S&P 500 ha chiuso in progresso dello 0,29 per cento.
A Milano UniCredit ha aggiornato i minimi raggiunti mercoledì con un nuovo ribasso a due cifre. Il titolo ha perso il 17,27% a 4,48% euro, dopo il -14,45% della vigilia. In due giorni la performance ha fatto, quindi, segnare un tonfo del 29% pari a un calo della capitalizzazione di Borsa oltre 3,5 miliardi di euro. Sull'andamento delle azioni si sta concentrando l'attenzione della Consob, che accerterà la regolarità di tutte le operazioni.
Secondo alcune indiscrezioni riportate ieri dalle agenzie di stampa, sul titolo Unicredit si starebbero concentrando le manovre degli hedge fund esteri. Particolarmente elevati sono stati, peraltro, i volumi scambiati, triplicati nella seduta di ieri rispetto alla media da inizio anno.
Le pressioni sul titolo a seguito dell'annuncio dell'aumento di capitale, a sconto del 43% sul Terp, erano attese, come dimostrano anche i report degli analisti degli ultimi due giorni. Fidentiis, ad esempio, assegna al titolo una raccomandazione "sell" (vendere) in ragione proprio «di un'ulteriore debolezza delle azioni», che potrebbe creare però «un potenziale buon livello di ingresso sul titolo considerati i fondamentali del l'istituto». Secondo il report, infatti, non è il momento per investire sul titolo perchè si prevede un ulteriore calo; però considerando la valutazione del gruppo in sé UniCredit ha «un rilevante potenziale di crescita». Sulle tensioni sul titolo in fase di aumento di capitale concorda anche Centrobanca (giudizio 'hold' con target price a 6,5 euro), secondo la quale la diluizione dell'utile per azione adjusted post aumento è di circa il 65% per il 2012 e il 2013. Negativa su UniCredit è poi Morgan Stanley, con un giudizio "underweight" e target price a 2,40 euro.
Il Financial Times, invece, proprio ieri sottolineava nella Lex Column che i dettagli dell'aumento di capitale di UniCredit «sono poco rilevanti», quello che conta è che la banca «avrà i suoi soldi», mentre i suoi rivali europei «potrebbero non essere altrettanto fortunati». «Il fabbisogno di otto miliardi di euro era il maggiore fra le banche italiane ma sarà quasi tutto coperto con l'aumento di capitale», scrive l'Ft, aggiungendo che invece le altre banche europee stanno ancora lottando per raggiungere il 9% minimo di coefficiente patrimoniale richiesto dall'Autorità bancaria europea.
Giornata nera per gli istituti
Più in generale, tutto il settore bancario italiano ha sofferto ieri. In Europa a pesare è stata anche la frenata dei depositi a un giorno effettuati dalle banche alla Bce e il rallentamento dei prestiti overnight concessi agli istituti di credito. A questo si è aggiunto il caso Ungheria con gli investitori preoccupati dopo il rinvio dei colloqui per gli aiuti dell'Fmi e della Ue. In Ungheria sono esposte anche i due maggiori gruppi bancari italiani. UniCredit ha nel Paese 134 filiali ed ha una quota di mercato del 5,4%, mentre Intesa Sanpaolo controlla Cib Bank, che conta su una quota di mercato del 7,9% e 145 filiali. Deboli anche gli altri big italiani del credito: Ca' de Sass ha ceduto ieri il 7,33% a 1,18 euro, ma peggio hanno fatto Mps (-8,55% a 0,23 euro), Ubi Banca (-8,9% a 2,9 euro), Banco Popolare (-10,27% a 0,9 euro), Bpm (-10,74% a 0,27 euro). Ha contenuto le perdite sotto il 6% la Bper a 5,19 euro per azione.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIl Sole 24 ORE
Articolo da rileggere e tenere a mente...io di banche non so nulla ma credo sia fuori luogo parlare di nazionalizzazione. Azioni bancarie io compro solo azioni non quotate Banca di Piacenza richiestissime (per avere 55K di azioni ci ho messo parecchi anni perchè le affidano con il contagocce).
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
Ultima modifica: